Calcio
Giuseppe Vitariello, giovanissimo talento tra i pali della "Fidelis Andria"
Un molfettese tesserato con le giovanili della "Fidelis Andria"
Molfetta - martedì 13 ottobre 2015
Tra i pali e con i guantoni. Già, stiamo parlando di un piccolo-grande portiere che tra quei pali e con quei guantoni quotidianamente ci si allena. Perché nel calcio ci sono poche certezze, ma le promesse, i talenti, quelli sì, ci sono ancora. Non puoi mai sapere quando un calciatore arriverà all'apice della sua carriera. Non puoi mai sapere quando maturerà, non puoi sapere quando diventerà un leader (e se mai lo diventerà), né tantomeno puoi sapere quando mollerà gli ormeggi e, da campione quale era, deciderà di salutare tutti e andarsene, se da vincitore o da sconfitto solo la storia lo saprà. Ma Giuseppe Vitariello, classe 2003, è una promessa.
La parabola di Giuseppe Vitariello fa capire quanto bello possa essere il gioco del calcio. Un eroe con i guantoni. Il calcio sa essere magnanimo, ma sa anche essere duro e spietato. E così come ti porta in alto, all'apice del successo, così ti butta giù, alla stessa velocità, in una discesa ripida e che sembra non aver mai fine. Con la stessa velocità con cui ti issa sul trono dei migliori, senza motivi apparenti ti prende e ti butta giù, facendoti sbattere per terra. Ma stavolta é diverso perché la gloria, é tra le mani. Già, le mani.
Perchè le mani sono protagoniste di questa storia, dal momento che oggetto del contendere è un estremo difensore. Nel caso specifico, Giuseppe Vitariello, che ha mosso i suoi primi passi nel mondo del calcio a soli 2 anni e mezzo con la società calcio "Audace Calcio" per poi passare alla società "ASD Angels Molfetta 2011", all'età di 8 anni dove non aveva trovato un ruolo in campo che gli appartenesse davvero. Il tempo però, gli ha fatto capire che quel ruolo era lì, tra i pali, con quei guantoni. Calcisticamente è cresciuto da solo, senza un preparatore adeguato ed ha fin da subito mostrato le sue doti tecniche. Tanta tenacia e tanta grinta lo hanno portato alla Fidelis Andria che visto il talento, gli ha messo gli occhi addosso facendogli firmare nei giorni scorsi per la "rosa dei giovanissimi regionali".
Bisogna essere speciali per difendere una e una sola porta. E Giuseppe, speciale lo è stato per davvero. Il piccolo, grande uomo che difende i pali della Fidelis Andria, é un felino, con riflessi fulminei, a togliere palloni dal sette o a salvare conclusioni a botta sicura a pochi passi dalla porta. A volte tutto può dipendere da 11 metri. Ma siamo sicuri che Giuseppe Vitariello non si farà trovare impreparato, perché lui è abituato alle imprese impossibili. Il calcio é anche questo. Il trionfo dipende anche dai guantoni e non solo dai bomber e Giuseppe Vitariello lo dimostra più di ogni teoria.
La parabola di Giuseppe Vitariello fa capire quanto bello possa essere il gioco del calcio. Un eroe con i guantoni. Il calcio sa essere magnanimo, ma sa anche essere duro e spietato. E così come ti porta in alto, all'apice del successo, così ti butta giù, alla stessa velocità, in una discesa ripida e che sembra non aver mai fine. Con la stessa velocità con cui ti issa sul trono dei migliori, senza motivi apparenti ti prende e ti butta giù, facendoti sbattere per terra. Ma stavolta é diverso perché la gloria, é tra le mani. Già, le mani.
Perchè le mani sono protagoniste di questa storia, dal momento che oggetto del contendere è un estremo difensore. Nel caso specifico, Giuseppe Vitariello, che ha mosso i suoi primi passi nel mondo del calcio a soli 2 anni e mezzo con la società calcio "Audace Calcio" per poi passare alla società "ASD Angels Molfetta 2011", all'età di 8 anni dove non aveva trovato un ruolo in campo che gli appartenesse davvero. Il tempo però, gli ha fatto capire che quel ruolo era lì, tra i pali, con quei guantoni. Calcisticamente è cresciuto da solo, senza un preparatore adeguato ed ha fin da subito mostrato le sue doti tecniche. Tanta tenacia e tanta grinta lo hanno portato alla Fidelis Andria che visto il talento, gli ha messo gli occhi addosso facendogli firmare nei giorni scorsi per la "rosa dei giovanissimi regionali".
Bisogna essere speciali per difendere una e una sola porta. E Giuseppe, speciale lo è stato per davvero. Il piccolo, grande uomo che difende i pali della Fidelis Andria, é un felino, con riflessi fulminei, a togliere palloni dal sette o a salvare conclusioni a botta sicura a pochi passi dalla porta. A volte tutto può dipendere da 11 metri. Ma siamo sicuri che Giuseppe Vitariello non si farà trovare impreparato, perché lui è abituato alle imprese impossibili. Il calcio é anche questo. Il trionfo dipende anche dai guantoni e non solo dai bomber e Giuseppe Vitariello lo dimostra più di ogni teoria.