Calcio
Terza Categoria: Borgorosso Molfetta in trionfo
Modugno battuto 1-3 in finale, decide Murolo con una tripletta
Molfetta - domenica 29 marzo 2015
18.19
Il Borgorosso Molfetta ha vinto il campionato di Terza Categoria. Ci sono voluti gli ultimi 90' stagionali agli uomini di Patruno per avere la meglio sul Modugno. Dopo lo svantaggio iniziale, il Borgorosso dopo diverse occasioni fallite ribalta la partita con il solito Murolo, autore quest'oggi di una tripletta che vale la promozione in Seconda Categoria.
Forse lo si poteva sapere prima, forse è giusto così o forse semplicemente hanno vinto i più forti. Il Borgorosso Molfetta torna a casa da "campione" con il titolo in mano e la promozione in Seconda Categoria divenuta realtà. Lo ha fatto scrivendo la storia e conquistando il campionato come novità assoluta: da matricola a trionfante. Ci sono voluti ancora una volta 90' per vincere la resistenza del Modugno, abbattuto in cinque minuti da una giocata dell'uomo più discusso, Murolo. Lui ha scritto il suo nome nell'albo d'oro, lui assieme a tutta la squadra ha trionfato in un contesto perfetto.
Al Campo Sportivo di Modugno, nell'ultimo atto di una stagione spettacolare, si sono affrontate due habitué del bel calcio in una sorta di "bella" dopo le sfide di regular season. Le stesse squadre in campo ma con delle filosofie completamente cambiate rispetto alla normalità in un torneo che di normale ha avuto ben poco. Da una parte il Modugno, coriaceo e compatto. Dall'altra i molfettesi, miscela ben riuscita di una squadra calcistica in netta evoluzione. Un mix perfetto di fisicità, compattezza, tecnica e tattica, l'evoluzione compiuta da Patruno in quattordici giornate di campionato, prima di semifinale e finale play off. Tante armi e una convinzione nei propri mezzi tipica del Borgorosso Molfetta stesso. Vincente.
In una finale però nulla si può dare per scontato prima del verdetto del campo e se alla vigilia la promozione in Seconda Categoria era pronosticabile dopo la vittoria rifilata al pessimo Real Bari, il campo ha restituito una partita a scacchi con qualche sussulto qua e là. Il Borgorosso Molfetta a fare la partita con tanto possesso palla, il Modugno ad aspettare e ripartire alle spalle dei centraloni di Patruno, mai superati e mai abbattuti per onor di cronaca. Ne esce un primo tempo pimpante, con tre gol ma con l'equilibrio su una linea sottile lunga centometri e poco più, niente a che vedere con il pareggio di stagione regolare. Quasi una partita di hockey, da una parte all'altra colpo su colpo, ma con la giocata vincente è sempre e solo di Murolo.
Nella ripresa è il direttore di gara a mescolare le carte in tavola estraendo il cartellino rosso nei confronti del Modugno. Cartellino rosso e sotto la doccia. Un espulsione che manda in tilt i piani di Ingrosso, che cerca di difendersi come può con il chiaro compito di bloccare le sortite avversarie. Ma neanche il tempo di ridisegnare squadra e modulo che Murolo cala il tris. Missione compiuta e numero di occasioni che scema di pari passo con il trascorrere dei minuti. A quindici minuti dal termine il Modugno perde le staffe, si accanisce contro l'arbitro che sospende la gara. Da quel momento in poi va in scena il coronamento di un progetto iniziato in estate, che oggi ha portato i suoi frutti. Dalla prima di campionato contro Trinitapoli, ad oggi di acqua sotto i ponti ne è passata. Con essa idee, programmazione ed evoluzioni tattiche. E' cresciuto tutto il Borgorosso Molfetta, ma mancava quel sigillo che è arrivato al Campo Sportivo di Modugno. Il Borgorosso ha vinto, ed è giusto così.
Forse lo si poteva sapere prima, forse è giusto così o forse semplicemente hanno vinto i più forti. Il Borgorosso Molfetta torna a casa da "campione" con il titolo in mano e la promozione in Seconda Categoria divenuta realtà. Lo ha fatto scrivendo la storia e conquistando il campionato come novità assoluta: da matricola a trionfante. Ci sono voluti ancora una volta 90' per vincere la resistenza del Modugno, abbattuto in cinque minuti da una giocata dell'uomo più discusso, Murolo. Lui ha scritto il suo nome nell'albo d'oro, lui assieme a tutta la squadra ha trionfato in un contesto perfetto.
Al Campo Sportivo di Modugno, nell'ultimo atto di una stagione spettacolare, si sono affrontate due habitué del bel calcio in una sorta di "bella" dopo le sfide di regular season. Le stesse squadre in campo ma con delle filosofie completamente cambiate rispetto alla normalità in un torneo che di normale ha avuto ben poco. Da una parte il Modugno, coriaceo e compatto. Dall'altra i molfettesi, miscela ben riuscita di una squadra calcistica in netta evoluzione. Un mix perfetto di fisicità, compattezza, tecnica e tattica, l'evoluzione compiuta da Patruno in quattordici giornate di campionato, prima di semifinale e finale play off. Tante armi e una convinzione nei propri mezzi tipica del Borgorosso Molfetta stesso. Vincente.
In una finale però nulla si può dare per scontato prima del verdetto del campo e se alla vigilia la promozione in Seconda Categoria era pronosticabile dopo la vittoria rifilata al pessimo Real Bari, il campo ha restituito una partita a scacchi con qualche sussulto qua e là. Il Borgorosso Molfetta a fare la partita con tanto possesso palla, il Modugno ad aspettare e ripartire alle spalle dei centraloni di Patruno, mai superati e mai abbattuti per onor di cronaca. Ne esce un primo tempo pimpante, con tre gol ma con l'equilibrio su una linea sottile lunga centometri e poco più, niente a che vedere con il pareggio di stagione regolare. Quasi una partita di hockey, da una parte all'altra colpo su colpo, ma con la giocata vincente è sempre e solo di Murolo.
Nella ripresa è il direttore di gara a mescolare le carte in tavola estraendo il cartellino rosso nei confronti del Modugno. Cartellino rosso e sotto la doccia. Un espulsione che manda in tilt i piani di Ingrosso, che cerca di difendersi come può con il chiaro compito di bloccare le sortite avversarie. Ma neanche il tempo di ridisegnare squadra e modulo che Murolo cala il tris. Missione compiuta e numero di occasioni che scema di pari passo con il trascorrere dei minuti. A quindici minuti dal termine il Modugno perde le staffe, si accanisce contro l'arbitro che sospende la gara. Da quel momento in poi va in scena il coronamento di un progetto iniziato in estate, che oggi ha portato i suoi frutti. Dalla prima di campionato contro Trinitapoli, ad oggi di acqua sotto i ponti ne è passata. Con essa idee, programmazione ed evoluzioni tattiche. E' cresciuto tutto il Borgorosso Molfetta, ma mancava quel sigillo che è arrivato al Campo Sportivo di Modugno. Il Borgorosso ha vinto, ed è giusto così.