Calcio
Molfetta Calcio, in campo contro il Vieste
Per l'ambiente biancorosso parla il preparatore Cives
Molfetta - sabato 3 marzo 2018
Dopo la cocente sconfitta con il Corato maturata nei minuti finali di gara, la Molfetta Calcio si rituffa in campionato vogliosa di ritornare a far punti. Il margine di vantaggio dalla zona play-out è ancora rassicurante (+9 sulla quint'ultima) ma occorre ritornare a muovere la classifica per ottenere il miglior posizionamento possibile al termine del torneo.
Avversario di turno sarà l'A. Vieste, compagine ormai collaudata in questa campionato che, dopo un avvio difficoltoso, pian piano si è tirata fuori dalla zona play-out ed ha ottenuto 7 punti nelle ultime tre gare; e di certo non vorrà fermarsi.
"Sarà un match difficile" - dichiara il preparatore atletico dei biancorossi, Luigi Cives- "ma noi proveremo come sempre a fare il nostro gioco. Il mister Giusto è stato bravo quest'anno a lavorare su determinati principi: l'aggressione alta dei portatori di palla avversari, l'attacco in ampiezza e, soprattutto, la voglia di avere in mano il pallino del gioco. La squadra prova, infatti, sempre a fare il suo gioco contro qualsiasi avversario, in casa e fuori. E sarò così anche domenica".
Luigi Cives, nato a Molfetta e ritornato a Molfetta dopo più di 20 anni di carriera in giro per l'Italia.
"Ho iniziato la mia carriera proprio a Molfetta nel lontano '87/'88 con il Molfetta con il presidente Fiore con il quale raggiungemmo anche le fasi finali con il nostro settore giovanile. Poi ho girovagato per l'Italia, specie per la provincia di Como e di Lecco, lavorando per squadre di Serie C e D sino a tre anni fa quando ho collaborato con le giovanili del Bari. Da lì la conoscenza di mister Giusto ed il mio ritorno nella mia Molfetta quest'anno".
Il tuo lavoro tra campo e studio degli avversari
"Oggi il calcio viaggia ad altissima intensità. È normale, quindi, che gli allenamenti devono esser svolti in tal senso, a "tamburo battente". Nella prima parte di stagione abbiamo puntato, in primis, sulla conoscenza del gruppo per conoscere nel dettagl le caratteristiche di ogni singolo giocatore. Questo ci ha consentito di stilare allenamenti e piani il più possibile personalizzati per ciascuno di loro. Bisogna lavorare con costanza. Alzare sempre l'asticella e riportare il tutto alla competizione. L'allenamento deve essere visto in ottica competitiva, altrimenti non puoi essere performante in campo in occasione delle partite. Partite che seguo generalmente dagli spalti per raccogliere più informazioni possibili sul match e sugli avversari per poi discuterne con tutto lo staff tecnico successivamente".
Avversario di turno sarà l'A. Vieste, compagine ormai collaudata in questa campionato che, dopo un avvio difficoltoso, pian piano si è tirata fuori dalla zona play-out ed ha ottenuto 7 punti nelle ultime tre gare; e di certo non vorrà fermarsi.
"Sarà un match difficile" - dichiara il preparatore atletico dei biancorossi, Luigi Cives- "ma noi proveremo come sempre a fare il nostro gioco. Il mister Giusto è stato bravo quest'anno a lavorare su determinati principi: l'aggressione alta dei portatori di palla avversari, l'attacco in ampiezza e, soprattutto, la voglia di avere in mano il pallino del gioco. La squadra prova, infatti, sempre a fare il suo gioco contro qualsiasi avversario, in casa e fuori. E sarò così anche domenica".
Luigi Cives, nato a Molfetta e ritornato a Molfetta dopo più di 20 anni di carriera in giro per l'Italia.
"Ho iniziato la mia carriera proprio a Molfetta nel lontano '87/'88 con il Molfetta con il presidente Fiore con il quale raggiungemmo anche le fasi finali con il nostro settore giovanile. Poi ho girovagato per l'Italia, specie per la provincia di Como e di Lecco, lavorando per squadre di Serie C e D sino a tre anni fa quando ho collaborato con le giovanili del Bari. Da lì la conoscenza di mister Giusto ed il mio ritorno nella mia Molfetta quest'anno".
Il tuo lavoro tra campo e studio degli avversari
"Oggi il calcio viaggia ad altissima intensità. È normale, quindi, che gli allenamenti devono esser svolti in tal senso, a "tamburo battente". Nella prima parte di stagione abbiamo puntato, in primis, sulla conoscenza del gruppo per conoscere nel dettagl le caratteristiche di ogni singolo giocatore. Questo ci ha consentito di stilare allenamenti e piani il più possibile personalizzati per ciascuno di loro. Bisogna lavorare con costanza. Alzare sempre l'asticella e riportare il tutto alla competizione. L'allenamento deve essere visto in ottica competitiva, altrimenti non puoi essere performante in campo in occasione delle partite. Partite che seguo generalmente dagli spalti per raccogliere più informazioni possibili sul match e sugli avversari per poi discuterne con tutto lo staff tecnico successivamente".