Calcio
«La Molfetta Sportiva non è solo Lanza. Obbligo di tenere sereno l'ambiente»
A "Eccellenza di Puglia", il dirigente Serino fa il punto della situazione
Molfetta - mercoledì 21 settembre 2016
16.10
E' Gerardo Serino, dirigente della Molfetta Sportiva, a fare il punto sulla situazione della squadra all'indomani del difficile avvio di stagione: l'eliminazione in Coppa, due sconfitte in altrettante giornate in campionato e ancora il nodo allenatore con la figura forte del presidente Lanza contro cui, ormai, la tifoseria punta il dito.
A "Eccellenza di Puglia", l'approfondimento sportivo di TeleSveva, Serino ci mette la faccia e spiega punto per punto come stanno le cose in casa biancorossa.
A partire dal ruolo di allenatore.
«La squadra è seguita da Ignazio de Nichilo e domenica ne ho avuto contezza perchè io ho seguito tutta la campagna acquisti e posso garantire che il presidente con la campagna acquisti ha avuto poco a che fare. E i cambi di domenica so che sono stati fatti con una certa intelligenza e non posso non pensare che non siano opera di de Nichilo. C'è molto di lui in questa squadra, c'è stata la supervisione di Angelo Germinario quindi non si deve ridurre tutto a Lanza», spiega. «Certo è che abbiamo un presidente che dovrebbe pensare che questa squadra ha la necessità di avere un supporto tecnico di un certo spessore perchè abbiamo fatto sacrifici notevoli».
Poi, spazio all'organizzazione del settore tecnico.
«Abbiamo inserito all'interno della squadra molti under. Stiamo creando una juniores di tutto rispetto con l'allenatore che ha guidato la juniores del Matera lo scorso anno: lo stiamo facendo perchè la juniores deve essere una categoria che deve essere l'anello di congiunzione tra il settore giovanile e la prima squadra; è fondamentale altrimenti i campionati di Eccellenza diventano dei campionati in cui, ogni anno, i presidenti si svenano. E' normale che per non sprecare tutto è necessario che siano ben guidati e noi stiamo valutando una serie di situazioni e opportunità».
«Sentiamo la necessità di dire all'esterno che la Molfetta Sportiva è Lanza che è il presidente ma dietro ci sono tante persone che lavorano per mera passione», continua ancora Serino prima di arrivare al delicatissimo tema del rapporto con i tifosi. Ormai in pochissimi al "Paolo Poli".
«A noi dispiace che i tifosi siano infuriati, è normale che il tifoso voglia solo i risultati ma in questo momento noi abbiamo un obbligo che è quello di tenere sereno l'ambiente».
A "Eccellenza di Puglia", l'approfondimento sportivo di TeleSveva, Serino ci mette la faccia e spiega punto per punto come stanno le cose in casa biancorossa.
A partire dal ruolo di allenatore.
«La squadra è seguita da Ignazio de Nichilo e domenica ne ho avuto contezza perchè io ho seguito tutta la campagna acquisti e posso garantire che il presidente con la campagna acquisti ha avuto poco a che fare. E i cambi di domenica so che sono stati fatti con una certa intelligenza e non posso non pensare che non siano opera di de Nichilo. C'è molto di lui in questa squadra, c'è stata la supervisione di Angelo Germinario quindi non si deve ridurre tutto a Lanza», spiega. «Certo è che abbiamo un presidente che dovrebbe pensare che questa squadra ha la necessità di avere un supporto tecnico di un certo spessore perchè abbiamo fatto sacrifici notevoli».
Poi, spazio all'organizzazione del settore tecnico.
«Abbiamo inserito all'interno della squadra molti under. Stiamo creando una juniores di tutto rispetto con l'allenatore che ha guidato la juniores del Matera lo scorso anno: lo stiamo facendo perchè la juniores deve essere una categoria che deve essere l'anello di congiunzione tra il settore giovanile e la prima squadra; è fondamentale altrimenti i campionati di Eccellenza diventano dei campionati in cui, ogni anno, i presidenti si svenano. E' normale che per non sprecare tutto è necessario che siano ben guidati e noi stiamo valutando una serie di situazioni e opportunità».
«Sentiamo la necessità di dire all'esterno che la Molfetta Sportiva è Lanza che è il presidente ma dietro ci sono tante persone che lavorano per mera passione», continua ancora Serino prima di arrivare al delicatissimo tema del rapporto con i tifosi. Ormai in pochissimi al "Paolo Poli".
«A noi dispiace che i tifosi siano infuriati, è normale che il tifoso voglia solo i risultati ma in questo momento noi abbiamo un obbligo che è quello di tenere sereno l'ambiente».