Calcio
Come ripartirà il calcio locale dopo il Coronavirus? Le proposte di Tisci
Si studiano tutte le possibilità per sostenere il futuro dei club dilettantistici
Molfetta - sabato 2 maggio 2020
8.41
Una riunione in videoconferenza per parlare del futuro del calcio dilettantistico dopo l'emergenza Coronavirus: la Commissione Consiliare Permanente del Comune di Bari con delega allo Sport ha affrontato questo tema, a distanza, con il Presidente del Comitato Regionale Puglia LND, Vito Tisci. Alla riunione sono intervenuti il Presidente Giuseppe Cascella, il suo vice Giuseppe Viggiano, e i Consiglieri Nicola Acquaviva, Marco Bronzini, Pasquale Magrone, Laura Manginelli e Micaela Paparella, oltre ovviamente al numero uno della Federcalcio Puglia.
Nell'ambito della videoconferenza è stato chiesto al Presidente Tisci quali sono le prospettive di ripresa del movimento calcistico dilettantistico e giovanile pugliese alla luce dell'attuale situazione di emergenza legata alla diffusione dei contagi da Covid-19. Fra i temi trattati nel corso della riunione, il dibattito su quante società potranno sostenere le spese necessarie per adempiere a tutti i protocolli sanitari stringenti che sembrano delinearsi per la riapertura delle attività sportive.
Il presidente Tisci ha spiegato che la sospensione di tutte le attività produttive ha avuto evidenti ricadute anche nell'ambito sportivo: «Lo sport italiano è in ginocchio, e questa situazione si ripercuote inevitabilmente anche sulle Società affiliate che svolgono un importante ruolo sociale su tutto il territorio regionale. I costi sostenuti dai club (iscrizione ai campionati, tesseramento, assicurazione, rimborsi spesa per tecnici e calciatori, costi per la gestione delle strutture sportive) sono coperti, per la maggior parte dei casi, da piccoli sponsor di imprenditori locali che non potranno più sostenere determinati costi».
Quali ipotesi quindi a sostegno delle piccole società? In primis, l'erogazione di un contributo straordinario in favore dei club. L'obiettivo è quello di ridurre l'onere che le stesse sosterranno per la partecipazione alle attività federali della prossima stagione sportiva 2020/2021, che vedranno un inevitabile calo di iscrizioni. L'aiuto economico è sostanziale per compensare i mancati introiti del botteghino causati dalla sospensione forzata ed improvvisa di tutti i campionati, a fronte dei gravosi investimenti economici sostenuti dai club all'inizio della stagione sportiva 2019/2020.
Il Presidente Tisci ha risposto che si potrebbe pensare ad una defiscalizzazione, a contributi economici, a voucher per le famiglie. Il numero uno del Comitato Regionale ha già richiesto alla Federcalcio che venga erogato il rimborso della quota parte delle somme (tasse gara, assicurazioni ecc.) per i periodi non goduti, ma resta sempre in attesa di conoscere anche gli stanziamenti di cui ha parlato il Ministro Spadafora. Il consigliere Magrone ha chiesto inoltre chi vigilerà sull'osservanza dei rigidi protocolli sanitari che saranno imposti dal Governo.
Il Presidente Tisci ha fatto sapere che non sarà semplice, per le piccole società, rispettare i protocolli sanitari a causa dei costi e degli elevati adempimenti da sostenere. La consigliera Manginelli ha chiesto in che modo la LND Puglia può contribuire al sostegno delle Società sportive. Tisci ritiene che potrebbe, per esempio, reperire dei fondi nel proprio bilancio oppure stornare le quote delle assicurazioni degli atleti.
Nell'ambito della videoconferenza è stato chiesto al Presidente Tisci quali sono le prospettive di ripresa del movimento calcistico dilettantistico e giovanile pugliese alla luce dell'attuale situazione di emergenza legata alla diffusione dei contagi da Covid-19. Fra i temi trattati nel corso della riunione, il dibattito su quante società potranno sostenere le spese necessarie per adempiere a tutti i protocolli sanitari stringenti che sembrano delinearsi per la riapertura delle attività sportive.
Il presidente Tisci ha spiegato che la sospensione di tutte le attività produttive ha avuto evidenti ricadute anche nell'ambito sportivo: «Lo sport italiano è in ginocchio, e questa situazione si ripercuote inevitabilmente anche sulle Società affiliate che svolgono un importante ruolo sociale su tutto il territorio regionale. I costi sostenuti dai club (iscrizione ai campionati, tesseramento, assicurazione, rimborsi spesa per tecnici e calciatori, costi per la gestione delle strutture sportive) sono coperti, per la maggior parte dei casi, da piccoli sponsor di imprenditori locali che non potranno più sostenere determinati costi».
Quali ipotesi quindi a sostegno delle piccole società? In primis, l'erogazione di un contributo straordinario in favore dei club. L'obiettivo è quello di ridurre l'onere che le stesse sosterranno per la partecipazione alle attività federali della prossima stagione sportiva 2020/2021, che vedranno un inevitabile calo di iscrizioni. L'aiuto economico è sostanziale per compensare i mancati introiti del botteghino causati dalla sospensione forzata ed improvvisa di tutti i campionati, a fronte dei gravosi investimenti economici sostenuti dai club all'inizio della stagione sportiva 2019/2020.
Il Presidente Tisci ha risposto che si potrebbe pensare ad una defiscalizzazione, a contributi economici, a voucher per le famiglie. Il numero uno del Comitato Regionale ha già richiesto alla Federcalcio che venga erogato il rimborso della quota parte delle somme (tasse gara, assicurazioni ecc.) per i periodi non goduti, ma resta sempre in attesa di conoscere anche gli stanziamenti di cui ha parlato il Ministro Spadafora. Il consigliere Magrone ha chiesto inoltre chi vigilerà sull'osservanza dei rigidi protocolli sanitari che saranno imposti dal Governo.
Il Presidente Tisci ha fatto sapere che non sarà semplice, per le piccole società, rispettare i protocolli sanitari a causa dei costi e degli elevati adempimenti da sostenere. La consigliera Manginelli ha chiesto in che modo la LND Puglia può contribuire al sostegno delle Società sportive. Tisci ritiene che potrebbe, per esempio, reperire dei fondi nel proprio bilancio oppure stornare le quote delle assicurazioni degli atleti.