Volley
«Senza strutture a chi merita, pronto a lasciare» la Pegaso lancia l’allarme
Il presidente Di Gioia lancia l’appello. Pronte le dimissioni
Molfetta - giovedì 16 novembre 2017
18.33
E' un vero e proprio grido di appello ma anche di rabbia quello che lancia il presidente della Pegaso 93, storica società di volley che il prossimo anno compirà 25 anni di esistenza e che da sempre lavora nella nostra città specialmente nel settore giovanile.
Una società con circa 150 tesserati e 12 squadre tra una prima squadra competitiva e priva di grandi finanziatori e settore giovanile, che vede, afferma ai nostri microfoni il presidente Di Gioia , sempre più ridotti i suoi spazi a disposizione nelle strutture comunali ad appannaggio di società appena arrivate.
Quello della Pegaso però è un problema molto più ampio, non limitato alla sola società di volley ma che accomuna molte "piccole" che magari non disputano campionati rilevanti ma effettuano invece una profonda ed efficace azione sociale e che faticano a trovare tempi e spazi nelle strutture comunali, dovendo spesso virare sulla disponibilità delle palestre degli istituti scolastici oppure addirittura di campi privati.
«Il problema è semplice - afferma Saverio di Gioia - noi siamo presenti sul territorio da 25 anni ormai ma non abbiamo alcuna tutela. Non vogliamo alcuna corsia preferenziale ma chiediamo solo che ci venga garantita l'opportunità di poter continuare a svolgere la nostra opera di promozione sportiva e non che invece vengano concesse strutture a chi si erge da un giorno all'altro quale nuova figura dello sport».
Il presidente affonda poi il colpo «Non finisce qui. A Molfetta, nonostante il congruo patrimonio immobiliare sportivo, manca un regolamento comunale sull'utilizzo di questi luoghi che sono spesso affidati in maniera alquanto discutibile. Alcune domeniche fa abbiamo dovuto iniziare una gara con estremo ritardo in quanto una società di hockey femminile ha deciso a propria discrezione di utilizzare la struttura a suo piacimento, senza alcun preavviso tant'è che anche un'altra società di calcio a 5 maschile subirà molto probabilmente la sconfitta a tavolino in quanto durante l'ora prefissata per la sua gara, il campo, cioè il PalaFiorentini, era indebitamente occupato».
Non esclude poi le dimissioni di Gioia che afferma di «averle già anticipate verbalmente, laddove non ci venga garantita l'opportunità di continuare a svolgere con serenità la nostra attività sportiva e sociale». Un'evenienza che colpirebbe ulteriormente il mondo del volley molfettese dopo la scomparsa della Pallavolo Molfetta.
Una società con circa 150 tesserati e 12 squadre tra una prima squadra competitiva e priva di grandi finanziatori e settore giovanile, che vede, afferma ai nostri microfoni il presidente Di Gioia , sempre più ridotti i suoi spazi a disposizione nelle strutture comunali ad appannaggio di società appena arrivate.
Quello della Pegaso però è un problema molto più ampio, non limitato alla sola società di volley ma che accomuna molte "piccole" che magari non disputano campionati rilevanti ma effettuano invece una profonda ed efficace azione sociale e che faticano a trovare tempi e spazi nelle strutture comunali, dovendo spesso virare sulla disponibilità delle palestre degli istituti scolastici oppure addirittura di campi privati.
«Il problema è semplice - afferma Saverio di Gioia - noi siamo presenti sul territorio da 25 anni ormai ma non abbiamo alcuna tutela. Non vogliamo alcuna corsia preferenziale ma chiediamo solo che ci venga garantita l'opportunità di poter continuare a svolgere la nostra opera di promozione sportiva e non che invece vengano concesse strutture a chi si erge da un giorno all'altro quale nuova figura dello sport».
Il presidente affonda poi il colpo «Non finisce qui. A Molfetta, nonostante il congruo patrimonio immobiliare sportivo, manca un regolamento comunale sull'utilizzo di questi luoghi che sono spesso affidati in maniera alquanto discutibile. Alcune domeniche fa abbiamo dovuto iniziare una gara con estremo ritardo in quanto una società di hockey femminile ha deciso a propria discrezione di utilizzare la struttura a suo piacimento, senza alcun preavviso tant'è che anche un'altra società di calcio a 5 maschile subirà molto probabilmente la sconfitta a tavolino in quanto durante l'ora prefissata per la sua gara, il campo, cioè il PalaFiorentini, era indebitamente occupato».
Non esclude poi le dimissioni di Gioia che afferma di «averle già anticipate verbalmente, laddove non ci venga garantita l'opportunità di continuare a svolgere con serenità la nostra attività sportiva e sociale». Un'evenienza che colpirebbe ulteriormente il mondo del volley molfettese dopo la scomparsa della Pallavolo Molfetta.