Calcio
Fusione Molfetta-Bitonto, 2 anni e 8 mesi a Mauro Lanza: «Non aveva alcun titolo»
Le sanzioni del Tribunale Federale: 1 anno e 4 mesi a Gian Maria e Antonia Lanza. 5 punti di penalizzazione per la Molfetta Sportiva
Molfetta - giovedì 4 aprile 2019
21.56
5 punti di penalizzazione alla Molfetta Sportiva, da scontare nel campionato 2019/2020. Inoltre, 2 anni e 8 mesi di inibizione, da aggiungere a quella inflitta fino al 6 gennaio 2020, a Mauro Lanza. Ed ancora, 1 anno e 4 mesi ai suoi figli, Gian Maria e Antonia Lanza.
Queste le sanzioni che il Tribunale Federale Territoriale, attraverso il comunicato n. 78, ha disposto, con un'ordinanza non impugnabile del presidente Giancarlo De Peppo, alla conclusione di un procedimento nei confronti di Mauro Lanza, proprietario della società Vigor Trani e Molfetta Sportiva, Gianmaria Lanza presidente della Vigor Trani, Antonia Lanza, presidente della Molfetta Sportiva, Emanuele Santoruvo, presidente dell'Unione Sportiva Bitonto.
Nel fascicolo figurano anche Maurizio De Robertis e Gennaro Caputi, anche loro inclusi nel fascicolo federale. Tutti sono coinvolti, a vario titolo, per essere venuti meno all'obbligo di collaborare con gli organi della giustizia sportiva.
Il fatto giudiziario nasce il 15 gennaio 2019, quando il Tribunale Federale Territoriale ha disposto la convocazione delle parti con riferimento «all'operazione di fusione per incorporazione tra le società Molfetta Sportiva e Unione Sportiva Bitonto, operata da Mauro Lanza il 21 giugno 2018 a titolo oneroso, acquistando il titolo sportivo del Bitonto ed eludendo, così il divieto di commerciabilità di quest'ultimo».
A Mauro Lanza, peraltro, viene contestato di «aver posto in essere comportamenti diretti a eludere la normativa federale in materia gestionale ed economica acquistando di fatto il titolo sportivo della Unione Sportiva Bitonto simulando, in data 21 giugno 2018, una fusione per incorporazione a titolo oneroso tra la società Molfetta Sportiva 1917, di cui appare l'amministratore di fatto, e la Unione Sportiva Bitonto».
A Mauro Lanza, peraltro, viene contestato di «aver portato avanti delle trattative e successivamente concluso la fusione tra le società Molfetta Sportiva 1917 ed Unione Sportiva Bitonto, pur non avendo alcun titolo per concludere tale operazione in quanto non tesserato di alcuna delle due società interessate ma bensì presidente di altra società appartenente alla sfera della Lega Nazionale Dilettanti e precisamente della Sporting Fulgor».
Inoltre, e soprattutto «per essere ad oggi legale rappresentante della Molfetta Sportiva 1917, ma anche direttamente e/o indirettamente amministratore di fatto della Vigor Trani Calcio entrambe le società sportive non sono solo appartenenti alla Lega Nazionale Dilettanti ma anche partecipanti allo stesso campionato di Eccellenza organizzato dalla Lega Nazionale Dilettanti».
In merito a tali profili, infine, lo stesso Mauro Lanza ha reso in sede di audizione «dichiarazioni false e reticenti, smentite non solo da più soggetti auditi nel corso del presente procedimento nonché dagli atti documentali acquisiti al fascicolo di indagine».
Queste le sanzioni che il Tribunale Federale Territoriale, attraverso il comunicato n. 78, ha disposto, con un'ordinanza non impugnabile del presidente Giancarlo De Peppo, alla conclusione di un procedimento nei confronti di Mauro Lanza, proprietario della società Vigor Trani e Molfetta Sportiva, Gianmaria Lanza presidente della Vigor Trani, Antonia Lanza, presidente della Molfetta Sportiva, Emanuele Santoruvo, presidente dell'Unione Sportiva Bitonto.
Nel fascicolo figurano anche Maurizio De Robertis e Gennaro Caputi, anche loro inclusi nel fascicolo federale. Tutti sono coinvolti, a vario titolo, per essere venuti meno all'obbligo di collaborare con gli organi della giustizia sportiva.
Il fatto giudiziario nasce il 15 gennaio 2019, quando il Tribunale Federale Territoriale ha disposto la convocazione delle parti con riferimento «all'operazione di fusione per incorporazione tra le società Molfetta Sportiva e Unione Sportiva Bitonto, operata da Mauro Lanza il 21 giugno 2018 a titolo oneroso, acquistando il titolo sportivo del Bitonto ed eludendo, così il divieto di commerciabilità di quest'ultimo».
A Mauro Lanza, peraltro, viene contestato di «aver posto in essere comportamenti diretti a eludere la normativa federale in materia gestionale ed economica acquistando di fatto il titolo sportivo della Unione Sportiva Bitonto simulando, in data 21 giugno 2018, una fusione per incorporazione a titolo oneroso tra la società Molfetta Sportiva 1917, di cui appare l'amministratore di fatto, e la Unione Sportiva Bitonto».
A Mauro Lanza, peraltro, viene contestato di «aver portato avanti delle trattative e successivamente concluso la fusione tra le società Molfetta Sportiva 1917 ed Unione Sportiva Bitonto, pur non avendo alcun titolo per concludere tale operazione in quanto non tesserato di alcuna delle due società interessate ma bensì presidente di altra società appartenente alla sfera della Lega Nazionale Dilettanti e precisamente della Sporting Fulgor».
Inoltre, e soprattutto «per essere ad oggi legale rappresentante della Molfetta Sportiva 1917, ma anche direttamente e/o indirettamente amministratore di fatto della Vigor Trani Calcio entrambe le società sportive non sono solo appartenenti alla Lega Nazionale Dilettanti ma anche partecipanti allo stesso campionato di Eccellenza organizzato dalla Lega Nazionale Dilettanti».
In merito a tali profili, infine, lo stesso Mauro Lanza ha reso in sede di audizione «dichiarazioni false e reticenti, smentite non solo da più soggetti auditi nel corso del presente procedimento nonché dagli atti documentali acquisiti al fascicolo di indagine».