Volley
Fedelissimi Pallavolo Molfetta: "Piacenza non può perdere il volley". #adottaunasquadradivolley
SuperLega: quando la passione unisce i Fedelissimi Pallavolo Molfetta e la Copra Piacenza
Molfetta - martedì 14 aprile 2015
6.58
Anche la pallavolo italiana accusa i colpi della crisi, non è una novità. Ora più che mai. La griglia delle squadre che hanno parteciperanno al 70° campionato maschile di SuperLega si è delineata a fatica: gli sponsor hanno abbandonato il campo o diminuito i budget. Tra fusioni, defezioni e iscrizioni all'ultimo minuto, le società iscritte sono 13. Ma una di queste sta vivendo un momento delicato. La Copra Piacenza infatti rischia di salutare, anzi naufragare, tra l'indifferenza generale. Copra Piacenza, significa: anni di attività e molti trofei vinti a livello nazionale ed europeo, una delle società maggiormente conosciute nel pianeta volley. Ma nonostante ciò, forte è la negligenza dall'organo che dovrebbe essere di tutela ai club stessi, ovvero la Lega Volley. Già, proprio lei. Perchè alla Lega Volley bisogna, invece riconoscere una certa coerenza: non ha battuto ciglio alla chiusura di Treviso, ha assistito immobile all'agonia di Montichiari, non si è scomposta lo scorso anno quando ha chiuso Cuneo; probabilmente la chiusura di Piacenza le provocherà al massimo un leggero mal di testa. Non basta cambiare il nome al campionato per invertire la tendenza. Perchè la crisi colpisce, morde e soprattutto non ti tende una mano per rialzarti. Anzi, ti spinge più giù verso il baratro chiamato fallimento.
E cosa importa se lo schiacciatore di Piacenza Samuele Papi al termine della stagione, prima di chiudere la sua carriera, nel suo personalissimo appello dice: «Fatemi fare un saluto particolare ai tifosi di Piacenza che anche all'ultima giornata hanno dimostrato un attaccamento eccezionale ai colori biancorossi. Non voglio nemmeno immaginare che il Copra possa chiudere; in questi quattro anni ho vissuto esperienze bellissime, ho conosciuto persone buone che venivano a fare il tifo per noi. L'immagine più bella è stata quando abbiamo vinto la Coppa Italia lo scorso anno, con tantissima gente che ci ha seguito. Non posso credere che uno dei migliori pubblici d'Italia rischi di non avere più la pallavolo».
Ma a tendere la mano verso i tifosi piacentini sono i Fedelissimi Pallavolo Molfetta che sul proprio profilo facebook scrivono: «Perchè ciò che sta succedendo a Piacenza, noi lo viviamo ogni anno. Perchè, forse più di qualunque altra tifoseria di serie A, sappiamo che significa non avere certezze sul futuro alla fine di ogni stagione. Perchè poi ogni anno sappiamo risollevarci dall'orlo del baratro e riusciamo ad iscriverci con ottimi risultati. Perchè abbiamo condiviso la passione con cui i Lupi Biancorossi vivono il volley....Perchè Piacenza non può perdere il volley ma nemmeno il volley può permettersi di perdere Piacenza. Ed infine, perchè il mio sport è differente... #adottaunasquadradivolley... magari anche la nostra... facciamo un bel pacchetto omaggio. Dall uegneun, non mollate».
Tifiamo le italiane in Europa perché ovviamente non possiamo andare contro il bel Paese ma che seccatura sapere che queste diminuiscono di anno in anno nel perimetro della nostra nazione. La domenica pomeriggio, una volta, era sacra. Oggi non gioca più nessuno e neanche i tifosi della rispettive squadre sanno più quando andare, eventualmente, al palazzetto. Vogliamo riavvicinare la gente alle tribune e poi restiamo con le braccia conserte dinanzi ad fallimento che si contrappone alla storia, all'amore, ai colori, alla passione. D'accordo il riposo ma poi non lamentiamoci che il cassiere piange miseria. La buffonata del far finta di nulla continua, tra la contentezza della Lega Volley. Non è ancora troppo tardi per salvare il salvabile.
E cosa importa se lo schiacciatore di Piacenza Samuele Papi al termine della stagione, prima di chiudere la sua carriera, nel suo personalissimo appello dice: «Fatemi fare un saluto particolare ai tifosi di Piacenza che anche all'ultima giornata hanno dimostrato un attaccamento eccezionale ai colori biancorossi. Non voglio nemmeno immaginare che il Copra possa chiudere; in questi quattro anni ho vissuto esperienze bellissime, ho conosciuto persone buone che venivano a fare il tifo per noi. L'immagine più bella è stata quando abbiamo vinto la Coppa Italia lo scorso anno, con tantissima gente che ci ha seguito. Non posso credere che uno dei migliori pubblici d'Italia rischi di non avere più la pallavolo».
Ma a tendere la mano verso i tifosi piacentini sono i Fedelissimi Pallavolo Molfetta che sul proprio profilo facebook scrivono: «Perchè ciò che sta succedendo a Piacenza, noi lo viviamo ogni anno. Perchè, forse più di qualunque altra tifoseria di serie A, sappiamo che significa non avere certezze sul futuro alla fine di ogni stagione. Perchè poi ogni anno sappiamo risollevarci dall'orlo del baratro e riusciamo ad iscriverci con ottimi risultati. Perchè abbiamo condiviso la passione con cui i Lupi Biancorossi vivono il volley....Perchè Piacenza non può perdere il volley ma nemmeno il volley può permettersi di perdere Piacenza. Ed infine, perchè il mio sport è differente... #adottaunasquadradivolley... magari anche la nostra... facciamo un bel pacchetto omaggio. Dall uegneun, non mollate».
Tifiamo le italiane in Europa perché ovviamente non possiamo andare contro il bel Paese ma che seccatura sapere che queste diminuiscono di anno in anno nel perimetro della nostra nazione. La domenica pomeriggio, una volta, era sacra. Oggi non gioca più nessuno e neanche i tifosi della rispettive squadre sanno più quando andare, eventualmente, al palazzetto. Vogliamo riavvicinare la gente alle tribune e poi restiamo con le braccia conserte dinanzi ad fallimento che si contrappone alla storia, all'amore, ai colori, alla passione. D'accordo il riposo ma poi non lamentiamoci che il cassiere piange miseria. La buffonata del far finta di nulla continua, tra la contentezza della Lega Volley. Non è ancora troppo tardi per salvare il salvabile.