Calcio
Crisi Molfetta Calcio, il patron Bufi: «Accetto la contestazione ma la squadra va sostenuta»
Le parole del presidente biancorosso dopo la sconfitta di ieri
Molfetta - lunedì 3 ottobre 2022
12.16
Il presidente Saverio Bufi, all'indomani della sconfitta contro il Fasano che ha lasciato la Molfetta Calcio al penultimo posto del girone H, ha voluto dire la sua sulla situazione in casa biancorossa, anche alla luce della contestazione che c'è stata ieri al termine del match:
«Per chi come me - ha scritto in una nota apparsa sui social - oltre ad essere un presidente è anche tifoso della sua squadra questo non è uno slogan ma un mantra, un concetto da seguire a prescindere. Se fatto con i modi giusti e senza trascendere ritengo giusto contestare una società, un presidente, un allenatore. Si può contestare un allenatore che ha vinto come nessuno negli ultimi 60 anni? Sì. Si può contestare un presidente che negli ultimi 7 anni ha partecipato attivamente ad una squadra portata dalla salvezza in Promozione fino alla costruzione di una solida ed ambiziosa società in D? Sì».
«Si può contestare una società - ha aggiunto Bufi - che ha investito tanto tempo e denaro? Sì. C'è sicuramente amarezza per la memoria corta dei tifosi, sicuramente anche molta delusione, ma ci sta, i tifosi hanno sempre ragione. Una cosa però voglio dirvela, ed è una considerazione che vorrei che ogni tifoso vero del Molfetta si domandasse sempre e che dovrebbe governare ogni azione o frase o comportamento, sto tifando la Molfetta? Sto dando il mio contributo alla squadra? Oppure sto facendo altro?».
«Io questa domanda me la pongo sempre, secondo me sarebbe utile che tutti facessero la stessa cosa. I presidenti, le società, gli allenatori cambiano, ma la Molfetta deve rimanere sempre in vita e nei nostri cuori ed essere tifata e supportata» ha infine concluso.
«Per chi come me - ha scritto in una nota apparsa sui social - oltre ad essere un presidente è anche tifoso della sua squadra questo non è uno slogan ma un mantra, un concetto da seguire a prescindere. Se fatto con i modi giusti e senza trascendere ritengo giusto contestare una società, un presidente, un allenatore. Si può contestare un allenatore che ha vinto come nessuno negli ultimi 60 anni? Sì. Si può contestare un presidente che negli ultimi 7 anni ha partecipato attivamente ad una squadra portata dalla salvezza in Promozione fino alla costruzione di una solida ed ambiziosa società in D? Sì».
«Si può contestare una società - ha aggiunto Bufi - che ha investito tanto tempo e denaro? Sì. C'è sicuramente amarezza per la memoria corta dei tifosi, sicuramente anche molta delusione, ma ci sta, i tifosi hanno sempre ragione. Una cosa però voglio dirvela, ed è una considerazione che vorrei che ogni tifoso vero del Molfetta si domandasse sempre e che dovrebbe governare ogni azione o frase o comportamento, sto tifando la Molfetta? Sto dando il mio contributo alla squadra? Oppure sto facendo altro?».
«Io questa domanda me la pongo sempre, secondo me sarebbe utile che tutti facessero la stessa cosa. I presidenti, le società, gli allenatori cambiano, ma la Molfetta deve rimanere sempre in vita e nei nostri cuori ed essere tifata e supportata» ha infine concluso.