Calcio
Dalla banca alla Lega Pro: il capolavoro di Nicola Ragno
Bisceglie Calcio: il tecnico molfettese è il vero artefice di questa cavalcata
Molfetta - domenica 14 maggio 2017
0.51
Nicola Ragno è quello che ha sempre la tuta. Ragno la indossa con una polo sotto, come una divisa. Perché è una divisa. Di sé dice di essere uomo di campo e ciò spiega perfettamente perché della giacca e della cravatta non è che non gli importi. Non gli servono. Poi c'è quella storia del bancario, cioè l'altra caratteristica che torna sempre quando si parla di Ragno: per anni ha fatto l'allenatore part time, perché la mattina lavora in banca.
Per genere e attitudine Ragno pare un maestro di calcio, il cosiddetto "allenatore di categoria". Categoria, sì. Non poteva immaginare finale di stagione più bello: Bisceglie promosso in Lega Pro dopo 19 anni dall'ultima serie C, ai danni dell'Agropoli (6-1). Se lo ricorderà, Nicola Ragno, l'allenatore che sta stupendo tutti.
Si è dimostrato tutt'altro che inesperto, ha dato prova di grande conoscenza tattica e si sta levando soddisfazioni importanti. Prima Fidelis Andria, poi Nardò ora Bisceglie. In tutto sono nove le promozioni in carriera. Ragno è l'eroe di questo Bisceglie, ha saputo dare forma a una squadra mai sazia e adesso sta raccogliendo i frutti.
La provincia, l'aver cominciato dal basso, dalle categorie inferiori, l'aver fatto un altro lavoro, la cultura del sacrificio. Il suo calcio è scienza. Il suo calcio è preparazione, è un movimento da qui a lì in tot secondi e in quel momento. Una sostanza fatta di conoscenza, di studio, di attenzione ai particolari: nel calcio dei piccoli vince chi è più organizzato, più preparato. È cultura di un lavoro che passa sul campo, nei taccuini.
A dire il vero già nelle annate precedenti aveva fatto intravedere le sue qualità: grande competenza a livello tattico, capacità di gestione dello spogliatoio e maestro per i giocatori più giovani. Riesce ad essere duro quando il lavoro lo richiede, ma anche giocoso e scherzoso. Entra in sintonia con tutti, si comporta da amico e da mentore prima ancora che da allenatore. È questa l'arma in più di Nicola, capace di credere in chi lo merita. I risultati al momento gli hanno dato ragione.
Per genere e attitudine Ragno pare un maestro di calcio, il cosiddetto "allenatore di categoria". Categoria, sì. Non poteva immaginare finale di stagione più bello: Bisceglie promosso in Lega Pro dopo 19 anni dall'ultima serie C, ai danni dell'Agropoli (6-1). Se lo ricorderà, Nicola Ragno, l'allenatore che sta stupendo tutti.
Si è dimostrato tutt'altro che inesperto, ha dato prova di grande conoscenza tattica e si sta levando soddisfazioni importanti. Prima Fidelis Andria, poi Nardò ora Bisceglie. In tutto sono nove le promozioni in carriera. Ragno è l'eroe di questo Bisceglie, ha saputo dare forma a una squadra mai sazia e adesso sta raccogliendo i frutti.
La provincia, l'aver cominciato dal basso, dalle categorie inferiori, l'aver fatto un altro lavoro, la cultura del sacrificio. Il suo calcio è scienza. Il suo calcio è preparazione, è un movimento da qui a lì in tot secondi e in quel momento. Una sostanza fatta di conoscenza, di studio, di attenzione ai particolari: nel calcio dei piccoli vince chi è più organizzato, più preparato. È cultura di un lavoro che passa sul campo, nei taccuini.
A dire il vero già nelle annate precedenti aveva fatto intravedere le sue qualità: grande competenza a livello tattico, capacità di gestione dello spogliatoio e maestro per i giocatori più giovani. Riesce ad essere duro quando il lavoro lo richiede, ma anche giocoso e scherzoso. Entra in sintonia con tutti, si comporta da amico e da mentore prima ancora che da allenatore. È questa l'arma in più di Nicola, capace di credere in chi lo merita. I risultati al momento gli hanno dato ragione.