Calcio
Molfetta Calcio, la stagione dei rimpianti: due finali perse
Pesano le prestazioni opache contro Manduria e Bisceglie
Molfetta - mercoledì 1 maggio 2024
La stagione 2023/24 doveva essere quella del pronto riscatto per la Molfetta Calcio dopo il campionato precedente, sportivamente drammatico se si pensa alla sciagurata stagione che ha visto la retrocessione dalla Serie D passando per lo spareggio play-out perso a Gravina, tra l'altro in rimonta.
Già i mesi precedenti all'ultima annata, con l'estenuante attesa del ripescaggio in D, sono stati complicati. La squadra era stata allestita per settimane al netto di un'incertezza che non poteva rendere agevole l'individuazione di profili per il mercato senza la certezza di quella che sarebbe stata la categoria di riferimento. Le speranze sono passate da percentuali altissime alla crescente delusione quando, graduatoria per graduatoria, il nome del Molfetta non compariva mai tra i nomi delle squadre ripescate.
Poi, ad agosto, il verdetto definitivo: per pochissimi slot non c'erano più speranze di Serie D. E allora, nonostante il rammarico dei tifosi, la società ha promesso un campionato di Eccellenza ai vertici e, in realtà, così è stato. Il secondo posto al termine della regular season è stato comunque frutto di una prima parte di stagione dominata, con il primo posto (complice l'avvio da incubo del Bisceglie) conservato quasi per l'intero girone d'andata.
Poi, però, c'è stata la crisi di fine 2023 con, in particolare, i ko contro Corato e Borgorosso che hanno portato all'esonero di Fabio Di Domenico con il conseguente arrivo in panchina di Giuseppe Branà. Il cammino con lui è stato positivo ma non è bastato ad accorciare le distanze rispetto al Bisceglie che invece ha vissuto un girone di ritorno praticamente perfetto. Vincere lo scontro diretto al "Poli" ha solo lasciato aperto lo spiraglio del play-off in cui, però, serviva vincere. Vittoria che non è arrivata, consegnando ai biscegliesi lo spareggio promozione.
Nel mezzo, non va dimenticata la finale di coppa persa contro il Manduria: una sconfitta casalinga arrivata dopo una prestazione opaca ma in una cornice di pubblico che resterà storica, con lo stadio molfettese pieno in ogni singolo seggiolino e non solo. E allora, con due finali perse, pesa ancora di più il pensiero di dover prendere parte al campionato di Eccellenza anche nella stagione 2024/25, quella che vedrà il ritorno al girone unico dopo quattro anni.
Già i mesi precedenti all'ultima annata, con l'estenuante attesa del ripescaggio in D, sono stati complicati. La squadra era stata allestita per settimane al netto di un'incertezza che non poteva rendere agevole l'individuazione di profili per il mercato senza la certezza di quella che sarebbe stata la categoria di riferimento. Le speranze sono passate da percentuali altissime alla crescente delusione quando, graduatoria per graduatoria, il nome del Molfetta non compariva mai tra i nomi delle squadre ripescate.
Poi, ad agosto, il verdetto definitivo: per pochissimi slot non c'erano più speranze di Serie D. E allora, nonostante il rammarico dei tifosi, la società ha promesso un campionato di Eccellenza ai vertici e, in realtà, così è stato. Il secondo posto al termine della regular season è stato comunque frutto di una prima parte di stagione dominata, con il primo posto (complice l'avvio da incubo del Bisceglie) conservato quasi per l'intero girone d'andata.
Poi, però, c'è stata la crisi di fine 2023 con, in particolare, i ko contro Corato e Borgorosso che hanno portato all'esonero di Fabio Di Domenico con il conseguente arrivo in panchina di Giuseppe Branà. Il cammino con lui è stato positivo ma non è bastato ad accorciare le distanze rispetto al Bisceglie che invece ha vissuto un girone di ritorno praticamente perfetto. Vincere lo scontro diretto al "Poli" ha solo lasciato aperto lo spiraglio del play-off in cui, però, serviva vincere. Vittoria che non è arrivata, consegnando ai biscegliesi lo spareggio promozione.
Nel mezzo, non va dimenticata la finale di coppa persa contro il Manduria: una sconfitta casalinga arrivata dopo una prestazione opaca ma in una cornice di pubblico che resterà storica, con lo stadio molfettese pieno in ogni singolo seggiolino e non solo. E allora, con due finali perse, pesa ancora di più il pensiero di dover prendere parte al campionato di Eccellenza anche nella stagione 2024/25, quella che vedrà il ritorno al girone unico dopo quattro anni.