Calcio
Molfetta Calcio, il patron Bufi: «Io non mollo ma serve supporto»
Il presidente in conferenza stampa: «Con Tuosto differenze di visione»
Molfetta - martedì 24 settembre 2024
19.21
La vittoria contro il Ginosa ha sicuramente risollevato il morale ma la strada per la Molfetta Calcio resta lunga a intricata: a fare chiarezza tra presente e futuro è stato il presidente, Saverio Bufi, intervenuto in giornata odierna per fare luce su alcuni punti spinosi. A seguire, le parole del patron biancorosso:
«Con Gianni Tuosto c'erano differenze di vedute dal punto di vista tecnico e gestionale, motivo per cui abbiamo deciso pacificamente di dividere le nostre strade. Io resto saldamente al controllo del club e, anzi, voglio dare ulteriore continuità a un progetto tra i più longevi del nostro campionato e che vuole guardare con fiducia a quel che verrà. Io non ho intenzione di mollare ma, al tempo stesso, ora più che mai serve supporto perché sono rimasto solo. Certo, senza di lui ci manca una parte del budget visto che era socio al 20% rispetto al budget stagionale».
«Probabilmente in questi anni ho incontrato persone non appassionate come me e per questo si fa fatica a creare un progetto congiunto. Io sono il primo tifoso di questa squadra e di questi colori e per tale ragione sono disponibile a farmi da parte rispetto al mio ruolo di presidente se dovesse esserci qualcuno interessato al titolo e disposto a fare di più rispetto a quello che da anni faccio e che continuerei a fare con tutte le mie forze».
«Io non mi ritengo assolutamente un problema per la Molfetta Calco. Chi accusa me di essere un ostacolo per la crescita del club è meglio che si faccia avanti in modo fattivo e con delle proposte economiche all'altezza delle ambizioni della piazza. Io lascio sempre la porta aperta a chiunque voglia dare sostegno economico, dall'erogazione liberale aperta ai singoli sostenitori fino alle opportunità imprenditoriali che però ancora non hanno trovato risposte tangibili. Ho chiesto anche supporto al Sindaco per smuovere la situazione».
«Noi vogliamo essere competitivi su tutti i fronti ma dobbiamo ammettere che sul campo non abbiamo raccolto quanto sperato. Siamo consapevoli della nostra classifica e, al momento, non possiamo puntare a una vittoria del campionato e né possiamo fare promesse sul piazzamento. Con determinazione dobbiamo migliorare la nostra classifica e lavorare step by step. Se auspico l'unione dei club di Molfetta per avere maggiore solidità? Sicuramente potrebbe essere una soluzione e in estate ho avuto anche dei dialoghi con il figlio di Lanza. Il vero problema è che alcune realtà del territorio siano in competizione tra loro, magari sfruttando anche agganci con la politica».
«Con Gianni Tuosto c'erano differenze di vedute dal punto di vista tecnico e gestionale, motivo per cui abbiamo deciso pacificamente di dividere le nostre strade. Io resto saldamente al controllo del club e, anzi, voglio dare ulteriore continuità a un progetto tra i più longevi del nostro campionato e che vuole guardare con fiducia a quel che verrà. Io non ho intenzione di mollare ma, al tempo stesso, ora più che mai serve supporto perché sono rimasto solo. Certo, senza di lui ci manca una parte del budget visto che era socio al 20% rispetto al budget stagionale».
«Probabilmente in questi anni ho incontrato persone non appassionate come me e per questo si fa fatica a creare un progetto congiunto. Io sono il primo tifoso di questa squadra e di questi colori e per tale ragione sono disponibile a farmi da parte rispetto al mio ruolo di presidente se dovesse esserci qualcuno interessato al titolo e disposto a fare di più rispetto a quello che da anni faccio e che continuerei a fare con tutte le mie forze».
«Io non mi ritengo assolutamente un problema per la Molfetta Calco. Chi accusa me di essere un ostacolo per la crescita del club è meglio che si faccia avanti in modo fattivo e con delle proposte economiche all'altezza delle ambizioni della piazza. Io lascio sempre la porta aperta a chiunque voglia dare sostegno economico, dall'erogazione liberale aperta ai singoli sostenitori fino alle opportunità imprenditoriali che però ancora non hanno trovato risposte tangibili. Ho chiesto anche supporto al Sindaco per smuovere la situazione».
«Noi vogliamo essere competitivi su tutti i fronti ma dobbiamo ammettere che sul campo non abbiamo raccolto quanto sperato. Siamo consapevoli della nostra classifica e, al momento, non possiamo puntare a una vittoria del campionato e né possiamo fare promesse sul piazzamento. Con determinazione dobbiamo migliorare la nostra classifica e lavorare step by step. Se auspico l'unione dei club di Molfetta per avere maggiore solidità? Sicuramente potrebbe essere una soluzione e in estate ho avuto anche dei dialoghi con il figlio di Lanza. Il vero problema è che alcune realtà del territorio siano in competizione tra loro, magari sfruttando anche agganci con la politica».