Volley
Il trionfo dell'Exprivia Neldiritto parte da lontano.
Molfetta tra le prime otto della classe.
Molfetta - domenica 22 marzo 2015
19.45
Un trionfo. Inutile girarci intorno. Una pagina di storia che resterà negli annali nostrani. L'Exprivia Neldiritto Molfetta è riuscita nell'impresa. Un successo, l'approdo ai Play Off Scudetto, costruito negli anni dalla società molfettese. Perché nella partita perfetta contro la CMC Ravenna c'è stato tutto quello che l'Exprivia Neldiritto Molfetta ha messo in campo (e sulle scrivanie, anzi nelle trattative) negli ultimi anni. Da Cichello in poi, tanto per capirci. Questa Exprivia Neldiritto Molfetta, quella di Vincenzo Di Pinto, è l'evoluzione, la trasformazione, il completamento, la prosecuzione. Questa crescita della società molfettese, che dopo questa iniezione di fiducia non ha paura a giocarsela con nessuno (anche se le grandissime della SuperLega sono ancora un passo avanti) può essere un punto di riferimento per chi vuole ricostruirsi.
La 22esima giornata del campionato di SuperLega di volley ci restituisce la compagine molfettese al top della condizione fisica e mentale, fra le prime magnifiche otto, sull'ottovolante. Un gruppo molto forte e maturo che ha fatto a pezzi, e non è poco, Macerata e Trento. Generalmente se un movimento pallavolistico funziona si vede dalle fondamenta. E abbiamo sempre detto che la difficoltà più grande del volley italiano è quello della mancanza di progettualità. Di non aver saputo costruire partendo dal basso. L'Exprivia Neldiritto Molfetta è partita proprio da li, dalla progettualità, dalla solidità societaria e tecnica.
Leggete l'organico dell'Exprivia Neldiritto Molfetta e provate a capire perché ogni tanto scatta il black out. La spiegazione c'è e va oltre l'aspetto tecnico di una squadra che fa paura a tutti: a volte manca la continuità. Ma nell'arco di una stagione ci può stare. La continuità è quella cosa che non si vende e non si compra, ma che si conquista con il trascorrere del tempo e la ripetizione quotidiana di metodi e sistemi. A volte il tifoso molfettese pensa e sospira: «Che peccato». Già, che peccato, sapendo che Molfetta se la può giocare con tutte le formazioni del campionato di SuperLega. Poi, un grande allenatore con un curriculum da far impallidire molti tecnici al mondo. Il "quid pluris", l'argine a certi sperperi, il trampolino per il definitivo salto di qualità è rappresentato proprio da quella continuità di cui Vincenzo Di Pinto è alla ricerca per continuare a sognare. Magari non vincerà lo scudetto (anche se con l'accesso ai Play Off è come se l'avessimo fatto), ma sicuramente avremmo tutti il tempo di aspettare che i suoi insegnamenti possano lievitare, fino a far diventare l'Exprivia Neldiritto Molfetta una formazione capace di continuare a scrivere la storia. Proprio come oggi.
La 22esima giornata del campionato di SuperLega di volley ci restituisce la compagine molfettese al top della condizione fisica e mentale, fra le prime magnifiche otto, sull'ottovolante. Un gruppo molto forte e maturo che ha fatto a pezzi, e non è poco, Macerata e Trento. Generalmente se un movimento pallavolistico funziona si vede dalle fondamenta. E abbiamo sempre detto che la difficoltà più grande del volley italiano è quello della mancanza di progettualità. Di non aver saputo costruire partendo dal basso. L'Exprivia Neldiritto Molfetta è partita proprio da li, dalla progettualità, dalla solidità societaria e tecnica.
Leggete l'organico dell'Exprivia Neldiritto Molfetta e provate a capire perché ogni tanto scatta il black out. La spiegazione c'è e va oltre l'aspetto tecnico di una squadra che fa paura a tutti: a volte manca la continuità. Ma nell'arco di una stagione ci può stare. La continuità è quella cosa che non si vende e non si compra, ma che si conquista con il trascorrere del tempo e la ripetizione quotidiana di metodi e sistemi. A volte il tifoso molfettese pensa e sospira: «Che peccato». Già, che peccato, sapendo che Molfetta se la può giocare con tutte le formazioni del campionato di SuperLega. Poi, un grande allenatore con un curriculum da far impallidire molti tecnici al mondo. Il "quid pluris", l'argine a certi sperperi, il trampolino per il definitivo salto di qualità è rappresentato proprio da quella continuità di cui Vincenzo Di Pinto è alla ricerca per continuare a sognare. Magari non vincerà lo scudetto (anche se con l'accesso ai Play Off è come se l'avessimo fatto), ma sicuramente avremmo tutti il tempo di aspettare che i suoi insegnamenti possano lievitare, fino a far diventare l'Exprivia Neldiritto Molfetta una formazione capace di continuare a scrivere la storia. Proprio come oggi.