Calcio
Pro Molfetta Macula Nox, arrivano anche Brillante e Biscaro
Le due giocatrici completano la rosa di mister Camporeale
Molfetta - martedì 13 ottobre 2015
Alessia Brillante e Adriana Biscaro sono ufficialmente due giocatrici della Macula Nox. Entrambe hanno svolto l'intera preparazione agli ordini del preparatore Tobia Tridente e di mister Nico Camporeale, con Brillante già a segno nell'amichevole contro il Bitonto.
"La mia scelta è dettata dall'aver trovato un gruppo fantastico, in gamba, una squadra vera", spiega l'eclettica laterale, classe 1995. "Mi auguro che riusciremo a toglierci belle soddisfazioni e di arrivarci proprio con il gruppo", spiega ancora la molfettese, ex don Tonino Bello.
"Ho scelto la Macula Nox in primis perché a me piacciono le sfide e poi mi sono immediatamente trovata a mio agio con le compagne, con il mister e la dirigenza. Mi sono sentita subito a casa", racconta Biscaro, classe 1990, che torna sui campi da gioco dopo gli anni alla Team Bisceglie Girls. "Penso che col giusto spirito e preparazione possiamo essere una novità in questa stagione. Ho visto positività e impegno da parte di tutti e io ce la metterò tutta affinché le mie compagne contino su di me. Poi, come sempre, sarà il campo a darci ragione o no", conclude.
"La mia scelta è dettata dall'aver trovato un gruppo fantastico, in gamba, una squadra vera", spiega l'eclettica laterale, classe 1995. "Mi auguro che riusciremo a toglierci belle soddisfazioni e di arrivarci proprio con il gruppo", spiega ancora la molfettese, ex don Tonino Bello.
"Ho scelto la Macula Nox in primis perché a me piacciono le sfide e poi mi sono immediatamente trovata a mio agio con le compagne, con il mister e la dirigenza. Mi sono sentita subito a casa", racconta Biscaro, classe 1990, che torna sui campi da gioco dopo gli anni alla Team Bisceglie Girls. "Penso che col giusto spirito e preparazione possiamo essere una novità in questa stagione. Ho visto positività e impegno da parte di tutti e io ce la metterò tutta affinché le mie compagne contino su di me. Poi, come sempre, sarà il campo a darci ragione o no", conclude.