Calcio
Kelly Alves, la brasiliana che ha fatto esultare il PalaPanunzio
Da Fortaleza a Molfetta: l'universale della MasterFood Macula Nox racconta la sua storia
Molfetta - venerdì 27 gennaio 2017
9.09
Quel dribbling secco, quel modo di usare la suola nel gestire la palla, quel tiro potente, rigorosamente con la punta del piede. Tocchi che hai per natura, perchè il tuo sangue è quello brasiliano e non può non essere così.
Il calcio a 5 molfettese ha ritrovato una grande protagonista: Katelle Cristina Alves, per tutti, semplicemente Kelly. Laterale e pivot, partita da Fortaleza per amore e che qui, a Molfetta, ha trovato la sua dimensione fatta di famiglia ma anche allenamenti, partite e gol con la maglia della MasterFood Macula Nox.
Come i due che domenica scorsa hanno fatto esultare il PalaPanunzio: uno di rapina, l'altro bellissimo, dalla distanza, con un tiro potente contro cui il portiere non ha potuto nulla su un perfetto schema da calcio d'angolo.
«La differenza è che qui, in Italia, si gioca molto di più con gli schemi e con la tattica e che anche gli allenamenti sono dedicati a questo. In Brasile si è più liberi e più spensierati», spiega.
E poi recuperi, lavoro sporco e qualche giocata di fino che l'ha fatta uscire dal parquet tra gli applausi degli appassionati e delle compagne «che per me sono come la mia seconda famiglia. Mi hanno sempre fatta sentire una di loro, mi hanno dato una grande mano a integrarmi e sono contenta se riesco ad aiutare la nostra squadra per vincere».
La storia inizia anni fa.
Da Fortaleza, capitale dello Stato del Cearà a nord del Brasile. 34 chilometri di spiaggia sull'Oceano Atlantico e una moltitudine di campetti e campi da gioco. Qui l'esperienza in tre squadre (Cruzeirinho, Fenix e Roma), sempre nel futsal. Poi, dal 2010, in Italia. L'approdo alla don Tonino Bello con cui diventa campionessa italiana CSAIN e sfiora la promozione in Serie A, quindi la Pro Molfetta e, infine, la MasterFood Macula Nox.
«Quest'anno per me e le mie compagne deve essere quello della rivincita dopo la scorsa stagione che è andata sotto le aspettative. Se i miei gol servono, sono felice perchè mi danno più grinta ma la danno anche alle altre. Io segno perchè giochiamo tutte per il bene della nostra squadra e del nostro gruppo. Però, con la mia esperienza, posso dire che per la MasterFood Macula Nox il vero campionato inizia ora: siamo terze, abbiamo gli scontri diretti. Non stiamo pensando alla classifica ma a fare più punti possibili per vedere alla fine che posizione avremo», commenta la calcettista.
«Penso che dobbiamo migliorare ancora tanto, quest'anno inizia a vedersi di più la mano del nostro allenatore Nico Camporeale. Ma la verità è che dobbiamo restare umili, allenarci e ascoltare lui, seguire il suo staff con Tobia Tridente e Nico Spadavecchia. Il segreto è quello: se restiamo unite e compatte, ci toglieremo delle soddisfazioni».
Guai a parlare al singolare. Per Kelly esiste solo il noi che poi significa gruppo, spogliatoio.
Il calcio a 5 molfettese ha ritrovato una grande protagonista: Katelle Cristina Alves, per tutti, semplicemente Kelly. Laterale e pivot, partita da Fortaleza per amore e che qui, a Molfetta, ha trovato la sua dimensione fatta di famiglia ma anche allenamenti, partite e gol con la maglia della MasterFood Macula Nox.
Come i due che domenica scorsa hanno fatto esultare il PalaPanunzio: uno di rapina, l'altro bellissimo, dalla distanza, con un tiro potente contro cui il portiere non ha potuto nulla su un perfetto schema da calcio d'angolo.
«La differenza è che qui, in Italia, si gioca molto di più con gli schemi e con la tattica e che anche gli allenamenti sono dedicati a questo. In Brasile si è più liberi e più spensierati», spiega.
E poi recuperi, lavoro sporco e qualche giocata di fino che l'ha fatta uscire dal parquet tra gli applausi degli appassionati e delle compagne «che per me sono come la mia seconda famiglia. Mi hanno sempre fatta sentire una di loro, mi hanno dato una grande mano a integrarmi e sono contenta se riesco ad aiutare la nostra squadra per vincere».
La storia inizia anni fa.
Da Fortaleza, capitale dello Stato del Cearà a nord del Brasile. 34 chilometri di spiaggia sull'Oceano Atlantico e una moltitudine di campetti e campi da gioco. Qui l'esperienza in tre squadre (Cruzeirinho, Fenix e Roma), sempre nel futsal. Poi, dal 2010, in Italia. L'approdo alla don Tonino Bello con cui diventa campionessa italiana CSAIN e sfiora la promozione in Serie A, quindi la Pro Molfetta e, infine, la MasterFood Macula Nox.
«Quest'anno per me e le mie compagne deve essere quello della rivincita dopo la scorsa stagione che è andata sotto le aspettative. Se i miei gol servono, sono felice perchè mi danno più grinta ma la danno anche alle altre. Io segno perchè giochiamo tutte per il bene della nostra squadra e del nostro gruppo. Però, con la mia esperienza, posso dire che per la MasterFood Macula Nox il vero campionato inizia ora: siamo terze, abbiamo gli scontri diretti. Non stiamo pensando alla classifica ma a fare più punti possibili per vedere alla fine che posizione avremo», commenta la calcettista.
«Penso che dobbiamo migliorare ancora tanto, quest'anno inizia a vedersi di più la mano del nostro allenatore Nico Camporeale. Ma la verità è che dobbiamo restare umili, allenarci e ascoltare lui, seguire il suo staff con Tobia Tridente e Nico Spadavecchia. Il segreto è quello: se restiamo unite e compatte, ci toglieremo delle soddisfazioni».
Guai a parlare al singolare. Per Kelly esiste solo il noi che poi significa gruppo, spogliatoio.