Calcio
Eccellenza e Promozione: Noi Molfetta col fiato sospeso
Poche possibilità per il club di Bufi che però predica ottimismo. Intanto continua il lavoro di Lanza
Molfetta - giovedì 26 maggio 2016
11.01
L'ultimo weekend ha regalato due importanti verdetti che avranno ripercussioni sui prossimi campionati regionali dall'Eccellenza fino alla Seconda Categoria. Il San Severo ce l'ha fatta a raggiungere la salvezza in D, mentre l'Altamura ha abbandonato i sogni di promozione, a vantaggio del Real Metapontino.
Alla luce di questi due verdetti, la redazione di SalentoSport.net ha provato a tracciare il profilo, molto sommario, dei prossimi campionati di Eccellenza e Promozione.
Il format dell'Eccellenza, versione 2015/2016, è stato a 18 squadre: l'intenzione degli organi federali pugliesi sarebbe quello di tornare a 16 squadre. Questa decisione, allo stato attuale, impedirebbe l'ammissione di una tra Cerignola e Avetrana (vincitrici dei rispettivi gironi di Promozione). Andiamo con ordine. Delle 18 squadre di Eccellenza che hanno preso parte all'ultimo campionato, in 4 hanno detto addio: Gravina (promossa), Mesagne, Grottaglie e Castellaneta (retrocesse).
Resterebbero solo 14 squadre. La quindicesima casella sarebbe occupata dal retrocesso Gallipoli, lasciando libero il sedicesimo posto. Per garantire la promozione alle due vincenti del campionato di Promozione, sarebbe necessario liberare un posto in Eccellenza; in alternativa, i vertici calcistici pugliesi potrebbero pensare di tenere invariato il format a 18 squadre e ripescare una squadra dalla relativa graduatoria (Galatina).
Di sicuro, nel prossimo campionato di Eccellenza, ci sarà la Molfetta Sportiva 1917 di Mauro Lanza: «Entro la prossima settimana - fa sapere il direttore tecnico Gianni Porta - ci riuniremo per nominare l'organigramma societario e dunque ufficializzare le nuove cariche dirigenziali che saranno rese note nel corso di una apposita conferenza stampa. Inoltre abbiamo già avviato i primi contatti con alcuni tecnici e giocatori».
Più complicata, invece, appare la situazione in casa Noi Molfetta. Ma uno dei soci fondatori, Saverio Bufi, predica cauto ottimismo e attraverso l'acquisizione di un titolo sportivo di Eccellenza o di Promozione si prepara ad esordire nel calcio che conta. «Stiamo trattando su diversi tavoli - ammette -. I titoli in potenziale vendita come ogni estate sono tanti, perché è diventato sempre più difficile gestire un progetto calcistico e perché i talenti dirigenziali in giro sono davvero scarsissimi».
Insomma Bufi è sicuro: «Un titolo a Molfetta lo porteremo sicuramente perché abbiamo intenzione di continuare quel percorso interrotto lo scorso anno e quali tifosi del Molfetta abbiamo intenzione di portare una società seria ed organizzata in città».
Più lineare, tornando ai possibili scenari futuri, la situazione nel campionato di Promozione, già fossilizzato sulla composizione a 32 squadre. Tolte le due vincenti che approderanno in Eccellenza, le 6 retrocesse in Prima Categoria e aggiunte le 3 retrocesse dalla categoria superiore, resterebbero 5 posti vacanti: 3 da assegnare alle vincenti dei tre gironi di Prima Categoria, più 2 ripescaggi. Nel caso in cui il format in Eccellenza dovesse essere riportato a 18, il ripescaggio aumenterebbe di una unità.
«Preoccupato di restare escluso anche dalla Promozione, già fossilizzata sulla composizione a 32 squadre? Assolutamente no - ribatte Bufi -. In Eccellenza o in Promozione ci saremo e saremo protagonisti. Siamo già 14 potenziali soci, continuiamo a crescere e dopo l'annuncio della categoria, che penso arriverà a breve, ci sarà un'impennata nei numeri. Ed anche nell'ambito del settore giovanile abbiamo già posto le basi per collaborare con alcune scuole calcio molfettesi. Noi ci siamo».
In ogni modo è ancora troppo presto azzardare ipotesi perché ci sono molte incognite. Molto dipenderà dalle decisioni, sul format del campionato di Eccellenza da adottare, che prenderanno in seno al Comitato Regionale Pugliese della Federazione; inoltre, sarà necessario monitorare quelle situazioni critiche in cui si trovano alcuni club pugliesi. Bisceglie e Manfredonia, in serie D, hanno accusato qualche acciacco societario.
