Calcio
Muzio Fumai, una storia di sentimenti
Scelto l'allenatore che allenerà la Molfetta Sportiva 1917 nella stagione 2015/2016.
Molfetta - domenica 5 luglio 2015
9.27
E' una storia di calcio, quella tra Muzio Fumai e la Molfetta Sportiva 1917 ma è soprattutto una storia di feeling, di sentimento. Quel sentimento, chiamiamolo amore che aldilà dei risultati confortanti e non ottimi non era mai sbocciato con Mauro Lanza, un po' troppo distaccato, poco passionale.
Arriva Muzio, nativo di Capurso che proprio Mauro Lanza mette sulla panchina della sua Molfetta Sportiva 1917 nella speranza o nella certezza che possa ripetere le annate di Cellamare in Promozione con due play-off ottenuti e nell'ultima stagione nel Mola. Allenatore giovane, dinamico, capace figlio delle intuizioni della società molfettese. La Molfetta Sportiva 1917, riparte a costruire dalle fondamenta, da un neo tecnico che ha già allenato a buoni livelli, e che sa come muoversi. Uno che impara in fretta.
«Per me è un grandissimo onore poter allenare in una piazza prestigiosa come quella di Molfetta». Si è presentato così alla piazza molfettese il tecnico ex Mola. «Sono un ragazzo schietto e onesto. - continua Fumai - Non mi piace dire bugie. Ringrazio in primis la societa per avermi scelto. C'erano diversi nomi di allenatori con la A maiuscola in lizza ed essere stato scelto tra loro non può che inorgoglirmi. Sono un allenatore giovane e affamato. Spero di essere all'altezza. Mi auguro che ci sia la giusta sinergia per raggiungere traguardi importanti. Quei traguardi che una piazza come Molfetta merita. Un caloroso saluto a tutti i tifosi della Molfetta Sportiva. Stateci vicino. Ce la metteremo tutta. Forza Molfetta Sportiva».
A Fumai, non si possono chiedere miracoli fin da subito. Che la mossa sia azzeccata ce lo dirà il tempo, solitamente galantuomo. Semplicemente gli si chiede di ridare alla Molfetta Sportiva in base al potenziale tecnico la giusta posizione di classifica in questo campionato. Per il futuro occorrerà un programmazione mirata, affinchè il neo allenatore, uno che in quanto ad autostima, non è inferiore a nessuno, possa essere molto di più di un'idea suggestiva.
Intanto rappresenta già dal punto di vista mediatico, qualcosa di inedito di importante. E poi è uno che come Mauro Lanza, Giovanni di Benedetto (vice presidente), e Ennio Cormio (direttore generale) ama pensare in grande. Condizione indispensabile perché il Molfetta possa ritornare ad essere il Molfetta.
Arriva Muzio, nativo di Capurso che proprio Mauro Lanza mette sulla panchina della sua Molfetta Sportiva 1917 nella speranza o nella certezza che possa ripetere le annate di Cellamare in Promozione con due play-off ottenuti e nell'ultima stagione nel Mola. Allenatore giovane, dinamico, capace figlio delle intuizioni della società molfettese. La Molfetta Sportiva 1917, riparte a costruire dalle fondamenta, da un neo tecnico che ha già allenato a buoni livelli, e che sa come muoversi. Uno che impara in fretta.
«Per me è un grandissimo onore poter allenare in una piazza prestigiosa come quella di Molfetta». Si è presentato così alla piazza molfettese il tecnico ex Mola. «Sono un ragazzo schietto e onesto. - continua Fumai - Non mi piace dire bugie. Ringrazio in primis la societa per avermi scelto. C'erano diversi nomi di allenatori con la A maiuscola in lizza ed essere stato scelto tra loro non può che inorgoglirmi. Sono un allenatore giovane e affamato. Spero di essere all'altezza. Mi auguro che ci sia la giusta sinergia per raggiungere traguardi importanti. Quei traguardi che una piazza come Molfetta merita. Un caloroso saluto a tutti i tifosi della Molfetta Sportiva. Stateci vicino. Ce la metteremo tutta. Forza Molfetta Sportiva».
A Fumai, non si possono chiedere miracoli fin da subito. Che la mossa sia azzeccata ce lo dirà il tempo, solitamente galantuomo. Semplicemente gli si chiede di ridare alla Molfetta Sportiva in base al potenziale tecnico la giusta posizione di classifica in questo campionato. Per il futuro occorrerà un programmazione mirata, affinchè il neo allenatore, uno che in quanto ad autostima, non è inferiore a nessuno, possa essere molto di più di un'idea suggestiva.
Intanto rappresenta già dal punto di vista mediatico, qualcosa di inedito di importante. E poi è uno che come Mauro Lanza, Giovanni di Benedetto (vice presidente), e Ennio Cormio (direttore generale) ama pensare in grande. Condizione indispensabile perché il Molfetta possa ritornare ad essere il Molfetta.