Volley
Domenica Molfetta-Sora, Gulinelli: «Daremo il massimo per cambiare passo»
Le prime parole del tecnico, di ritorno a Molfetta
Molfetta - sabato 5 novembre 2016
9.46
Appena il tempo di disfare le valigie, e subito per Flavio Gulinelli è tempo di preparare un match importantissimo contro Sora (domenica alle 18). Una partita che il neo allenatore dell'Exprivia Molfetta considera molto importante, perché se è vero che chi ben comincia è a metà dell'opera, è altrettanto vero che "ricominciare", soprattutto dal PalaPoli, conta ancor di più per la squadra biancorossa.
«Sarà sicuramente una partita delicata - afferma - e vorrà rappresenta per noi la possibilità di dimostrare che il nostro palazzetto è una roccaforte difficile da espugnare. Abbiamo bisogno di un pubblico vicino e numeroso».
Pubblico vicino e numeroso, come è sempre successo a Molfetta peraltro, e che a maggior ragione dovrà farsi sentire domenica. Poi Gulinelli passa a parlare di questa nuova sfida e delle sue aspettative.
«A livello sportivo - spiega - è necessario ovviamente vedere i ragazzi all'opera, prima di entrare nel merito delle cose che funzionano e di quelle su cui lavorare. Sotto l'aspetto personale, spero di trovare un gruppo di lavoro con il quale instaurare un rapporto che ci porti a ottenere il massimo dei risultati. Non sono nuovo dell'ambiente, conosco Molfetta. Mi sono messo in discussione già tantissime volte, accettare sfide mi ha sempre contraddistinto. Spero che la tenacia e la buona volontà ci diano la forza di cambiare l'inerzia della stagione».
Gulinelli ha avuto già un primo approccio con il gruppo e sa già quali corde toccare. «L'impressione che ne ho ricavato è quella di un gruppo con la testa bassa - prosegue - e questo credo sia una delle prime cose che dobbiamo modificare, se vogliamo avere la possibilità di invertire la rotta».
La conclusione è sul modo in cui uscire dal periodo negativo, con un filotto di partite che non si preannuncia per nulla semplice, da qui alla fine del girone d'andata. "Non credo - conclude - ci siano ricette e segreti. L'unico segreto che ho è quello del lavoro".
«Sarà sicuramente una partita delicata - afferma - e vorrà rappresenta per noi la possibilità di dimostrare che il nostro palazzetto è una roccaforte difficile da espugnare. Abbiamo bisogno di un pubblico vicino e numeroso».
Pubblico vicino e numeroso, come è sempre successo a Molfetta peraltro, e che a maggior ragione dovrà farsi sentire domenica. Poi Gulinelli passa a parlare di questa nuova sfida e delle sue aspettative.
«A livello sportivo - spiega - è necessario ovviamente vedere i ragazzi all'opera, prima di entrare nel merito delle cose che funzionano e di quelle su cui lavorare. Sotto l'aspetto personale, spero di trovare un gruppo di lavoro con il quale instaurare un rapporto che ci porti a ottenere il massimo dei risultati. Non sono nuovo dell'ambiente, conosco Molfetta. Mi sono messo in discussione già tantissime volte, accettare sfide mi ha sempre contraddistinto. Spero che la tenacia e la buona volontà ci diano la forza di cambiare l'inerzia della stagione».
Gulinelli ha avuto già un primo approccio con il gruppo e sa già quali corde toccare. «L'impressione che ne ho ricavato è quella di un gruppo con la testa bassa - prosegue - e questo credo sia una delle prime cose che dobbiamo modificare, se vogliamo avere la possibilità di invertire la rotta».
La conclusione è sul modo in cui uscire dal periodo negativo, con un filotto di partite che non si preannuncia per nulla semplice, da qui alla fine del girone d'andata. "Non credo - conclude - ci siano ricette e segreti. L'unico segreto che ho è quello del lavoro".