Calcio
Coppa Puglia, Borgorosso: l'imperativo è vincere
Fischio d'inizio al Campo Comunale di Cassano (ore 16.00)
Molfetta - domenica 10 maggio 2015
8.23
Un modello vincente non è mai frutto del caso. Nello sport e, più specificatamente, nel calcio, puoi vincere, aiutato dalla dea bendata, una volta ma, se ti ripeti, allora significa che, alla base, c'è una strategia vincente. In Terza Categoria, c'è stato un solo modello vincente: il Borgorosso Molfetta. In Coppa Puglia, ancora no. Perchè il Borgorosso nell'ultimo periodo ha sollevato il piede dall'acceleratore. Ora però bisogna riprendere a pedalare. Contro il Cassano non si può indietreggiare di un sol centimetro.
Numeri alla mano, nessuno si può neppure avvicinare alla prima stagione del Borgorosso Molfetta. Ha inoltre, una società sana e lungimirante alle spalle, ha un blocco di calciatori di valore tutti utili alla causa, ha l'allenatore giusto al posto giusto che sa coltivare e scegliere l'undici titolare e che rappresenta il cuore pulsante della compagine molfettese. Ma c'è speranza di rivedere il Borgorosso ai fasti di qualche settimana addietro? Sì, ad una condizione: tornare a pedalare. Non ci sono altre strade signori. Bisogna prendere esempio da come è finito il campionato e bisogna scovare la formula vincente o si resta fermi al palo. E che sia chiaro: contro il Cassano basta che una delle componenti venga meno e il successo sarà arduo.
Servono i tre punti, serve il vero Borgorosso. Quello vero, gioco e grinta, muscoli e cuore. Che lotta e vince. Quindi? Quindi va applaudito il cammino di una squadra partita tra mille critiche e, peraltro, ancora in corsa nel viaggio in Coppa Puglia. Servirà mostrare gli artigli, soprattutto per la società che non ama i riflettori, ma ama vincere, soprattutto per i tifosi. E se poi hai una guida collaudata come quella di Patruno, puoi ancora -o sempre- sognare, vivendo giorni di emozioni e sorrisi.
Numeri alla mano, nessuno si può neppure avvicinare alla prima stagione del Borgorosso Molfetta. Ha inoltre, una società sana e lungimirante alle spalle, ha un blocco di calciatori di valore tutti utili alla causa, ha l'allenatore giusto al posto giusto che sa coltivare e scegliere l'undici titolare e che rappresenta il cuore pulsante della compagine molfettese. Ma c'è speranza di rivedere il Borgorosso ai fasti di qualche settimana addietro? Sì, ad una condizione: tornare a pedalare. Non ci sono altre strade signori. Bisogna prendere esempio da come è finito il campionato e bisogna scovare la formula vincente o si resta fermi al palo. E che sia chiaro: contro il Cassano basta che una delle componenti venga meno e il successo sarà arduo.
Servono i tre punti, serve il vero Borgorosso. Quello vero, gioco e grinta, muscoli e cuore. Che lotta e vince. Quindi? Quindi va applaudito il cammino di una squadra partita tra mille critiche e, peraltro, ancora in corsa nel viaggio in Coppa Puglia. Servirà mostrare gli artigli, soprattutto per la società che non ama i riflettori, ma ama vincere, soprattutto per i tifosi. E se poi hai una guida collaudata come quella di Patruno, puoi ancora -o sempre- sognare, vivendo giorni di emozioni e sorrisi.