Calcio
Il grande cuore di Gianni e del suo Borgorosso: «Una parte di noi è ora in Tanzania»
Il direttore del club di Molfetta ha donato maglie e palloni a una società locale
Molfetta - lunedì 5 agosto 2024
8.03
Da oggi c'è una squadra della Tanzania, nell'Africa orientale, che giocherà le proprie partite con il logo del Borgorosso Molfetta sul petto.
Tutto parte da un grande desiderio del direttore del club biancorosso, Gianni de Ceglia, che ha voluto vivere un'esperienza unica per conoscere un lato del mondo che troppo spesso passa inosservato rispetto alle nostre vite: «Sapevo che la guida del mio viaggio sarebbe stato un grande appassionato di calcio - racconta il molfettese - e per questo ho voluto, nel mio piccolo, compiere un atto di generosità».
«Ho visto bambini e ragazze di tutte le età vivere in condizioni di estrema povertà e, nonostante ciò, essere felici di quel poco di cui possono disporre. Per me è stata una grande lezione di vita - ha spiegato Gianni - che dovevo provare a ricambiare nei limiti delle mie possibilità». Da qui è nata l'idea di donare divise e materiale proprio a quella guida che è, al tempo stesso, presidente della squadra locale del Cairo United FC che, da oggi, giocherà su quei campi di terra battuta con il Borgorosso nel cuore.
«Aprirsi al prossimo ci insegna a diventare persone migliori - ha concluso - e per questo posso dire aver vissuto un'esperienza meravigliosa che consiglio a chiunque. Ci tengo a ringraziare anche la mia famiglia che ha voluto condividere con me questo viaggio che ricorderemo per sempre».
Tutto parte da un grande desiderio del direttore del club biancorosso, Gianni de Ceglia, che ha voluto vivere un'esperienza unica per conoscere un lato del mondo che troppo spesso passa inosservato rispetto alle nostre vite: «Sapevo che la guida del mio viaggio sarebbe stato un grande appassionato di calcio - racconta il molfettese - e per questo ho voluto, nel mio piccolo, compiere un atto di generosità».
«Ho visto bambini e ragazze di tutte le età vivere in condizioni di estrema povertà e, nonostante ciò, essere felici di quel poco di cui possono disporre. Per me è stata una grande lezione di vita - ha spiegato Gianni - che dovevo provare a ricambiare nei limiti delle mie possibilità». Da qui è nata l'idea di donare divise e materiale proprio a quella guida che è, al tempo stesso, presidente della squadra locale del Cairo United FC che, da oggi, giocherà su quei campi di terra battuta con il Borgorosso nel cuore.
«Aprirsi al prossimo ci insegna a diventare persone migliori - ha concluso - e per questo posso dire aver vissuto un'esperienza meravigliosa che consiglio a chiunque. Ci tengo a ringraziare anche la mia famiglia che ha voluto condividere con me questo viaggio che ricorderemo per sempre».