Calcio
L’Italia fallisce a Milano: il racconto dei molfettesi
Le speranze prima e le delusioni poi dei nostri concittadini
Molfetta - martedì 14 novembre 2017
7.40
Erano più di 60 anni che l'Italia non steccava una qualificazione ai Mondiali, a voler rimarcare la grande delusione che è scaturita al fischio finale di un Italia - Svezia che ha lasciato l'amaro in bocca agli oltre 70.000 spettatori presenti, tra cui alcuni nostri concittadini che da anni seguono la Nazionale nelle gare più importanti.
La bandiera tricolore "Molfetta" era presente anche ieri a San Siro, dopo Zurigo, Danzica e Tolouse, ma non è bastata. Domenico, Girolamo, Fabio, Nicoló e Michelangelo hanno sperato fino all'ultimo di vedere gonfiarsi la rete svedese ma il muro dei vichinghi ha retto fino alla fine.
«È davvero un peccato - commenta Michelangelo - uscire fuori in questa maniera, ma oggettivamente non abbiamo meritato la qualificazione. Gli svedesi hanno avuto più fame di noi».
«Abbiamo seguito la Nazionale negli ultimi due europei e avremmo voluto seguirla anche in Russia per quello che sarebbe stato il nostro primo mondiale - aggiunge Nicolò - ma due prestazioni davvero opache hanno infranto il nostro sogno, così come quello di tutti gli sportivi italiani».
Eppure l'inizio non è stato così negativo, l'Italia controlla il possesso palla, ci prova ed Immobile regala l'illusione del gol. Poi, lentamente ed inesorabilmente, i minuti passano, la paura inizia a farsi sentire in campo e sugli spalti. L'Italia ci mette cuore, ci prova fino all'ultimo con Buffon che sale sui calci d'angolo finali, spinta da uno stadio esaurito in ogni posto, ma non è bastato. Quest'estate la bandiera "Molfetta" non sventolerà in Russia.
La bandiera tricolore "Molfetta" era presente anche ieri a San Siro, dopo Zurigo, Danzica e Tolouse, ma non è bastata. Domenico, Girolamo, Fabio, Nicoló e Michelangelo hanno sperato fino all'ultimo di vedere gonfiarsi la rete svedese ma il muro dei vichinghi ha retto fino alla fine.
«È davvero un peccato - commenta Michelangelo - uscire fuori in questa maniera, ma oggettivamente non abbiamo meritato la qualificazione. Gli svedesi hanno avuto più fame di noi».
«Abbiamo seguito la Nazionale negli ultimi due europei e avremmo voluto seguirla anche in Russia per quello che sarebbe stato il nostro primo mondiale - aggiunge Nicolò - ma due prestazioni davvero opache hanno infranto il nostro sogno, così come quello di tutti gli sportivi italiani».
Eppure l'inizio non è stato così negativo, l'Italia controlla il possesso palla, ci prova ed Immobile regala l'illusione del gol. Poi, lentamente ed inesorabilmente, i minuti passano, la paura inizia a farsi sentire in campo e sugli spalti. L'Italia ci mette cuore, ci prova fino all'ultimo con Buffon che sale sui calci d'angolo finali, spinta da uno stadio esaurito in ogni posto, ma non è bastato. Quest'estate la bandiera "Molfetta" non sventolerà in Russia.