Calcio
Nuova Molfetta, un trionfo chiamato salvezza
Contro la Rinascita Rutiglianese fischio d'inizio (ore 16.30) allo stadio Paolo Poli
Molfetta - domenica 26 aprile 2015
7.27
Fischio d'inizio (ore 16.30) allo stadio Paolo Poli. La Nuova Molfetta merita solo applausi. Ha raggiunto la salvezza anticipata e nei momenti difficili non gli sono mancati gli attributi. Un'annata che va analizzata partendo dal basso, perché quando parti da lí il percorso entusiasma sempre di più, perchè fa capire quanto c'è di losco in questo calcio, perché fa capire quanto valgono gli obiettivi prefissati e il raggiungimento di questi. Ma è giusto rispettare le tradizioni ed è ancora più giusto dare a Cesare quel che è di Cesare. La Nuova Molfetta ha vinto il suo campionato chiamato salvezza. Ricorsa per mesi, tra alti e bassi, e nell'ultimo periodo ammazzata definitivamente. Un doppio smacco ad avversarie e critiche provenienti dall'esterno, sinonino di una mediocrità generale.
Quando le cose nel calcio non vanno, si sa, a dirigenti, presidenti e tifosi girano come le pale eoliche, e per questo si decide di cambiare marcia. Musica nuova, nuovo spartito. Fa bene Pantaleo De Gennaro ad arrabbiarsi, perché quando arrivò al posto di Catalano, dopo qualche risultato non proprio ottimale, qualcuno cominciava già a storcere il naso. I maligni volevano vedere se sarebbe stato in grado di fare meglio (o peggio) del suo predecessore. E lui ha fatto meglio. Vincere non è mai semplice, men che meno scontato; De Gennaro si sta superando e con la Rinascita Rutiglianese non potrà fare altro che aumentare ulteriormente l'asticella.
Ancora poche giornate e poi si parlerà di programmazione, di futuro. Comunque andrà, bisognerà ripartire da quanto di buono fatto in questa stagione anche per il prossimo anno e bisognerà ripartire da gente come De Gennaro che garantisce affidabilità per il presente e per il futuro della squadra. Nel bel mezzo della stagione, tutti stanno progettando quello che verrà. Ormai sembra essere diventato un dato assodato: senza idee e progetti, nel calcio non si vince, non si va avanti. Ma ne siamo davvero convinti? Puoi fare mille progetti ma se poi, a conti fatti, non sei supportato, in primis da un budget degno, diventa difficile arrivare al raccolto incolumi. L'allenatore è importante ma la squadra è vitale. Bello che si voglia già gettare le basi della Nuova Molfetta che verrà, ma prima c'è la Rinascita Rutiglianese.
Quando le cose nel calcio non vanno, si sa, a dirigenti, presidenti e tifosi girano come le pale eoliche, e per questo si decide di cambiare marcia. Musica nuova, nuovo spartito. Fa bene Pantaleo De Gennaro ad arrabbiarsi, perché quando arrivò al posto di Catalano, dopo qualche risultato non proprio ottimale, qualcuno cominciava già a storcere il naso. I maligni volevano vedere se sarebbe stato in grado di fare meglio (o peggio) del suo predecessore. E lui ha fatto meglio. Vincere non è mai semplice, men che meno scontato; De Gennaro si sta superando e con la Rinascita Rutiglianese non potrà fare altro che aumentare ulteriormente l'asticella.
Ancora poche giornate e poi si parlerà di programmazione, di futuro. Comunque andrà, bisognerà ripartire da quanto di buono fatto in questa stagione anche per il prossimo anno e bisognerà ripartire da gente come De Gennaro che garantisce affidabilità per il presente e per il futuro della squadra. Nel bel mezzo della stagione, tutti stanno progettando quello che verrà. Ormai sembra essere diventato un dato assodato: senza idee e progetti, nel calcio non si vince, non si va avanti. Ma ne siamo davvero convinti? Puoi fare mille progetti ma se poi, a conti fatti, non sei supportato, in primis da un budget degno, diventa difficile arrivare al raccolto incolumi. L'allenatore è importante ma la squadra è vitale. Bello che si voglia già gettare le basi della Nuova Molfetta che verrà, ma prima c'è la Rinascita Rutiglianese.