Serie C, sconfitta esterna per la Dinamo CAB Molfetta a Corato

Non riesce alla Dinamo CAB Molfetta l'obiettivo di imporsi contro la Polis Volley Corato. Al termine di un match folle presso il Tensostatico Comunale di Corato, in cui le ragazze di coach Sciancalepore riescono anche dilapidare nel secondo set un cospicuo vantaggio, sono le neroverdi ad imporsi per 3-0. Poca reazione e soliti errori nei principali fondamentali, non permettono alle ragazze in maglia arancio di esprimersi al meglio contro una diretta concorrente al conseguimento dell'obiettivo stagionale.

Il primo set è probabilmente quello più equilibrato, in cui, nonostante la sconfitta, la Dinamo riesce ad esprimersi al meglio. Il primo doppio vantaggio del Corato viene pareggiato da Tsiouma. Il tabellone segna ancora il pari sul 5-5 dopo la schiacciata vincente di Gentile, successivamente a segno anche al servizio. È infatti la Dinamo, dopo un avvio in sordina, a condurre le operazioni, andando in vantaggio sul 5-8 e sul 6-9. Tuttavia, il match prosegue nel totale equilibrio: la Dinamo perde colpi, sbaglia al servizio e in ricezione, permettendo al Corato di accorciare e poi pareggiare sul 10-10. Poco dopo la finta vincente di Mollica, arriva il controsorpasso delle padrone di casa che vanno sul 17-15. La Dinamo reagisce, trova nuovamente il pari sul 19-19, ma successivamente si fa sorpassare ancora dalla Polis Volley.

Gli ultimi istanti del set sono combattuti e a nulla servono gli ultimi punti di Lazzizzera e Mollica: le neroverdi si portano sul 24-22 e chiudono il set sul 25-22. La reazione della Dinamo chiesta dal coach Susanna Sciancalepore arriva nel secondo set, ma successivamente la sqaudra si smarrisce nel momento più importante. Le ragazze in maglia arancio partono fortissimo e impongono al Corato un immediato 1-6 e un 2-10 dopo il servizio vincente di Mollica. Molfetta, non sfrutta il momento di smarrimento del Corato e si smarrisce a sua volta permettendo proprio alle padrone di casa di ritrovare fiducia, reagire e dimezzare lo svantaggio sul 5-10 e poi 6-11. La luce si spegne dopo i due punti consecutivi di Tsiouma, prima in schiacciata e poi al servizio: il Corato accorcia le distanze, si porta sul 14-17 andando a -1 sul 20-21 e pareggiando i conti sul 21-21.

Il momento difficile la Dinamo Molfetta non riesce a superarlo e il Corato affonda definitivamente il colpo: dapprima si porta sul 23-21e successivamente chiude anche il secondo set in proprio favore sul risultato di 25-21. Un finale totalmente folle che spezza le gambe alle ragazze in maglia arancio che nel terzo set riescono a fare anche peggio. L'equilibrio permane sino al 3-4 realizzato da Mollica al servizio e al 4-6 di Gentile (a segno consecutivamente in schiacciata e al servizio). Successivamente il Corato reagisce, raggiunge il pari sul 6-6 e poi prende il comando delle operazioni, allungando sul 9-6 e poi sul 12-7/ 14-7. Il momento complesso vissuto dalla Dinamo non viene superato. La reazione che arriva con Binetti e Gentile è flebile perché il Corato continua a far punti, si porta sul 20-11, subendo l'ultimo ed inutile ritorno della Dinamo nel finale. Anche il terzo set si chiude con il successo delle neroverdi che se lo aggiudicano sul risultato di 25-15. L'analisi della gara è affidata alle parole di Melissa Binetti.

«Sicuramente le nostre avversarie sono riuscite ad esprimere meglio il loro gioco e a tenere tanti palloni su, cosa che noi non abbiamo fatto – ha commentato – così come non siamo riuscite ad essere incisive in attacco. Visto il vantaggio accumulato nel secondo set, fa male come è andata. Ancora una volta a noi è mancata ttenzione e concentrazione». Vincono ancora i ragazzi della Prima Divisione Dinamo che nella gara casalinga battono 3-0 (25-20; 25-23; 25-15) il Sammarco Pallavolo con la soddisfazione di coach Franco De Florio. «Nuovamente contro una foggiana siamo riusciti ad esprimersi al meglio con risultato di 3-0 a nostro favore – ha affermato - I ragazzi hanno affrontato la partita con buona autorità e sicurezza, anche grazie alla nostra ottima panchina».