Calcio
Il titolo del Trani resta alla famiglia Lanza
Il vulcanico molfettese, che ha rilevato il vecchio Bitonto, ha affidato al figlio Gianmaria il titolo della Vigor
Molfetta - martedì 3 luglio 2018
8.57
Si è arenata la trattativa condotta in prima persona dal sindaco di Trani Amedeo Bottaro con Mauro Lanza, attuale proprietario della Vigor Trani, rilevato dalla vecchia proprietà facente capo a Michele Amato.
Alla base dell'interruzione della trattativa ci sarebbe l'improvvisa indisponibilità a far parte del progetto di uno degli imprenditori che avrebbero dovuto comporre la nuova compagine societaria per permettere il ritorno del titolo sportivo nella città di Trani. «Chi ha vissuto da vicino le sorti della società sa bene l'impegno e la disponibilità che il sottoscritto ha sempre manifestato verso la squadra di calcio», le parole del primo cittadino tranese postate su Facebook.
«Un impegno - ha scritto ancora Bottaro - che mi ha visto in prima linea anche e soprattutto nei tanti momenti di difficoltà attraversati. Questo amore verso la squadra di calcio della nostra città mi ha spinto ad andare ben oltre i miei doveri istituzionali. L'ho fatto per semplice passione, convinto che si potesse realmente costruire un bel progetto sportivo e solo con le nostre forze».
«In queste settimane - ha proseguito - mi sono occupato della non semplice trattativa con la famiglia Lanza, ottenendo la disponibilità della restituzione del titolo alle condizioni più vantaggiose possibili per il gruppo locale intenzionato a rilevare la società, gruppo formato dalle stesse persone che hanno permesso alla Vigor Trani di concludere la scorsa stagione arrivando trionfalmente alla finale di Firenze».
«Nonostante svariati incontri, purtroppo Trani non ha risposto come speravamo tutti. E così - ha chiarito - lo sparuto gruppo di imprenditori che aveva deciso di sostenere il progetto si è visto costretto a rinunciare all'operazione: a conti fatti, le somme da loro messe a disposizione non sarebbero state sufficienti a coprire i costi di un intero campionato».
«In queste condizioni, da soli, - ha concluso - era impensabile dar corso ad un progetto ambizioso e di lungo termine, come nelle nostre intenzioni». Dunque, nessuna cordata tranese rileverà la società, che resta nelle mani dell'imprenditore Mauro Lanza e, nella fattispecie, di suo figlio Gianmaria che ha iniziato già a scaldare i motori in vista della prossima stagione sportiva.
Il Trani, comunica «a fronte dei vani tentativi da parte di varie cordate locali di rilevare il titolo della principale squadra cittadina, nonché dell'approssimarsi della stagione calcistica 2018/2019, di avere cominciato ad avviare i primi contatti con giocatori e staff tecnico».
Alla base dell'interruzione della trattativa ci sarebbe l'improvvisa indisponibilità a far parte del progetto di uno degli imprenditori che avrebbero dovuto comporre la nuova compagine societaria per permettere il ritorno del titolo sportivo nella città di Trani. «Chi ha vissuto da vicino le sorti della società sa bene l'impegno e la disponibilità che il sottoscritto ha sempre manifestato verso la squadra di calcio», le parole del primo cittadino tranese postate su Facebook.
«Un impegno - ha scritto ancora Bottaro - che mi ha visto in prima linea anche e soprattutto nei tanti momenti di difficoltà attraversati. Questo amore verso la squadra di calcio della nostra città mi ha spinto ad andare ben oltre i miei doveri istituzionali. L'ho fatto per semplice passione, convinto che si potesse realmente costruire un bel progetto sportivo e solo con le nostre forze».
«In queste settimane - ha proseguito - mi sono occupato della non semplice trattativa con la famiglia Lanza, ottenendo la disponibilità della restituzione del titolo alle condizioni più vantaggiose possibili per il gruppo locale intenzionato a rilevare la società, gruppo formato dalle stesse persone che hanno permesso alla Vigor Trani di concludere la scorsa stagione arrivando trionfalmente alla finale di Firenze».
«Nonostante svariati incontri, purtroppo Trani non ha risposto come speravamo tutti. E così - ha chiarito - lo sparuto gruppo di imprenditori che aveva deciso di sostenere il progetto si è visto costretto a rinunciare all'operazione: a conti fatti, le somme da loro messe a disposizione non sarebbero state sufficienti a coprire i costi di un intero campionato».
«In queste condizioni, da soli, - ha concluso - era impensabile dar corso ad un progetto ambizioso e di lungo termine, come nelle nostre intenzioni». Dunque, nessuna cordata tranese rileverà la società, che resta nelle mani dell'imprenditore Mauro Lanza e, nella fattispecie, di suo figlio Gianmaria che ha iniziato già a scaldare i motori in vista della prossima stagione sportiva.
Il Trani, comunica «a fronte dei vani tentativi da parte di varie cordate locali di rilevare il titolo della principale squadra cittadina, nonché dell'approssimarsi della stagione calcistica 2018/2019, di avere cominciato ad avviare i primi contatti con giocatori e staff tecnico».