Calcio
Futsal, la Nox Molfetta rinuncia al campionato di Serie B
L'annuncio sui social: «Scelta dolorosa ma necessaria»
Molfetta - sabato 13 luglio 2024
La Nox Molfetta non prenderà parte al campionato di Serie B di futsal femminile nella stagione 2024/25: l'annuncio è stato dato direttamente dai canali social ufficiali del club molfettese con una lettera che ha fatto il punto sul presente e sul futuro:
"Cara Serie A2,
cara Serie B,
quanto ci siamo desiderati e amati.
Adesso è arrivato il momento di salutarci.
Ma non dal Futsal, non dal calcio a 5, non dallo sport.
Salutare la seconda serie nazionale e dirle che è un arrivederci.
Salutare la seconda serie nazionale si, ma mica la nostra idea.
Che continuerà, eccome, proprio grazie agli ultimi quattro anni insieme.
Sai Serie A2, sai Serie B abbiamo coltivato il sogno di oltre 50 bambine (solo nell'ultimo anno) di poter divertirsi e giocare senza limiti di genere, di poter competere, di poter indossare la maglia della propria città (anche quando a volte era troppo grande per un corpicino di appena 4 anni), di poter credere che è possibile avere un sogno e rincorrerlo dietro un pallone, di poter esultare, di poter abbracciarsi, di poter ridere, di poter avere un riscatto e una possibilità, di poter vedere i propri genitori come primi tifosi.
Ecco, noi ripartiamo di qui. Dalle nostre piccole: perchè nessuno potrà mai portare in alto i colori biancorossi meglio di loro, del loro sorriso e del loro entusiasmo!".
"Cara Serie A2,
cara Serie B,
quanto ci siamo desiderati e amati.
Adesso è arrivato il momento di salutarci.
Ma non dal Futsal, non dal calcio a 5, non dallo sport.
Salutare la seconda serie nazionale e dirle che è un arrivederci.
Salutare la seconda serie nazionale si, ma mica la nostra idea.
Che continuerà, eccome, proprio grazie agli ultimi quattro anni insieme.
Sai Serie A2, sai Serie B abbiamo coltivato il sogno di oltre 50 bambine (solo nell'ultimo anno) di poter divertirsi e giocare senza limiti di genere, di poter competere, di poter indossare la maglia della propria città (anche quando a volte era troppo grande per un corpicino di appena 4 anni), di poter credere che è possibile avere un sogno e rincorrerlo dietro un pallone, di poter esultare, di poter abbracciarsi, di poter ridere, di poter avere un riscatto e una possibilità, di poter vedere i propri genitori come primi tifosi.
Ecco, noi ripartiamo di qui. Dalle nostre piccole: perchè nessuno potrà mai portare in alto i colori biancorossi meglio di loro, del loro sorriso e del loro entusiasmo!".