Calcio
Promozione: sarà Quartieri Uniti Bari-Nuova Molfetta Calcio 1983
Fischio d'inizio al Comunale "S.Diomede", domenica 3 maggio, ore 16:30.
Molfetta - sabato 2 maggio 2015
15.13
La ragione oltre l'esultanza. Cosa o chi avrà permesso alla Nuova Molfetta Calcio 1983 di passare dal rendimento sciagurato del girone d'andata alla striscia virtuosa di quella di ritorno, con gol segnati e l'approdo alla salvezza anticipata? E' stata la rabbia dei calciatori, quella che Pantaleo De Gennaro aveva etichettato come diktat appena arrivato sulla panchina dei marinai. La voglia di vincere, diciamolo, fa bene. La squadra nel girone di ritorno non ha smarrito intensità, concentrazione, la reattività che nella competizione ognuno deve naturalmente sviluppare.
Diciamo pure che il cambio in panchina ha fatto il resto. Diciamolo, perché la verità è scomoda e va sempre riferita a dispetto degli zotici che infangano la categoria dell'informazione, perché solo guardandosi negli occhi si chiariscono gli equivoci e si ricomincia a vincere. Ai marinai è successo questo e proprio nel momento decisivo, quando si rischiava di fallire l'unico obiettivo stagionale: la salvezza. Se l'altalenante girone d'andata e il cambio in panchina è stato il sacrificio necessario al gran finale, allora ben venga quanto accaduto.
La scossa c'è stata, è arrivata forte e sicuramente lascerà il segno a fine stagione. Almeno è servita a rimettere in moto la Nuova Molfetta che ha riacquistato aggressività ed appetito. Ora il prossimo appuntamento stagionale, contrapporrà i marinai (44 punti), al Quartieri Uniti Bari, allenato da De Bellis, fermo invece a 33 punti in classifica. E, se gente come Salvatore continua a trova la porta, difficilmente sbaglia. Grazie anche alla sua vena realizzativa il racconto della stagione molfettese può entrare nel vivo, dopo una lunga serie di capitoli smunti e privi di pathos che sembravano il preludio ad un esito scontato e deludente. Ora è tutta un altra storia. Domani potrebbe ripetersi la storia? Manca ancora qualche ora.
Il Comunale "S.Diomede" è un capolinea ormai all'orizzonte, e la salvezza già in cassaforte permette di arrivare alla sfida delle 16.30, senza rodersi il fegato.
Diciamo pure che il cambio in panchina ha fatto il resto. Diciamolo, perché la verità è scomoda e va sempre riferita a dispetto degli zotici che infangano la categoria dell'informazione, perché solo guardandosi negli occhi si chiariscono gli equivoci e si ricomincia a vincere. Ai marinai è successo questo e proprio nel momento decisivo, quando si rischiava di fallire l'unico obiettivo stagionale: la salvezza. Se l'altalenante girone d'andata e il cambio in panchina è stato il sacrificio necessario al gran finale, allora ben venga quanto accaduto.
La scossa c'è stata, è arrivata forte e sicuramente lascerà il segno a fine stagione. Almeno è servita a rimettere in moto la Nuova Molfetta che ha riacquistato aggressività ed appetito. Ora il prossimo appuntamento stagionale, contrapporrà i marinai (44 punti), al Quartieri Uniti Bari, allenato da De Bellis, fermo invece a 33 punti in classifica. E, se gente come Salvatore continua a trova la porta, difficilmente sbaglia. Grazie anche alla sua vena realizzativa il racconto della stagione molfettese può entrare nel vivo, dopo una lunga serie di capitoli smunti e privi di pathos che sembravano il preludio ad un esito scontato e deludente. Ora è tutta un altra storia. Domani potrebbe ripetersi la storia? Manca ancora qualche ora.
Il Comunale "S.Diomede" è un capolinea ormai all'orizzonte, e la salvezza già in cassaforte permette di arrivare alla sfida delle 16.30, senza rodersi il fegato.