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Karting, Fabio Caravella sfiora il sogno mondiale a Parigi. Beffa solo in finale
Il pilota di Molfetta si è distinto con ottime prestazioni nella gara iridata
Molfetta - domenica 10 luglio 2022
Impresa sfiorata per il molfettese Fabio Caravella che nei giorni scorsi ha preso parte al campionato del mondo di karting che si è tenuto a Parigi, con la partecipazione dei migliori 80 piloti a livello globale ripartiti per diverse categorie.
Dopo ottimi risultati ottenuti nelle prime gare, con una posizione stabile nella top 10 mondiale, il pilota di Molfetta è arrivato alla finalissima con buone chance di giocarsi addirittura il titolo iridato e, nella prima parte di gara, è stato anche vicino ad accarezzare quel grande sogno. La sfortuna e alcune decisioni dei commissari di gara l'hanno invece condotto a una squalifica finale che, pur lasciandogli amarezza, non cancella quanto di buono fatto in precedenza.
«Per me è stato un anno di sacrifici - racconta - con gli ultimi sei mesi di allenamento, gare, dieta, preparazione fisica e mentale. Arrivo al mondiale nei primi due giorni di gare sono in lotta coi primi 20 piloti al mondo, con tutte le carte in regola per essere il miglior pilota italiano del mondiale. Le gare decisive del venerdì mi distruggono, mentalmente e moralmente. Due super partenze, in lotta con P1 e P2, vanificate da sorpassi poco felici di alcuni avversari e da scelte incomprensibili dei commissari di gara».
«Chiudo così il mio mondiale - aggiunge Fabio - con tanta consapevolezza di poter essere tra i migliori al mondo a battagliare, ma col più grande rammarico di aver corso senza avere le spalle da qualcuno che potesse fare la voce grossa al mio posto. La vita va avanti, si cresce e cambiano tante cose. In ogni caso, sono soddisfatto di questa esperienza che mi farà tanto migliorare. Voglio infine esprimere un sentito ringraziamento a tutti coloro che mi hanno sostenuto, da vicino o a distanza, in questi giorni così intensi».
I prossimi impegni per il pilota di Molfetta saranno la 24h di Jesolo a settembre e la 7h di Misano a ottobre del campionato italiano Endurance.
Dopo ottimi risultati ottenuti nelle prime gare, con una posizione stabile nella top 10 mondiale, il pilota di Molfetta è arrivato alla finalissima con buone chance di giocarsi addirittura il titolo iridato e, nella prima parte di gara, è stato anche vicino ad accarezzare quel grande sogno. La sfortuna e alcune decisioni dei commissari di gara l'hanno invece condotto a una squalifica finale che, pur lasciandogli amarezza, non cancella quanto di buono fatto in precedenza.
«Per me è stato un anno di sacrifici - racconta - con gli ultimi sei mesi di allenamento, gare, dieta, preparazione fisica e mentale. Arrivo al mondiale nei primi due giorni di gare sono in lotta coi primi 20 piloti al mondo, con tutte le carte in regola per essere il miglior pilota italiano del mondiale. Le gare decisive del venerdì mi distruggono, mentalmente e moralmente. Due super partenze, in lotta con P1 e P2, vanificate da sorpassi poco felici di alcuni avversari e da scelte incomprensibili dei commissari di gara».
«Chiudo così il mio mondiale - aggiunge Fabio - con tanta consapevolezza di poter essere tra i migliori al mondo a battagliare, ma col più grande rammarico di aver corso senza avere le spalle da qualcuno che potesse fare la voce grossa al mio posto. La vita va avanti, si cresce e cambiano tante cose. In ogni caso, sono soddisfatto di questa esperienza che mi farà tanto migliorare. Voglio infine esprimere un sentito ringraziamento a tutti coloro che mi hanno sostenuto, da vicino o a distanza, in questi giorni così intensi».
I prossimi impegni per il pilota di Molfetta saranno la 24h di Jesolo a settembre e la 7h di Misano a ottobre del campionato italiano Endurance.