Basket
Play-off Serie C, Pavimaro Molfetta travolta in gara 1. Canusium vola 90-63
Giovedì sarà obbligatorio vincere per prolungare la serie
Molfetta - martedì 30 aprile 2024
Affonda a Trinitapoli la Pallacanestro Molfetta, travolta da Canusium 90-63 nella prima partita dei play-off per il salto in serie B interregionale. La squadra del presidente Solimini, arrivata quarta alla fine della stagione regolare, collassa sin da subito (51-27 il parziale del primo quarto), arrendendosi senza mira (5/21 da tre) e pure dal dischetto dei liberi (10/18). Poco da salvare, solo Stella (14 punti e 4 assist) e il terzo quarto di gioco (parziale di 23 pari) dei biancorossi, in una partita che ha avuto grandi momenti di tensione come testimoniano i 6 falli tecnici fischiati dagli arbitri agli ospiti: due nei confronti del tecnico Gesmundo, allontanato durante il terzo quarto. «È mancato tutto», ha detto a fine gara il coach molfettese: l'unica cosa da fare è quella di resettare tutto, cancellare questa gara e pensare soltanto a gara 2, in programma giovedì 2 maggio al PalaPoli alle ore 20.30. Una sfida da dentro o fuori.
A Trinitapoli, Gesmundo schiera Ippedico, Didonna, Chiriatti, Duval e Infante: la partenza di Canusium (9-2) tramortisce gli ospiti e costringe la panchina Pavimaro a chiamare il time out. Dopo la sospensione, la situazione non cambia: Ordine è letale dai 6.75, Floreani regala il primo margine in doppia cifra della gara, 15-5, mentre Romano e Ippedico si sfidano a suon di triple: 22-9 al 10'. La musica non cambia nel secondo quarto: Iannelli si becca un tecnico (il primo di una lunga serie, 26-9) e con gli ospiti anche gli arbitri perdono la lucidità, fra infrazioni di passi e falli non fischiati. Chiriatti prova a scuotere Molfetta (26-13), ma con le tre bombe di Murolo, Migliori e Acosta, il vantaggio di Canusium sale a 22 punti: 37-15. La Pavimaro si affida al talento di Stella (tripla del 41-23), mentre il quintetto di casa non molla la presa, tornando negli spogliatoi sul 51-27. Al rientro Molfetta prova a tamponare la furia di Canusium, ma altri tecnici e l'allontanamento di Gesmundo scompaginano i piani dei molfettesi, mentre la squadra di casa, dopo la prima tripla di Duval (12 punti), raggiunge il trentello di vantaggio: 68-38, Floreani. Ad un passo dal baratro, i biancorossi hanno uno scatto di orgoglio (break di 3-12), poi la tripla di Migliori vale il 74-50 alla terza sirena. Stella colpisce dai 6.75 (77-53), Ordine manda i titoli di coda alla sfida (82-53): i molfettesi, privi di Ippedico e Infante (usciti per cinque falli), ci provano fino all'ultimo, ma lo spartito non può più cambiare. La chiudono i quattro punti filati di Iannelli, finisce 90-63.
Per Molfetta una serata da dimenticare. A fine partita Gesmundo è ovviamente deluso. «È mancato tutto - ha detto -, non abbiamo fatto niente di quello che pensavamo di fare e ci siamo fatti sorprendere da un'intensità di gioco molto più alta della nostra. Purtroppo veniamo da più di una settimana molto particolare, fra infortuni e acciacchi, ma questa non può e non deve essere una scusante: siamo stati distratti e poco intensi, probabilmente la troppa voglia di far bene ci ha giocato un brutto scherzo. Complimenti a Canosa, allenata egregiamente da Ciociola, ma questa sera (ieri), sia noi come staff, sia la squadra, non abbiamo espresso il nostro massimo. Sugli arbitri? Non dico niente, non c'è più niente da dire».
Giovedì, sul parquet del PalaPoli, bisognerà vincere a tutti i costi per allungare la striscia a gara 3: «Noi ripartiamo da queste sensazioni pessime affinché ci possano servire come slancio per far bene - ha concluso Gesmundo -. Torniamo a casa e giovedì proveremo ad utilizzare questa rabbia per provare ad allungare la serie alla terza gara».
A Trinitapoli, Gesmundo schiera Ippedico, Didonna, Chiriatti, Duval e Infante: la partenza di Canusium (9-2) tramortisce gli ospiti e costringe la panchina Pavimaro a chiamare il time out. Dopo la sospensione, la situazione non cambia: Ordine è letale dai 6.75, Floreani regala il primo margine in doppia cifra della gara, 15-5, mentre Romano e Ippedico si sfidano a suon di triple: 22-9 al 10'. La musica non cambia nel secondo quarto: Iannelli si becca un tecnico (il primo di una lunga serie, 26-9) e con gli ospiti anche gli arbitri perdono la lucidità, fra infrazioni di passi e falli non fischiati. Chiriatti prova a scuotere Molfetta (26-13), ma con le tre bombe di Murolo, Migliori e Acosta, il vantaggio di Canusium sale a 22 punti: 37-15. La Pavimaro si affida al talento di Stella (tripla del 41-23), mentre il quintetto di casa non molla la presa, tornando negli spogliatoi sul 51-27. Al rientro Molfetta prova a tamponare la furia di Canusium, ma altri tecnici e l'allontanamento di Gesmundo scompaginano i piani dei molfettesi, mentre la squadra di casa, dopo la prima tripla di Duval (12 punti), raggiunge il trentello di vantaggio: 68-38, Floreani. Ad un passo dal baratro, i biancorossi hanno uno scatto di orgoglio (break di 3-12), poi la tripla di Migliori vale il 74-50 alla terza sirena. Stella colpisce dai 6.75 (77-53), Ordine manda i titoli di coda alla sfida (82-53): i molfettesi, privi di Ippedico e Infante (usciti per cinque falli), ci provano fino all'ultimo, ma lo spartito non può più cambiare. La chiudono i quattro punti filati di Iannelli, finisce 90-63.
Per Molfetta una serata da dimenticare. A fine partita Gesmundo è ovviamente deluso. «È mancato tutto - ha detto -, non abbiamo fatto niente di quello che pensavamo di fare e ci siamo fatti sorprendere da un'intensità di gioco molto più alta della nostra. Purtroppo veniamo da più di una settimana molto particolare, fra infortuni e acciacchi, ma questa non può e non deve essere una scusante: siamo stati distratti e poco intensi, probabilmente la troppa voglia di far bene ci ha giocato un brutto scherzo. Complimenti a Canosa, allenata egregiamente da Ciociola, ma questa sera (ieri), sia noi come staff, sia la squadra, non abbiamo espresso il nostro massimo. Sugli arbitri? Non dico niente, non c'è più niente da dire».
Giovedì, sul parquet del PalaPoli, bisognerà vincere a tutti i costi per allungare la striscia a gara 3: «Noi ripartiamo da queste sensazioni pessime affinché ci possano servire come slancio per far bene - ha concluso Gesmundo -. Torniamo a casa e giovedì proveremo ad utilizzare questa rabbia per provare ad allungare la serie alla terza gara».