Attualità
Dilettanti e Covid, parla Tisci: «Società vicine al punto di non ritorno»
Le proposte del presidente della LND Puglia
Molfetta - venerdì 29 gennaio 2021
Le società dilettantistiche di Molfetta attendo novità in merito alla possibile ripresa delle attività per una stagione 2020-21 che non è mai decollata e che, anzi, per alcuni club non è mai realmente iniziata.
Nell'ultima audizione del Presidente della Comitato Regionale Puglia della Lega Nazionale Dilettanti, Vito Tisci. Il numero uno del calcio pugliese è difatti stato convocato dal Presidente della Seconda Commissione Consiliare Permanente Regionale, Antonio Tutolo, per affrontare la situazione di crisi in cui versano le società calcistiche pugliesi nel corso dell'attuale emergenza sanitaria. L'iniziativa sollecitata dal Consigliere Luigi Caroli, ovviamente è nata per dar voce alla Federazione Sportiva con il più alto numero di tesserati nella nostra regione, in un momento di grande sofferenza per tutti gli sport, soprattutto di squadra e da contatto, bloccati dall'ultimo DPCM emanato dal Governo e valido fino al 5 marzo 2021.
«Voglio lanciare un grido di allarme – ha esordito il Presidente del C.R. Puglia LND – interpretando il pensiero delle nostre società dilettantistiche e giovanili affiliate, che sono alla canna del gas. In questo momento i club sono in grande sofferenza a causa della mancanza di introiti che derivano dai botteghini, dalle sponsorizzazioni e da tutto l'indotto economico che ruota attorno al sistema calcio. Le nostre società sono diventate ormai delle aziende, sono in crisi, hanno davvero bisogno di sostegno per non collassare. È quasi un anno che il Covid-19 ha messo in ginocchio il mondo dello sport, per questa ragione adesso servono delle misure importanti per consentire ai club di ripartire senza ulteriori sofferenze. Abbiamo bisogno di tornare tutti alla normalità, per questo stiamo lavorando affinché almeno il nostro campionato di vertice, quello regionale di Eccellenza, possa ripartire alla pari della Serie D con l'applicazione di un protocollo adeguato che consenta alle società di tutelare la salute dei propri tesserati. Nell'ultima riunione di Consiglio Direttivo abbiamo ipotizzato delle soluzioni per provare a rimettere in moto l'attività agonistica ufficiale, ma per questo dobbiamo attendere il responso della Lega Nazionale Dilettanti che si esprimerà all'inizio di febbraio».
«In questa prestigiosa sede - ha continuato - mi preme evidenziare come la Regione Puglia debba prendere in seria considerazione l'idea di contribuire alla ripartenza del calcio regionale intervenendo in favore delle nostre società affiliate che si apprestano a tornare in campo, affinché venga loro riconosciuto un contributo economico che possa sollevarle da ulteriori spese necessarie per effettuare, ad esempio, dei tamponi settimanali. A tal proposito sto per inviare una nota congiunta indirizzata al Presidente della Regione Puglia e agli assessori regionali allo Sport e alla Sanità, per evidenziare questi concetti e chiedere dei contributi straordinari che non siano elargiti a pioggia, come già avvenuto in alcune regioni italiane, ma in maniera diretta ai club che si apprestano a ripartire. E per farlo in sicurezza c'è la necessità concreta di effettuare controlli rigidi e capillari che consentano a tutti di riattivare l'attività agonistica senza ulteriori contraccolpi sulla curva dei contagi e dunque sulla salute di tesserati e addetti ai lavori. Il calcio dilettantistico può ripartire con le giuste cautele, ci vuole buonsenso, ma sono certo che le nostre società affiliate siano in grado di osservare scrupolosamente il nuovo protocollo come già avviene per i campionati professionistici nazionali».
La richiesta formulata dal Presidente Tisci riguarda soprattutto le società di Eccellenza, le prime che potrebbero tornare in campo dopo il lungo stop forzato, ma è evidente che in seconda battuta sarà necessario intervenire in favore di tutti i club iscritti agli altri campionati regionali, per favorire una veloce ripartenza.
«Questo grido di aiuto ha una ragione ben precisa: quello di prevenire la chiusura di molte società dilettantistiche e giovanili. Il ruolo di queste associazioni sportive è soprattutto di natura sociale, perché favorisce l'integrazione togliendo i ragazzi dalle strade. Ogni volta che chiude un centro sportivo, a molti giovani vengono precluse numerose possibilità, tra cui quella di fare sport, conoscere gente, abbassare l'indice di sedentarietà e soprattutto quella di fare qualcosa di utile per la propria salute ed il proprio benessere psicofisico. Io sono certo che la Regione Puglia, che ha già dimostrato grande sensibilità e attenzione verso il mondo dello sport, farà di tutto per accogliere il mio appello dando seguito a questa audizione che mi ha permesso di sottolineare alcuni argomenti di grande rilevanza per tutto il calcio pugliese», ha concluso Tisci.
