Calcio
Quando la polemica diventa social: #Lanzastaisereno
Dissidi interni tra Lanza e Bufi. È caos
Molfetta - giovedì 8 ottobre 2015
8.55
L'hashtag induce alla calma, la realtà dice che quest'ultima non è una dote che al momento riguarda la Molfetta Sportiva 1917. Perché a spopolare su Facebook è l'hashtag #Lanzastaisereno. Stavolta la quiete dopo la tempesta non s'ha da fare, o almeno così sembra. Perché la Lanza tirannia, no, proprio non piace. Non piace a Saverio Bufi, primo e vero autore di questa campagna Social tanto pungente quanto veritiera.
Da un lato Lanza, dall'altra Bufi. Da una parte il Re del metano, dall'altro il comandante di bordo, ex marinaio, ex Nuova Molfetta, pronto a non abbandonare la nave soprattutto stavolta, perché quella denominazione societaria, quel Molfetta Sportiva 1917, ha una storia che pesa, che mette responsabilità e pressione. Pressione lecita, dentro e fuori dal campo, per una piazza ambiziosa come quella molfettese, stanca di vedere il proprio presidente fare l'allenatore, il preparatore atletico, il magazziniere e chi più ne ha più ne metta.
Bufi, ha espresso il proprio disappunto sulla gestione societaria di Lanza, quest'ultimo invece, di capire che il calcio non è solo ed esclusivamente business proprio non ne vuole sapere. Qualcosa in effetti non quadra, qualcosa all'interno della gestione societaria si è rotto. Pronosticabile? Sì, certo che si. Lo era già in estate. Perché il presidente Lanza è un vero accentratore, uomo solo al comando, e chi se ne frega se nelle società calcistiche ci sono dirigenti, amministratori delegati, uomini mercato, allenatori, preparatori atletici ecc ecc.
Saverio Bufi, ha invece il suo credo calcistico, puro, organizzato e di prospettiva. Già, prospettiva....parola tanto bella perché ti fa pensare al futuro, quanto di difficile applicazione nel calcio moderno fatto di business; quel business che va a braccetto con Lanza, un vero e proprio binomio, poco vincente e non lungimirante, almeno fino ad ora. Ecco perché stare calmi in questo momento è davvero molto difficile nonostante l'hashtag #Lanzastaisereno.
Da un lato Lanza, dall'altra Bufi. Da una parte il Re del metano, dall'altro il comandante di bordo, ex marinaio, ex Nuova Molfetta, pronto a non abbandonare la nave soprattutto stavolta, perché quella denominazione societaria, quel Molfetta Sportiva 1917, ha una storia che pesa, che mette responsabilità e pressione. Pressione lecita, dentro e fuori dal campo, per una piazza ambiziosa come quella molfettese, stanca di vedere il proprio presidente fare l'allenatore, il preparatore atletico, il magazziniere e chi più ne ha più ne metta.
Bufi, ha espresso il proprio disappunto sulla gestione societaria di Lanza, quest'ultimo invece, di capire che il calcio non è solo ed esclusivamente business proprio non ne vuole sapere. Qualcosa in effetti non quadra, qualcosa all'interno della gestione societaria si è rotto. Pronosticabile? Sì, certo che si. Lo era già in estate. Perché il presidente Lanza è un vero accentratore, uomo solo al comando, e chi se ne frega se nelle società calcistiche ci sono dirigenti, amministratori delegati, uomini mercato, allenatori, preparatori atletici ecc ecc.
Saverio Bufi, ha invece il suo credo calcistico, puro, organizzato e di prospettiva. Già, prospettiva....parola tanto bella perché ti fa pensare al futuro, quanto di difficile applicazione nel calcio moderno fatto di business; quel business che va a braccetto con Lanza, un vero e proprio binomio, poco vincente e non lungimirante, almeno fino ad ora. Ecco perché stare calmi in questo momento è davvero molto difficile nonostante l'hashtag #Lanzastaisereno.