Sempre in serie D, non è dato sapere se il Gallipoli presenterà domanda di eventuale ripescaggio. Tutto contribuirà a vivere la solita estate calda.
Alla luce di questi due verdetti, la redazione di SalentoSport.net ha provato a tracciare il profilo, molto sommario, dei prossimi campionati di Eccellenza e Promozione.
Il format dell'Eccellenza, versione 2015/2016, è stato a 18 squadre: l'intenzione degli organi federali pugliesi sarebbe quello di tornare a 16 squadre. Questa decisione, allo stato attuale, impedirebbe l'ammissione di una tra Cerignola e Avetrana (vincitrici dei rispettivi gironi di Promozione). Andiamo con ordine. Delle 18 squadre di Eccellenza che hanno preso parte all'ultimo campionato, in 4 hanno detto addio: Gravina (promossa), Mesagne, Grottaglie e Castellaneta (retrocesse).
Resterebbero solo 14 squadre. La quindicesima casella sarebbe occupata dal retrocesso Gallipoli, lasciando libero il sedicesimo posto. Per garantire la promozione alle due vincenti del campionato di Promozione, sarebbe necessario liberare un posto in Eccellenza; in alternativa, i vertici calcistici pugliesi potrebbero pensare di tenere invariato il format a 18 squadre e ripescare una squadra dalla relativa graduatoria (Galatina).
Di sicuro, nel prossimo campionato di Eccellenza, ci sarà la Molfetta Sportiva 1917 di Mauro Lanza: «Entro la prossima settimana - fa sapere il direttore tecnico Gianni Porta - ci riuniremo per nominare l'organigramma societario e dunque ufficializzare le nuove cariche dirigenziali che saranno rese note nel corso di una apposita conferenza stampa. Inoltre abbiamo già avviato i primi contatti con alcuni tecnici e giocatori».
Più complicata, invece, appare la situazione in casa Noi Molfetta. Ma uno dei soci fondatori, Saverio Bufi, predica cauto ottimismo e attraverso l'acquisizione di un titolo sportivo di Eccellenza o di Promozione si prepara ad esordire nel calcio che conta. «Stiamo trattando su diversi tavoli - ammette -. I titoli in potenziale vendita come ogni estate sono tanti, perché è diventato sempre più difficile gestire un progetto calcistico e perché i talenti dirigenziali in giro sono davvero scarsissimi».
Insomma Bufi è sicuro: «Un titolo a Molfetta lo porteremo sicuramente perché abbiamo intenzione di continuare quel percorso interrotto lo scorso anno e quali tifosi del Molfetta abbiamo intenzione di portare una società seria ed organizzata in città».
Più lineare, tornando ai possibili scenari futuri, la situazione nel campionato di Promozione, già fossilizzato sulla composizione a 32 squadre. Tolte le due vincenti che approderanno in Eccellenza, le 6 retrocesse in Prima Categoria e aggiunte le 3 retrocesse dalla categoria superiore, resterebbero 5 posti vacanti: 3 da assegnare alle vincenti dei tre gironi di Prima Categoria, più 2 ripescaggi. Nel caso in cui il format in Eccellenza dovesse essere riportato a 18, il ripescaggio aumenterebbe di una unità.
«Preoccupato di restare escluso anche dalla Promozione, già fossilizzata sulla composizione a 32 squadre? Assolutamente no - ribatte Bufi -. In Eccellenza o in Promozione ci saremo e saremo protagonisti. Siamo già 14 potenziali soci, continuiamo a crescere e dopo l'annuncio della categoria, che penso arriverà a breve, ci sarà un'impennata nei numeri. Ed anche nell'ambito del settore giovanile abbiamo già posto le basi per collaborare con alcune scuole calcio molfettesi. Noi ci siamo».
In ogni modo è ancora troppo presto azzardare ipotesi perché ci sono molte incognite. Molto dipenderà dalle decisioni, sul format del campionato di Eccellenza da adottare, che prenderanno in seno al Comitato Regionale Pugliese della Federazione; inoltre, sarà necessario monitorare quelle situazioni critiche in cui si trovano alcuni club pugliesi. Bisceglie e Manfredonia, in serie D, hanno accusato qualche acciacco societario.
Sempre in serie D, non è dato sapere se il Gallipoli presenterà domanda di eventuale ripescaggio. Tutto contribuirà a vivere la solita estate calda.