Nell'ultima audizione del Presidente della Comitato Regionale Puglia della Lega Nazionale Dilettanti, Vito Tisci. Il numero uno del calcio pugliese è difatti stato convocato dal Presidente della Seconda Commissione Consiliare Permanente Regionale, Antonio Tutolo, per affrontare la situazione di crisi in cui versano le società calcistiche pugliesi nel corso dell'attuale emergenza sanitaria. L'iniziativa sollecitata dal Consigliere Luigi Caroli, ovviamente è nata per dar voce alla Federazione Sportiva con il più alto numero di tesserati nella nostra regione, in un momento di grande sofferenza per tutti gli sport, soprattutto di squadra e da contatto, bloccati dall'ultimo DPCM emanato dal Governo e valido fino al 5 marzo 2021.
«Voglio lanciare un grido di allarme – ha esordito il Presidente del C.R. Puglia LND – interpretando il pensiero delle nostre società dilettantistiche e giovanili affiliate, che sono alla canna del gas. In questo momento i club sono in grande sofferenza a causa della mancanza di introiti che derivano dai botteghini, dalle sponsorizzazioni e da tutto l'indotto economico che ruota attorno al sistema calcio. Le nostre società sono diventate ormai delle aziende, sono in crisi, hanno davvero bisogno di sostegno per non collassare. È quasi un anno che il Covid-19 ha messo in ginocchio il mondo dello sport, per questa ragione adesso servono delle misure importanti per consentire ai club di ripartire senza ulteriori sofferenze. Abbiamo bisogno di tornare tutti alla normalità, per questo stiamo lavorando affinché almeno il nostro campionato di vertice, quello regionale di Eccellenza, possa ripartire alla pari della Serie D con l'applicazione di un protocollo adeguato che consenta alle società di tutelare la salute dei propri tesserati. Nell'ultima riunione di Consiglio Direttivo abbiamo ipotizzato delle soluzioni per provare a rimettere in moto l'attività agonistica ufficiale, ma per questo dobbiamo attendere il responso della Lega Nazionale Dilettanti che si esprimerà all'inizio di febbraio».
«In questa prestigiosa sede - ha continuato - mi preme evidenziare come la Regione Puglia debba prendere in seria considerazione l'idea di contribuire alla ripartenza del calcio regionale intervenendo in favore delle nostre società affiliate che si apprestano a tornare in campo, affinché venga loro riconosciuto un contributo economico che possa sollevarle da ulteriori spese necessarie per effettuare, ad esempio, dei tamponi settimanali. A tal proposito sto per inviare una nota congiunta indirizzata al Presidente della Regione Puglia e agli assessori regionali allo Sport e alla Sanità, per evidenziare questi concetti e chiedere dei contributi straordinari che non siano elargiti a pioggia, come già avvenuto in alcune regioni italiane, ma in maniera diretta ai club che si apprestano a ripartire. E per farlo in sicurezza c'è la necessità concreta di effettuare controlli rigidi e capillari che consentano a tutti di riattivare l'attività agonistica senza ulteriori contraccolpi sulla curva dei contagi e dunque sulla salute di tesserati e addetti ai lavori. Il calcio dilettantistico può ripartire con le giuste cautele, ci vuole buonsenso, ma sono certo che le nostre società affiliate siano in grado di osservare scrupolosamente il nuovo protocollo come già avviene per i campionati professionistici nazionali».
La richiesta formulata dal Presidente Tisci riguarda soprattutto le società di Eccellenza, le prime che potrebbero tornare in campo dopo il lungo stop forzato, ma è evidente che in seconda battuta sarà necessario intervenire in favore di tutti i club iscritti agli altri campionati regionali, per favorire una veloce ripartenza.
«Questo grido di aiuto ha una ragione ben precisa: quello di prevenire la chiusura di molte società dilettantistiche e giovanili. Il ruolo di queste associazioni sportive è soprattutto di natura sociale, perché favorisce l'integrazione togliendo i ragazzi dalle strade. Ogni volta che chiude un centro sportivo, a molti giovani vengono precluse numerose possibilità, tra cui quella di fare sport, conoscere gente, abbassare l'indice di sedentarietà e soprattutto quella di fare qualcosa di utile per la propria salute ed il proprio benessere psicofisico. Io sono certo che la Regione Puglia, che ha già dimostrato grande sensibilità e attenzione verso il mondo dello sport, farà di tutto per accogliere il mio appello dando seguito a questa audizione che mi ha permesso di sottolineare alcuni argomenti di grande rilevanza per tutto il calcio pugliese», ha concluso Tisci.