Dirigenza Real Molfetta
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Calcio

Real Molfetta, il dg Metta chiude la questione coppa: «Valgono gli atti ufficiali, il resto sono chiacchiere»

Le parole del dirigente: «Noi ci atteniamo ai comunicati del Giudice Sportivo. Adesso guardiamo avanti»

Il direttore generale del Real Molfetta, Gigi Metta, è intervenuto sulla questione coppa per chiudere il discorso che ha creato dibattito in questo avvio di 2025 in tutto il futsal pugliese e non solo:

«Ho preferito attendere qualche giorno ed ho valutato di non poter esimermi dal fare una riflessione al termine della Coppa Italia organizzata in maniera impeccabile dal Presidente Alessandro Giustino della Just Mola. Onestamente, mi sarei aspettato sin da subito un atto di responsabilità e un "mea culpa" da parte della dirigenza della Grimal Barletta invece che continuare con questo attacco mediatico che non ha fatto altro che creare un clima di ostilità tra tifosi, dirigenti e calciatori con post sui social poco utili alla causa».

«Sono stato contento e ringrazio il Presidente Ruggiero che nella sua ultima intervista finalmente ha rasserenato e tranquillizzato l'ambiente sportivo barlettano accettando il verdetto del Giudice Sportivo con serenità il quale altro non ha fatto che decretare un'irregolarità sportiva che purtroppo e realmente ci è stata. Non deve passare, nella maniera più assoluta e per il bene del futsal, che la parte lesa sia la Grimal Barletta. Nella realtà l'unica che ha subito un'ingiustizia sportiva è il Real Molfetta perché le regole sancite dalla F.I.G.C. devono essere rispettate. Diversamente, vi sarebbe solo anarchia senza la necessità di un Giudice Sportivo che decreti e omologhi le gare ufficiali».

«A parti inverse, sono certo, che tutte le società sportive si sarebbero comportate nella stessa maniera come giusto che sia e nel rispetto dei regolamenti. Da ben 22 anni frequento il mondo del futsal e sinceramente non mi è mai capitato che un presidente mi abbia chiamato per avvisarmi che nella mia distinta avessi un calciatore squalificato. Tale circostanza deve essere solo decretata da un Giudice Sportivo. E questo ci viene consentito dai regolamenti con conseguente possibilità di presentare un ricorso sportivo. Abbiamo letto tante professioni di morale nei giorni scorsi da persone che avrebbero agito nella stessa nostra modalità che è anche l'unica opportuna, abbiamo anche letto insulti nei nostri confronti a mezzo social che sono stati prontamente salvati come promemoria per il futuro. Abbiamo anche dovuto assistere, in quel di Foggia, a uno stucchevole passillo de honor fatto dai padroni di casa alla squadra già sconfitta a tavolino, quasi a voler sottolineare la loro innocenza».

«Abbiamo sentito a più riprese frasi che parlavano di "vittoria sul campo" ma il problema che su quel parquet in finale la Grimal Barletta non doveva esserci per aver fatto giocare il migliore dei loro in posizione irregolare e quindi non comprendo di che vittoria sul campo si parli. A questo punto, potremmo eliminare tutte le regole e giochiamo ad armi pari consentendo anche ai nostri calciatori Ortiz e Di Benedetto di far parte della gara. Solo a quel punto, magari, si potrebbe parlare di vittoria sul campo anche se non comprendo che valenza sportiva possa avere».

«La Grimal Barletta, come sancito dal Giudice Sportivo, ha schierato il giocatore Joel Da Silva Fabricio in posizione irregolare perché squalificato. Si precisa che parliamo di un calcettista che è stato protagonista in tutto il torneo, pur avendo una squalifica da scontare fin dall'inizio, realizzando reti e disputando gare di assoluto valore anche nella stessa finale. Questo non lo dice il Real Molfetta ma lo sancisce il Giudice Sportivo, Avv. Mario Pinto, che ha decretato in maniera inequivocabile la posizione irregolare del calciatore. E se questo non bastasse, oltre il Da Silva, la Grimal Barletta ha schierato anche il Mister Michele Bizzoca in posizione irregolare per tutta la durata della Coppa Italia perché anche lui doveva scontare una squalifica precedente subita con l'Eraclio Barletta. Ma dopotutto, stando a quanto letto fin qui, conta solo il campo e quindi anche questo passa in secondo piano».

«Questo è il primo ricorso nella nostra storia che parte dal lontano 2004, quindi non è stato fatto a cuor leggero. Il peso specifico di questa svista, però, rende doveroso agire in tal senso. Preciso che questa mia dichiarazione non vuole colpevolizzare in nessun modo la dirigenza barlettana perché conosco la loro professionalità e bravura e sono certo che si sia trattato solo di errori burocratici, purtroppo gravi. A quanti di noi dirigenti non è accaduto nel corso degli anni di ricevere un ricorso contro? Noi per primi l'anno scorso abbiamo perso la prima partita di campionato per aver fatto giocare Cristian Ortiz squalificato. Vi assicuro che mai nessuno di noi ha accusato la squadra avversaria di condotta antisportiva».

«L'errore può capitare a tutti e, una volta appurato, va solo accettato con senso di responsabilità. Pertanto, concludo facendo i complimenti per tutto il lavoro svolto a tutti i componenti della nostra società, perché i campionati e le coppe si vincono non solo con i giocatori, mister e staff tecnico, ma soprattutto con il lavoro di tutti i dirigenti che nel proprio ambito hanno dato il proprio contributo. Lo sottolineo perché il loro lavoro viene considerato di poca importanza ma, nella realtà, spesso fa la differenza per il raggiungimento degli obiettivi che ogni società si prefissa ad inizio stagione sportiva».

«Concludiamo in via definitiva questo argomento, e non ce ne voglia il Barletta, che la vincente della Coppa Italia Regionale è il Real Molfetta come da Comunicato Ufficiale n.75 del 7.01.2025 della L.N.D. Comitato Regionale Puglia. Questo è l'unico documento ufficiale che fa fede, tutto il resto sono (e resteranno) chiacchiere da bar».
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