Basket
Pallacanestro Molfetta. Alla vigilia del campionato parla coach Azzollini
Domenica difficile esordio sul campo della neo promossa Cisternino
Molfetta - giovedì 24 settembre 2015
7.53
Con l'amichevole di ieri sera a Monopoli si è chiuso il periodo di preparazione al campionato dell'A.S.D. Pallacanestro Molfetta che esordirà domenica prossima a Cisternino.
A pochi giorni dalla prima partita stagionale coach Azzollini ha parlato dell'apporto del nuovo arrivo Andrea Maggi ma anche della difficile stagione che aspetta la Pallacanestro Molfetta.
Coach Azzollini come è andata questa preparazione?
Discretamente bene. Abbiamo svolto un mese di lavoro sia fisico che tattico. Il vantaggio è stato quello di avere lo stesso gruppo dello scorso anno e quindi molte cose erano già note. Inserire Andrea Maggi ovviamente non è stato un problema vista la sua grande esperienza accumulata in tanti anni di basket vissuti in tante situazioni differenti. L'unico problema è stato quello di non aver avuto a disposizione il palazzetto nel quale giocheremo le nostre partite.
Hai citato Andrea Maggi. Quanto può dare a questa squadra?
Andrea sta già dando tanto perché è una figura carismatica per i nostri ragazzi che devono crescere. Dispensa consigli a tutti sulle letture tattiche da fare, sulle cose migliori da fare. Nelle pause dell'allenamento lo trovo sempre con qualche ragazzo in un punto del campo a chiarire qualcosa. Durante le partite poi gestisce in maniera ottimale tutta la squadra, risolve le situazioni intricate.
In squadra abbiamo anche una situazione anomala, unica.
Si, purtroppo. Il regolamento ci impone di poter far giocare solo un giocatore nato prima del 1983 e noi ne abbiamo due. Oltre ad Andrea abbiamo Domenico De Gennaro che tanto bene ha fatto lo scorso anno. Quando ci ha comunicato la sua scelta di voler rimanere con noi pur sapendo di poter giocare solo se Andrea dovesse essere indisponibile ci ha inorgogliti. Lo ha fatto per tanti motivi tra cui la bontà del gruppo, dello staff e della società. Domenico è per i ragazzi un fratello maggiore. Quando qualcosa non và in allenamento basta uno suo sguardo, una frase e tutti si rimettono subito in carreggiata. È una figura molto importante.
Come sono andate le sei partite amichevoli?
Globalmente bene per quelli che sono stati gli obiettivi. Tutte giocate ovviamente fuori casa, quattro con squadre di C Silver e due con squadre di D. Buona aggressività difensiva, ricerca di buone soluzioni offensive, verifica della buona tenuta fisica, buono anche il clima all'interno del gruppo.
Domenica a Cisternino. Cosa ti aspetti?
Le prime partite sono le più difficili perché non si conoscono bene ancora le gerarchie, le forze e le caratteristiche degli avversari. Noi giochiamo contro una squadra neopromossa vogliosa di far bene di fronte ad un pubblico competente che in passato ha vissuto esperienze più importanti. So che sono abbastanza giovani ma con grande grinta. Mi aspetto una partita molto difficile tipo una matassa da sbrogliare. Vedremo.
(Ufficio Stampa ASD Pallacanestro Molfetta)
A pochi giorni dalla prima partita stagionale coach Azzollini ha parlato dell'apporto del nuovo arrivo Andrea Maggi ma anche della difficile stagione che aspetta la Pallacanestro Molfetta.
Coach Azzollini come è andata questa preparazione?
Discretamente bene. Abbiamo svolto un mese di lavoro sia fisico che tattico. Il vantaggio è stato quello di avere lo stesso gruppo dello scorso anno e quindi molte cose erano già note. Inserire Andrea Maggi ovviamente non è stato un problema vista la sua grande esperienza accumulata in tanti anni di basket vissuti in tante situazioni differenti. L'unico problema è stato quello di non aver avuto a disposizione il palazzetto nel quale giocheremo le nostre partite.
Hai citato Andrea Maggi. Quanto può dare a questa squadra?
Andrea sta già dando tanto perché è una figura carismatica per i nostri ragazzi che devono crescere. Dispensa consigli a tutti sulle letture tattiche da fare, sulle cose migliori da fare. Nelle pause dell'allenamento lo trovo sempre con qualche ragazzo in un punto del campo a chiarire qualcosa. Durante le partite poi gestisce in maniera ottimale tutta la squadra, risolve le situazioni intricate.
In squadra abbiamo anche una situazione anomala, unica.
Si, purtroppo. Il regolamento ci impone di poter far giocare solo un giocatore nato prima del 1983 e noi ne abbiamo due. Oltre ad Andrea abbiamo Domenico De Gennaro che tanto bene ha fatto lo scorso anno. Quando ci ha comunicato la sua scelta di voler rimanere con noi pur sapendo di poter giocare solo se Andrea dovesse essere indisponibile ci ha inorgogliti. Lo ha fatto per tanti motivi tra cui la bontà del gruppo, dello staff e della società. Domenico è per i ragazzi un fratello maggiore. Quando qualcosa non và in allenamento basta uno suo sguardo, una frase e tutti si rimettono subito in carreggiata. È una figura molto importante.
Come sono andate le sei partite amichevoli?
Globalmente bene per quelli che sono stati gli obiettivi. Tutte giocate ovviamente fuori casa, quattro con squadre di C Silver e due con squadre di D. Buona aggressività difensiva, ricerca di buone soluzioni offensive, verifica della buona tenuta fisica, buono anche il clima all'interno del gruppo.
Domenica a Cisternino. Cosa ti aspetti?
Le prime partite sono le più difficili perché non si conoscono bene ancora le gerarchie, le forze e le caratteristiche degli avversari. Noi giochiamo contro una squadra neopromossa vogliosa di far bene di fronte ad un pubblico competente che in passato ha vissuto esperienze più importanti. So che sono abbastanza giovani ma con grande grinta. Mi aspetto una partita molto difficile tipo una matassa da sbrogliare. Vedremo.
(Ufficio Stampa ASD Pallacanestro Molfetta)