Calcio
L'Aquila coglie il primo segno: la prima vittoria è "in coppa"
Buona la prima
Molfetta - mercoledì 9 settembre 2015
7.51
Chissà se alla vigilia di questo debutto, Mister Allegretta si sarebbe aspettato la risposta al cardiopalma dei suoi primi dodici esordienti dell'anno; chissà se questo risultato, figlio del buon gioco e della qualità di duellanti all'altezza, rappresenterà un vantaggio, da vittoriosi, per conquistare con convinzione anche la strada del ritorno, o un punto oscuro nella tela candida, che dia più spinta al motore in salita; e chissà, anche, se questo incontro, intenso e combattuto, possa aver divertito gli spalti caldi e gremiti del Pala Fiorentini, dimora "a tempo determinato" del volo 2015/16.
Fatto sta che questa gara di andata degli ottavi di finale di Coppa Italia Regionale lascia a casa, vittoriosa, 3 reti infilate a super De Giosa, estremo invalicabile su mille incursioni, e 2 subite da Stasi nell'atto primo ed in quello finale dell'opera. Inaugura subitoColaemma con un pregevolissimo "colpo basso", quasi orizzontale sulla linea di fondo campo sorvegliata dall'estremo biancorosso, ma l'onore per Cirillo, bardato di fascia da Capitano al braccio, è quello di riprendere la parità con la prima rete dell'anno, grazie al suo senso della posizione ed all'iniziativa di uno strepitoso Dell'Olio che gli porge sulla linea la sfera. Dopo un grande Cirillo c'è un grande De Scisciolo, "in giornata" ormai da tanti di quei giorni, che spara nel "7" dalla distanza a partire dalla banda sinistra. Tante, troppe, d'altro canto, le soluzioni dissipate sotto il segno di un grande guardiano dei pali avversari, forza in più per il buon gruppo giunto da Adelfia quasi per caso.
Aquile in equilibrio, giovanissimi subito in campo, accanto all'esperienza di chi, come Magurean nella sua nuovissima maglia biancorossa, tira fuori una ben nota padronanza dell'argomento. Gadaleta e Murolo senza esitazioni, anch'essi al tiro, fino a De Scisciolo (e stavolta è Capitan Cirillo a rendere favore nel 2 contro 1) che raddoppia il vantaggio. Il finale di casa è "sporcato" daDe Giosa, ineccepibile di mani e lesto di piedi, che buca perfetto lo specchio dal limite area sulla punizione concessa ai suoi gialloblu.
La prima esperienza della stagione va così, nell'attesa di sabato prossimo per mantenere vivo il vantaggio e superare il primo obiettivo del Re del cielo biancorosso.
(Ornella Amato)
Fatto sta che questa gara di andata degli ottavi di finale di Coppa Italia Regionale lascia a casa, vittoriosa, 3 reti infilate a super De Giosa, estremo invalicabile su mille incursioni, e 2 subite da Stasi nell'atto primo ed in quello finale dell'opera. Inaugura subitoColaemma con un pregevolissimo "colpo basso", quasi orizzontale sulla linea di fondo campo sorvegliata dall'estremo biancorosso, ma l'onore per Cirillo, bardato di fascia da Capitano al braccio, è quello di riprendere la parità con la prima rete dell'anno, grazie al suo senso della posizione ed all'iniziativa di uno strepitoso Dell'Olio che gli porge sulla linea la sfera. Dopo un grande Cirillo c'è un grande De Scisciolo, "in giornata" ormai da tanti di quei giorni, che spara nel "7" dalla distanza a partire dalla banda sinistra. Tante, troppe, d'altro canto, le soluzioni dissipate sotto il segno di un grande guardiano dei pali avversari, forza in più per il buon gruppo giunto da Adelfia quasi per caso.
Aquile in equilibrio, giovanissimi subito in campo, accanto all'esperienza di chi, come Magurean nella sua nuovissima maglia biancorossa, tira fuori una ben nota padronanza dell'argomento. Gadaleta e Murolo senza esitazioni, anch'essi al tiro, fino a De Scisciolo (e stavolta è Capitan Cirillo a rendere favore nel 2 contro 1) che raddoppia il vantaggio. Il finale di casa è "sporcato" daDe Giosa, ineccepibile di mani e lesto di piedi, che buca perfetto lo specchio dal limite area sulla punizione concessa ai suoi gialloblu.
La prima esperienza della stagione va così, nell'attesa di sabato prossimo per mantenere vivo il vantaggio e superare il primo obiettivo del Re del cielo biancorosso.
(Ornella Amato)