Calcio
Cantiere Molfetta Sportiva 1917
Riparte da Fumai la ricostruzione della squadra molfettese.
Molfetta - mercoledì 15 luglio 2015
7.45
Dopo l'anno zero è lecito aspettarsi una fase di transizione prima di iniziare ad ingranare. La Molfetta Sportiva 1917 dopo la balorda stagione che si è lasciato alle spalle sta provando a ricostruire con Muzio Fumai. La società molfettese ha gettato nuovamente le basi per poter tornare ad un livello accettabile, perché probabilmente il grande Molfetta degli anni di Sandro Fiore non tornerà più. Il progetto è affidarsi all'entusiasmo e la voglia di fare di Fumai, ancora acerbo sotto certi aspetti tattici ma indubbiamente uno che si basa parecchio sull'aspetto emozionale e dello spogliatoio. Questa Molfetta Sportiva è ancora un cantiere aperto, non potrebbe essere altrimenti. Ci sono tanti buchi da tappare prima di cominciare ad essere una squadra vera. E per farlo bisogna affidarsi al mercato estivo.
Nella stagione 2014/2015 sono stati troppi gli errori posti in essere da società e singoli giocatori che hanno per forza di cose compromesso il risultato e il cammino della squadra in campionato. L'approccio errato alle gare molto spesso ha costretto la ormai ex Libertas Molfetta ad un'affannosa rimonta o a partire con l'handicap. In molti si sono chiesti se parecchi interpreti sono stati realmente da Molfetta? Una Libertas Molfetta con limiti strutturali e obiettivi inferiori, potrebbere - almeno per un annetto - anche starci, ma in una società che vuole rilanciare le sue ambizioni c'è bisogno di affidarsi a gente più preparata.
Muzio Fumai ce la metterà tutta, con dirigenti e presidente c'è un ottimo rapporto, ma servono anche e soprattutto acquisti mirati. L'obiettivo del club è tornare a lottare ai vertici, con la speranza di poterlo fare nella competizione più importante pensando al salto nel campionato di Serie D, con la possibilità del ripescaggio che non pare utopia. Nel calcio, si sa, non esistono certezze. Gli equilibri e i sodalizi di oggi possono diventare le ostilità e le diffidenze di domani. Tutto è precario in quanto sacrificato idealmente sull'altare di quei risultati che spesso infrangono o ricompongono relazioni, patti, promesse. Anche in casa Molfetta Sportiva gli eventi si sono accodati, con precisa ritualità, a questo schema. Non resta che attendere.
Nella stagione 2014/2015 sono stati troppi gli errori posti in essere da società e singoli giocatori che hanno per forza di cose compromesso il risultato e il cammino della squadra in campionato. L'approccio errato alle gare molto spesso ha costretto la ormai ex Libertas Molfetta ad un'affannosa rimonta o a partire con l'handicap. In molti si sono chiesti se parecchi interpreti sono stati realmente da Molfetta? Una Libertas Molfetta con limiti strutturali e obiettivi inferiori, potrebbere - almeno per un annetto - anche starci, ma in una società che vuole rilanciare le sue ambizioni c'è bisogno di affidarsi a gente più preparata.
Muzio Fumai ce la metterà tutta, con dirigenti e presidente c'è un ottimo rapporto, ma servono anche e soprattutto acquisti mirati. L'obiettivo del club è tornare a lottare ai vertici, con la speranza di poterlo fare nella competizione più importante pensando al salto nel campionato di Serie D, con la possibilità del ripescaggio che non pare utopia. Nel calcio, si sa, non esistono certezze. Gli equilibri e i sodalizi di oggi possono diventare le ostilità e le diffidenze di domani. Tutto è precario in quanto sacrificato idealmente sull'altare di quei risultati che spesso infrangono o ricompongono relazioni, patti, promesse. Anche in casa Molfetta Sportiva gli eventi si sono accodati, con precisa ritualità, a questo schema. Non resta che attendere.