Calcio
Nuova Molfetta, altra vittoria. Barium steso
Allo stadio Antonucci i marinai vincono 1-2 grazie alle reti di Campanale e Lomonte al 93
Molfetta - domenica 29 marzo 2015
19.00
All'ultimo respiro. La Nuova Molfetta sa solo vincere e stavolta lo fa poco prima del fischio finale. Allo stadio Antonucci i "marinai" sconfiggono 1-2 il Real Bari e conquistano l'ennesima vittoria in campionato sotto la gestione di Pantaleo De gennaro: contro il Barium decidono le reti di Campanale e al 93' di Lomonte, che fissa il risultato finale sul 1-2. La Nuova Molfetta stende anche il Barium, dopo la vittoria contro il Fortis Altamura, di una settimana fa. Altri tre punti in classifica la salvezza ormai quasi certa. E' ormai finito il periodo degli esperimenti e dei rimpianti.
La Nuova Molfetta ora è entrata nella fase 2 per dimostrare a tutti che con questo organico, di certo non modesto, si può battere chiunque. Ovviamente chi ormai è davanti sta benedicendo il vantaggio che ha accumulato prima che i marinai si riprendessero dalla botta di inizio stagione. Sì, perché tale è stata e lo sapevamo tutti, anche l'ex tecnico Catalano, che i risultati altalenati avrebbero provocato una sorta di "tragedia" sportiva. Sicuramente l'ex tecnico avrebbe reclamato più tempo e pazienza per recuperare le motivazioni smarrite in avvio di stagione. Troppi mesi, è durato il periodo di permanenza nel limbo dei risultati altalenanti, delle polemiche e delle critiche che sono diventate anche feroci per quell'avvio da schiaffi in campionato. Ora peròla Nuova Molfetta ha ripreso le sembianze sue solite e che pareva strano vederle deformate al punto da sembrare irriconoscibili.
I più pessimisti già cominciavano a contare i punti necessari per raggiungere la salvezza. Qualora questa fosse possibili, sempre per i più pessimisti. Sono gli effetti della nostra realtà calcistica, che a Molfetta si ingigantiscono a dismisura. E De Gennaro, uomo scaltro e navigato, ha cominciato a capire in maniera sempre più approfondita come si ragiona da queste parti. Nei tempi di massima euforia salgono tutti sul carro dei vincitori. Poi, il periodo dei cuori infranti e le conseguenze dell'amor tradito. Questo è dettato invece da qualche sconfitta di troppo che fa subito dimenticare quanto di buono è stato fatto. Ma con il suo arrivo sulla panchina, nonostante un avvio a stenti qualcosa ha ripreso a funzionare, e i risultati sono pian piano arrivarti. Serviva qualcosa di più, una parolina magica: cazzimma. Intesa come cattiveria agonistica da sviluppare in campo, ma anche "farsi furbo" lì sulla panchina. E De Gennaro la sua "cazzimma" l'ha mostrata ben presto con un paio di accorgimenti che solo gli uomini intelligenti ed esperti sanno quando è il momento di adottare.
La Nuova Molfetta ora è entrata nella fase 2 per dimostrare a tutti che con questo organico, di certo non modesto, si può battere chiunque. Ovviamente chi ormai è davanti sta benedicendo il vantaggio che ha accumulato prima che i marinai si riprendessero dalla botta di inizio stagione. Sì, perché tale è stata e lo sapevamo tutti, anche l'ex tecnico Catalano, che i risultati altalenati avrebbero provocato una sorta di "tragedia" sportiva. Sicuramente l'ex tecnico avrebbe reclamato più tempo e pazienza per recuperare le motivazioni smarrite in avvio di stagione. Troppi mesi, è durato il periodo di permanenza nel limbo dei risultati altalenanti, delle polemiche e delle critiche che sono diventate anche feroci per quell'avvio da schiaffi in campionato. Ora peròla Nuova Molfetta ha ripreso le sembianze sue solite e che pareva strano vederle deformate al punto da sembrare irriconoscibili.
I più pessimisti già cominciavano a contare i punti necessari per raggiungere la salvezza. Qualora questa fosse possibili, sempre per i più pessimisti. Sono gli effetti della nostra realtà calcistica, che a Molfetta si ingigantiscono a dismisura. E De Gennaro, uomo scaltro e navigato, ha cominciato a capire in maniera sempre più approfondita come si ragiona da queste parti. Nei tempi di massima euforia salgono tutti sul carro dei vincitori. Poi, il periodo dei cuori infranti e le conseguenze dell'amor tradito. Questo è dettato invece da qualche sconfitta di troppo che fa subito dimenticare quanto di buono è stato fatto. Ma con il suo arrivo sulla panchina, nonostante un avvio a stenti qualcosa ha ripreso a funzionare, e i risultati sono pian piano arrivarti. Serviva qualcosa di più, una parolina magica: cazzimma. Intesa come cattiveria agonistica da sviluppare in campo, ma anche "farsi furbo" lì sulla panchina. E De Gennaro la sua "cazzimma" l'ha mostrata ben presto con un paio di accorgimenti che solo gli uomini intelligenti ed esperti sanno quando è il momento di adottare.