Calcio
Dal campo di calcio alla cattedra: Eugenio Abbattista
All’Aia di Treviso l’arbitro molfettese “istruisce” i più giovani
Molfetta - lunedì 22 dicembre 2014
7.42
Il fischietto molfettese, Eugenio Abbattista, ha tenuto nei giorni scorsi una riunione tecnica a Treviso dove è stato calorosamente accolto da tutta la squadra trevigiana mettendo in luce tutte le sue qualità tecniche ed umane. Abbattista ricordiamolo, è alla sua terza stagione in CAN B (commissione arbitri nazionale) e, nell'arco di dieci anni è approdato in serie A facendo valere la sua professionalità. Nella sezione gremita ha entusiasmato i più giovani e dato nuova verve ai veterani, infondendo energia ed entusiasmo.
L'arbitro molfettese ha parlato delle prospettive del settore, ha esortato gli aderenti a partecipare alla vita associativa nella buona e nella cattiva sorte e a considerare la sezione come una famiglia. Il tema scelto da Eugenio per la sua conversazione è stato: "Arbitro multitasking: impegno personale, di gruppo, preparazione ed autoanalisi".
Abbattista ha ripercorso le fasi della carriera di un arbitro a cominciare dal corso a seguire alla prima partita, per continuare nella preparazione, affinando conoscenze, tecniche e nozioni. E' poi passato ad esaminare le tecniche di comunicazione consigliando di rivolgersi con il lei ai giocatori per non creare situazioni troppo amichevoli, che possono essere fraintese. Anche il linguaggio non verbale gioca un ruolo fondamentale in campo, crea ordine e disciplina aumentando la credibilità del direttore di gara. La prevenzione è un altro elemento da tenere nella giusta considerazione insieme all'analisi dei dettagli. Si è passati poi ad esaminare video e alcune frammenti di fasi di gioco che sono stati commentati e valutati con interesse dai presenti per arricchire la preparazioni, farsi una ulteriore idea ed approfondire competenze. Gli associati hanno soppesato episodi, guardato con attenzione i filmati per essere sempre pronti a valutare azioni di gioco inaspettate e a prendere le decisioni più giuste e ponderate.
Nell'occasione sono stati presentati i nuovi venticinque fischietti della sezione trevigiana che hanno superato il corso. I neo arbitri sono stati omaggiati da Abbattista, onorato del ruolo, del fischietto e del taccuino, compagni inseparabili di ogni partita. Un lungo caloroso applauso ha salutato l'ospite che ha ricevuto un dono in segno di riconoscenza dal presidente De Marchi. La giornata trevigiana dell'arbitro molfettese si è conclusa con una divertente cena conviviale a cui hanno partecipato vecchi e nuovi associati, proprio per sottolineare il concetto di sezione come famiglia.
L'arbitro molfettese ha parlato delle prospettive del settore, ha esortato gli aderenti a partecipare alla vita associativa nella buona e nella cattiva sorte e a considerare la sezione come una famiglia. Il tema scelto da Eugenio per la sua conversazione è stato: "Arbitro multitasking: impegno personale, di gruppo, preparazione ed autoanalisi".
Abbattista ha ripercorso le fasi della carriera di un arbitro a cominciare dal corso a seguire alla prima partita, per continuare nella preparazione, affinando conoscenze, tecniche e nozioni. E' poi passato ad esaminare le tecniche di comunicazione consigliando di rivolgersi con il lei ai giocatori per non creare situazioni troppo amichevoli, che possono essere fraintese. Anche il linguaggio non verbale gioca un ruolo fondamentale in campo, crea ordine e disciplina aumentando la credibilità del direttore di gara. La prevenzione è un altro elemento da tenere nella giusta considerazione insieme all'analisi dei dettagli. Si è passati poi ad esaminare video e alcune frammenti di fasi di gioco che sono stati commentati e valutati con interesse dai presenti per arricchire la preparazioni, farsi una ulteriore idea ed approfondire competenze. Gli associati hanno soppesato episodi, guardato con attenzione i filmati per essere sempre pronti a valutare azioni di gioco inaspettate e a prendere le decisioni più giuste e ponderate.
Nell'occasione sono stati presentati i nuovi venticinque fischietti della sezione trevigiana che hanno superato il corso. I neo arbitri sono stati omaggiati da Abbattista, onorato del ruolo, del fischietto e del taccuino, compagni inseparabili di ogni partita. Un lungo caloroso applauso ha salutato l'ospite che ha ricevuto un dono in segno di riconoscenza dal presidente De Marchi. La giornata trevigiana dell'arbitro molfettese si è conclusa con una divertente cena conviviale a cui hanno partecipato vecchi e nuovi associati, proprio per sottolineare il concetto di sezione come famiglia.