Basket
Serie C, la Clean Up Molfetta corsara a Potenza
Lucani superati con il risultato di 54-60. Terzo successo di fila
Molfetta - lunedì 3 febbraio 2025
9.31
La Clean Up Molfetta fa tris. A Potenza, nel sedicesimo turno del campionato di serie C interregionale, la squadra del presidente Solimini supera i padroni di casa 54-60 grazie ancora una volta alla straordinaria produzione offensiva di Infante (22 punti e 14 rimbalzi) che guida la rimonta nel momento decisivo della partita. Per i biancorossi, ancora imbattuti dall'inizio del girone di ritorno nonostante le assenze di Delmas e Scapone, si tratta della terza vittoria di fila, la decima stagionale, quella che issa i molfettesi al terzo posto in classifica, a quota 20 punti, seppur in coabitazione con Castellaneta. C'è rammarico, invece, fra i lucani, che dopo aver quasi sempre condotto (48-45 al 30') si sono fatti sorprendere nell'ultimo quarto, nel quale gli ospiti hanno fatto la voce grossa, mostrando i muscoli: 6-15. Al 40' è 54-60.
La cronaca. A Potenza, Gesmundo inizia con Sasso, Sciangalepore, Didonna, Chiriatti e Infante, ma i suoi atleti sono poco compatti (6-2 di Perez) e concedono parecchio in penetrazione a Potenza che vola sul 12-4 con Labovic. Sasso palleggia e trova la retina dai 6.75 (12-7), Suraci lo imita e infila due triple di fila (l'ultima sulla sirena) con Molfetta che ricuce sino al -1, 18-17 dopo i primi 10 minuti. Il secondo quarto è un continuo botta e risposta con Potenza che avanza sino al +5 (23-18 di Perez), ma Molfetta non molla, risponde presente e con un parziale di 0-6 la ribalta con Sasso (23-24), prima dei 6 punti filati di Infante con il punteggio che schizza sul tabellone: 23-29, +6. Montagne russe sul finale: prima la rimonta dei locali (30-29, tripla di Perez), poi di nuovo avanti gli ospiti con i liberi di Chiriatti, Infante e Mezzina (5/8), 33-34 al riposo lungo.
Si riparte, ma lo spartito non cambia: a Labovic (35-34), replica Mezzina (35-37), a Buldo e Acuna, capitan Infante che sale di colpi a mantiene i suoi in vantaggio, 41-43. Dall'altra parte, però, Buldo, Pace e Acuna iniziano a produrre a ripetizione (parziale di 7-2), Molfetta resta all'asciutto dalla linea della carità ed è costretta ancora una volta a rincorrere: 48-45 al 30'. L'inerzia cambia nell'ultimo quarto dopo l'iniziale accelerata di Potenza (51-46), quando i canestri dalla lunetta di Chiriatti e Didonna, il gioco da tre di Mezzina, la bomba di Infante e il libero di Mongelli (parziale di 0-11) alimentano i punti del nuovo sorpasso a tinte biancorosse: 51-57. I padroni di casa subiscono emotivamente la botta e perdono Perez, Labovic e Tolino (fuori per cinque falli), mentre per gli ospiti ci pensano Mezzina e Infante a produrre lo strappo decisivo. Finisce 54-60.
Il post-gara. «È la terza vittoria consecutiva senza Delmas e Scarpone - ha detto Gesmundo negli spogliatoi -. Abbiamo ruotato in dieci e tutti i ragazzi hanno dato un'ottima mano al raggiungimento dell'obiettivo finale. Abbiamo speculato sulle loro caratteristiche offensive, sono contentissimo, forse di più rispetto alle partite con Monteroni e Lecce perché lì avevamo inerzia e abbiamo giocato qualitativamente meglio, mentre a Potenza, pur non giocando al meglio, siamo riusciti comunque a vincere». Per il coach questa vittoria, la decima stagionale, significa che «Molfetta è qui, poi a fine anno vedremo cosa siamo riusciti a creare. Adesso è presto, c'è il mercato, ma noi - ha concluso - nella nostra umiltà e nella nostra eticità stiamo andando avanti e stiamo migliorando il nostro lavoro ed è un qualcosa che mi lascia orgoglioso».
La cronaca. A Potenza, Gesmundo inizia con Sasso, Sciangalepore, Didonna, Chiriatti e Infante, ma i suoi atleti sono poco compatti (6-2 di Perez) e concedono parecchio in penetrazione a Potenza che vola sul 12-4 con Labovic. Sasso palleggia e trova la retina dai 6.75 (12-7), Suraci lo imita e infila due triple di fila (l'ultima sulla sirena) con Molfetta che ricuce sino al -1, 18-17 dopo i primi 10 minuti. Il secondo quarto è un continuo botta e risposta con Potenza che avanza sino al +5 (23-18 di Perez), ma Molfetta non molla, risponde presente e con un parziale di 0-6 la ribalta con Sasso (23-24), prima dei 6 punti filati di Infante con il punteggio che schizza sul tabellone: 23-29, +6. Montagne russe sul finale: prima la rimonta dei locali (30-29, tripla di Perez), poi di nuovo avanti gli ospiti con i liberi di Chiriatti, Infante e Mezzina (5/8), 33-34 al riposo lungo.
Si riparte, ma lo spartito non cambia: a Labovic (35-34), replica Mezzina (35-37), a Buldo e Acuna, capitan Infante che sale di colpi a mantiene i suoi in vantaggio, 41-43. Dall'altra parte, però, Buldo, Pace e Acuna iniziano a produrre a ripetizione (parziale di 7-2), Molfetta resta all'asciutto dalla linea della carità ed è costretta ancora una volta a rincorrere: 48-45 al 30'. L'inerzia cambia nell'ultimo quarto dopo l'iniziale accelerata di Potenza (51-46), quando i canestri dalla lunetta di Chiriatti e Didonna, il gioco da tre di Mezzina, la bomba di Infante e il libero di Mongelli (parziale di 0-11) alimentano i punti del nuovo sorpasso a tinte biancorosse: 51-57. I padroni di casa subiscono emotivamente la botta e perdono Perez, Labovic e Tolino (fuori per cinque falli), mentre per gli ospiti ci pensano Mezzina e Infante a produrre lo strappo decisivo. Finisce 54-60.
Il post-gara. «È la terza vittoria consecutiva senza Delmas e Scarpone - ha detto Gesmundo negli spogliatoi -. Abbiamo ruotato in dieci e tutti i ragazzi hanno dato un'ottima mano al raggiungimento dell'obiettivo finale. Abbiamo speculato sulle loro caratteristiche offensive, sono contentissimo, forse di più rispetto alle partite con Monteroni e Lecce perché lì avevamo inerzia e abbiamo giocato qualitativamente meglio, mentre a Potenza, pur non giocando al meglio, siamo riusciti comunque a vincere». Per il coach questa vittoria, la decima stagionale, significa che «Molfetta è qui, poi a fine anno vedremo cosa siamo riusciti a creare. Adesso è presto, c'è il mercato, ma noi - ha concluso - nella nostra umiltà e nella nostra eticità stiamo andando avanti e stiamo migliorando il nostro lavoro ed è un qualcosa che mi lascia orgoglioso».