Calcio
Champagne per il Borgorosso: 1-3 al Real Bari. Play off più vicini
Grieco, Acquaviva e Murolo zittiscono la squadra di Gesuito
Molfetta - lunedì 2 marzo 2015
7.36
Dentro, fuori e ancora dentro. Real Bari-Borgorosso Molfetta, più che un GP motociclistico. Un parco divertimenti, una montagna russa: 1-3 finale, e vendetta servita. Emozioni, forti, regalate da due squadre che amano divertirsi e divertire. In forma, prima di tutto, entrambe. L'ha spuntata, alla fine, il Borgorosso di Michele Patruno, che per lunghi tratti ha dominato. A pagare, qualche errore difensivo di troppo il Real Bari.
A decidere la gara, nonostante tutto, sono stati sempre loro tre, Grieco, Acquaviva e Murolo. Il Real Bari, dal canto suo, è stato colpevole di non aver saputo gestire la gara, che dopo il momentaneo pareggio di Pirino si era messa sui binari più giusti. Ci hanno pensato quindi Acquaviva e Murolo nella ripresa, in un continuo batti e ribatti, a brindare al successo
Un lungo tiro di sigaretta, anche oggi la sua partita è finita così. Il sapore della vittoria, momento di piacere e tensioni che scivolano via in una nuvola di fumo. Mentre i suoi ragazzi erano sotto la curva per prendersi i (meritati) applausi dei tifosi, Michele Patruno era già scappato dietro la panchina. Attaccato ad una sigaretta, compagna di una vita. I suoi applausi se li era già presi, come ogni domenica. Il Borgorosso Molfetta non è più sorpresa. Grande fra le piccole, o forse piccola fra le grandi. È entrata in punta dei piedi nel calcio dilettantistico, con la dolcezza di una ballerina e i sogni di un bambino. Ma gli occhi sono aperti, e questo non è un film. I tre punti contro il Real Bari vanno al di là di ogni scontro play-off. Strada da fare ce n'è ancora tanta, e Patruno lo sa. Lui che di chilometri nel calcio dei dilettanti, dei campi di provincia, delle difficoltà ne ha fatti eccome.
Per il Sannicandro, prossimo avversario, dunque, qualche messaggio importante. E non dare mai per scontato il risultato, cercando di stare lontani da cali di concentrazione. Il Borgorosso diverte e, talvolta, concede, intanto si gode la vittoria e il traguardo play off sempre piú vicino. Aspettando il Sannicandro.
A decidere la gara, nonostante tutto, sono stati sempre loro tre, Grieco, Acquaviva e Murolo. Il Real Bari, dal canto suo, è stato colpevole di non aver saputo gestire la gara, che dopo il momentaneo pareggio di Pirino si era messa sui binari più giusti. Ci hanno pensato quindi Acquaviva e Murolo nella ripresa, in un continuo batti e ribatti, a brindare al successo
Un lungo tiro di sigaretta, anche oggi la sua partita è finita così. Il sapore della vittoria, momento di piacere e tensioni che scivolano via in una nuvola di fumo. Mentre i suoi ragazzi erano sotto la curva per prendersi i (meritati) applausi dei tifosi, Michele Patruno era già scappato dietro la panchina. Attaccato ad una sigaretta, compagna di una vita. I suoi applausi se li era già presi, come ogni domenica. Il Borgorosso Molfetta non è più sorpresa. Grande fra le piccole, o forse piccola fra le grandi. È entrata in punta dei piedi nel calcio dilettantistico, con la dolcezza di una ballerina e i sogni di un bambino. Ma gli occhi sono aperti, e questo non è un film. I tre punti contro il Real Bari vanno al di là di ogni scontro play-off. Strada da fare ce n'è ancora tanta, e Patruno lo sa. Lui che di chilometri nel calcio dei dilettanti, dei campi di provincia, delle difficoltà ne ha fatti eccome.
Per il Sannicandro, prossimo avversario, dunque, qualche messaggio importante. E non dare mai per scontato il risultato, cercando di stare lontani da cali di concentrazione. Il Borgorosso diverte e, talvolta, concede, intanto si gode la vittoria e il traguardo play off sempre piú vicino. Aspettando il Sannicandro.