Calcio
Una nuova società in Terza categoria, nasce il Borgorosso Molfetta
Presidente Roberto la Grasta, in panchina Michele Patruno e Michele de Candia
Molfetta - lunedì 22 settembre 2014
7.46
E' nata a Molfetta una nuova società di calcio, il Borgorosso Molfetta che la prossima stagione militerà nel campionato di Terza categoria. Al timone della società ci sarà Roberto la Grasta, presidente del Borgorosso Molfetta, che potrà contare su tanti collaboratori, tutti con un denominatore comune: l'entusiasmo. Per incompatibilità con l'incarico F.I.G.C. in quanto componente della Commissione Tesseramenti non potrà figurare nell'organigramma societario l'avvocato Pietro Augusto de Nicolo attuale presidente della Molfetta Multiservizi. La struttura societaria si avvarrà di giocatori giovani che si apprestano ad affrontare il campionato con l'intento di ben figurare e di vincere fin da subito.
L'allenatore sarà Michele Patruno, allenatore esperto e vecchia conoscenza del calcio locale che sarà affiancato da Michele de Candia.
La denominazione della nuova squadra locale non è del tutto casuale, in quanto prende spunto dal film commedia italiano del 1970, diretto da Luigi Filippo D'Amico ed interpretato da Alberto Sordi "Il presidente del Borgorosso Football Club".
Alla morte del padre l'industriale vinicolo Libero Fornaciari, separato da trent'anni dalla moglie, e presidente della squadra di calcio di Borgorosso, un paese della Romagna suo figlio Benito, solerte impiegato in Vaticano, eredita, oltre ai suoi beni, l'onere di dirigere e sovvenzionare la squadra, per la quale il genitore aveva profuso emozioni e soldi. Benito accetta malvolentieri la presidenza del Football Club e, pur restando sempre un incompetente, si dedica anima e corpo alla squadra: spende milioni per nuovi giocatori e arruola un sudamericano "mago" del calcio ingaggiando un allenatore italo-peruviano, José Buonservizi, soprannominato lo Stregone. Quando la Borgorosso, nonostante tutto, perde una partita dietro l'altra, licenziato il "mago", Benito si trasforma in presidente-allenatore, portando la squadra di calcio al successo.
L'obiettivo del Borgorosso Molfetta oltre a quello legato ai risultati sportivi è quello di portare gente allo stadio, senza pensare alle differenti fedi calcistiche. Tutti uniti da un unico grande amore: la maglia biancorossa del Borgorosso Molfetta.
L'allenatore sarà Michele Patruno, allenatore esperto e vecchia conoscenza del calcio locale che sarà affiancato da Michele de Candia.
La denominazione della nuova squadra locale non è del tutto casuale, in quanto prende spunto dal film commedia italiano del 1970, diretto da Luigi Filippo D'Amico ed interpretato da Alberto Sordi "Il presidente del Borgorosso Football Club".
Alla morte del padre l'industriale vinicolo Libero Fornaciari, separato da trent'anni dalla moglie, e presidente della squadra di calcio di Borgorosso, un paese della Romagna suo figlio Benito, solerte impiegato in Vaticano, eredita, oltre ai suoi beni, l'onere di dirigere e sovvenzionare la squadra, per la quale il genitore aveva profuso emozioni e soldi. Benito accetta malvolentieri la presidenza del Football Club e, pur restando sempre un incompetente, si dedica anima e corpo alla squadra: spende milioni per nuovi giocatori e arruola un sudamericano "mago" del calcio ingaggiando un allenatore italo-peruviano, José Buonservizi, soprannominato lo Stregone. Quando la Borgorosso, nonostante tutto, perde una partita dietro l'altra, licenziato il "mago", Benito si trasforma in presidente-allenatore, portando la squadra di calcio al successo.
L'obiettivo del Borgorosso Molfetta oltre a quello legato ai risultati sportivi è quello di portare gente allo stadio, senza pensare alle differenti fedi calcistiche. Tutti uniti da un unico grande amore: la maglia biancorossa del Borgorosso Molfetta.