Calcio
Sprofondo Molfetta Sportiva: è crisi vera
Nessuno si salva, i numeri sono impietosi
Molfetta - lunedì 12 ottobre 2015
No, così non va. Dopo tre mesi esatti di lavoro, è tempo di fare i primi bilanci e per Mauro Lanza sono solo dolori. Il day after della Molfetta Sportiva 1917 dopo il 2-0 di Altamura è un processo senza appello, con tutti imputati, destinato a durare a lungo. A inchiodare i biancorossi ci sono i numeri e non solo: tre sconfitte in sei partite. Questa è già un'immagine impietosa del momento che sta vivendo la Molfetta Sportiva.
In casa Molfetta non cambiano gli allenatori, ma il rendimento della squadra nonostante la contiuità (almeno in panchina) è sempre peggiore. Il mercato estivo si sta rivelando un boomerang. Nella tragica notte di Altamura non si è salvato nessuno. Si parte da una difesa impresentabile e anche qui un'altra statistica mette tutti con le spalle al muro: sono 9 i gol subiti. Troppi, in sei giornate se le ambizioni sono altre. Un problema di uomini e di testa. Giocatori poco concentrati e con pochissimo entusiasmo: molli in campo, senza cattiveria. Dove per cattiveria non si intende collezionare gialli.
Un reparto completamente nel pallone, una squadra poco unita con reparti distanti. Il centrocampo non fa filtro e gli avversari arrivano da tutte le parti. E forse è proprio in mezzo il vero dramma: niente copertura e nessuna idea. C'è chi gira a due all'ora, chi invece è spaesato. Per poi passare all'attacco e anche qui zero complimenti. Solo 8 le marcature. Segnare senza tirare in porta è impossibile e anche qui Lanza ha da lavorare moltissimo.
Reduce da due stagioni deludenti sotto tutti i punti di vista, sembrava in particolare ai tifosi che in estate fosse finalmente stata trovata la strada per tornare "grande", in particolare con la trattativa avviata e poi conclusa con la Nuova Molfetta e con l'ingaggio di un allenatore come Muzio Fumai, con caratteristiche anche e soprattutto caratteriali ben diverse dal suo predecessore (e attuale tecnico) sulla panchina del Molfetta, e che tanto bene aveva fatto la scorsa stagione all'Ateltico Mola. Certo è che, dopo tre mesi, tutti speravano di essere in un'altra situazione.
(La foto è della pagina Facebook Molfetta Sportiva 1917)
In casa Molfetta non cambiano gli allenatori, ma il rendimento della squadra nonostante la contiuità (almeno in panchina) è sempre peggiore. Il mercato estivo si sta rivelando un boomerang. Nella tragica notte di Altamura non si è salvato nessuno. Si parte da una difesa impresentabile e anche qui un'altra statistica mette tutti con le spalle al muro: sono 9 i gol subiti. Troppi, in sei giornate se le ambizioni sono altre. Un problema di uomini e di testa. Giocatori poco concentrati e con pochissimo entusiasmo: molli in campo, senza cattiveria. Dove per cattiveria non si intende collezionare gialli.
Un reparto completamente nel pallone, una squadra poco unita con reparti distanti. Il centrocampo non fa filtro e gli avversari arrivano da tutte le parti. E forse è proprio in mezzo il vero dramma: niente copertura e nessuna idea. C'è chi gira a due all'ora, chi invece è spaesato. Per poi passare all'attacco e anche qui zero complimenti. Solo 8 le marcature. Segnare senza tirare in porta è impossibile e anche qui Lanza ha da lavorare moltissimo.
Reduce da due stagioni deludenti sotto tutti i punti di vista, sembrava in particolare ai tifosi che in estate fosse finalmente stata trovata la strada per tornare "grande", in particolare con la trattativa avviata e poi conclusa con la Nuova Molfetta e con l'ingaggio di un allenatore come Muzio Fumai, con caratteristiche anche e soprattutto caratteriali ben diverse dal suo predecessore (e attuale tecnico) sulla panchina del Molfetta, e che tanto bene aveva fatto la scorsa stagione all'Ateltico Mola. Certo è che, dopo tre mesi, tutti speravano di essere in un'altra situazione.
(La foto è della pagina Facebook Molfetta Sportiva 1917)