Calcio
Nox Molfetta e Molfetta Giovanile insieme per dire stop alla violenza contro le donne
Torneo di sensibilizzazione tra il settore giovanile Nox e i piccoli atleti della Giovanile
Molfetta - martedì 15 novembre 2022
Lo sport deve anche formare, fin da piccoli, ai valori assolvendo alla sua funzione educativa delle giovani generazioni.
E' da questa convinzione che la Nox Molfetta e la Molfetta Giovanile hanno deciso di realizzare un torneo tra le formazioni giovanili della società militante in Serie A2 di calcio a 5 femminile e quelle del centro calcistico di base in occasione della Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
Nei campi della Parrocchia Santa Famiglia, grazie alla disponibilità del parroco don Pino Magarelli, sabato 19 novembre giocheranno i bambini e gli adolescenti della Molfetta Giovanile contro le bambine e le adolescenti della Nox Molfetta per lanciare un solo metaforico messaggio: giocare è possibile per tutti, senza distinzioni, perchè pensarlo è già una forma di violenza.
"Si, possiamo giocare insieme", la denominazione della manifestazione, racchiude proprio questo messaggio.
«Quando a fine estate abbiamo avviato la collaborazione con la Molfetta Giovanile, da subito la convinzione è stata che saremmo andati ben al di là del "fattore campo" unendo le nostre forze per attività di sensibilizzazione come questa - spiega il direttore generale della Nox Molfetta, Maria Marino - Ciò è possibile perchè tra la nostra realtà e la Molfetta Giovanile c'è la stessa visione dello sport e dei suoi valori: con questa iniziativa abbatteremo, nel nostro piccolo, un tabù che ancora ci si porta dietro nel nostro territorio».
«"Si, possiamo giocare insieme". In questa frase si racchiude il messaggio che vogliamo trasmettere già dalla tenera età - spiega Danilo Scardigno, responsabile della Molfetta Giovanile - Maschietti e femminucce con un pallone al centro, bambini e bambine uniti con un gioco. Nel mese dedicato alla lotta della violenza sulle donne, dedichiamo questo incontro sportivo ai genitori dei nostri atleti affinché possano, come noi, educare i propri figli a gesti di Fair Play, gesti di galanteria ed educazione, strette di mano e ringraziamenti, pacche sulla spalla e parole dolci come "Scusa" e "Ti voglio bene". La lotta contro la violenza sulle donne parte da queste piccole cose».
L'evento è aperto a tutta la cittadinanza.
E' da questa convinzione che la Nox Molfetta e la Molfetta Giovanile hanno deciso di realizzare un torneo tra le formazioni giovanili della società militante in Serie A2 di calcio a 5 femminile e quelle del centro calcistico di base in occasione della Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
Nei campi della Parrocchia Santa Famiglia, grazie alla disponibilità del parroco don Pino Magarelli, sabato 19 novembre giocheranno i bambini e gli adolescenti della Molfetta Giovanile contro le bambine e le adolescenti della Nox Molfetta per lanciare un solo metaforico messaggio: giocare è possibile per tutti, senza distinzioni, perchè pensarlo è già una forma di violenza.
"Si, possiamo giocare insieme", la denominazione della manifestazione, racchiude proprio questo messaggio.
«Quando a fine estate abbiamo avviato la collaborazione con la Molfetta Giovanile, da subito la convinzione è stata che saremmo andati ben al di là del "fattore campo" unendo le nostre forze per attività di sensibilizzazione come questa - spiega il direttore generale della Nox Molfetta, Maria Marino - Ciò è possibile perchè tra la nostra realtà e la Molfetta Giovanile c'è la stessa visione dello sport e dei suoi valori: con questa iniziativa abbatteremo, nel nostro piccolo, un tabù che ancora ci si porta dietro nel nostro territorio».
«"Si, possiamo giocare insieme". In questa frase si racchiude il messaggio che vogliamo trasmettere già dalla tenera età - spiega Danilo Scardigno, responsabile della Molfetta Giovanile - Maschietti e femminucce con un pallone al centro, bambini e bambine uniti con un gioco. Nel mese dedicato alla lotta della violenza sulle donne, dedichiamo questo incontro sportivo ai genitori dei nostri atleti affinché possano, come noi, educare i propri figli a gesti di Fair Play, gesti di galanteria ed educazione, strette di mano e ringraziamenti, pacche sulla spalla e parole dolci come "Scusa" e "Ti voglio bene". La lotta contro la violenza sulle donne parte da queste piccole cose».
L'evento è aperto a tutta la cittadinanza.