Calcio
Borgorosso Molfetta, contro il Partizan Gioia per i tre punti
Allo stadio Petrone (ore 14.30) arriva la squadra di Carmelo Pagano
Molfetta - domenica 20 dicembre 2015
Ripartire è d'obbligo. Già, perché la sfida interna contro il Partizan Gioia dirà molto sullo stato di salute di questo Borgorosso. L'ultimo pareggio è stato utile a far tornare tutti con i piedi per terra. Per lo shampagne c'è tempo. Perché i festeggiamenti anticipati molto spesso sono sinonimo di vertigini.
Bisogna quindi, non abbassare la guardia (e il gomito) di un centimetro. La reazione di domenica scorsa dopo l'iniziale svantaggio è un chiaro messaggio alle rivali o meglio alla rivale del Trinitapoli: "per la vetta della classifica non molliamo". Anche perché non si era fenomeni prima ma non si è brocchi adesso. Anzi il Borgorosso Molfetta è una delle migliori squadre della categoria.
Patruno si gode e rilancia la sua macchina quasi perfetta. Certo, il Borgorosso è tornato da Andria con qualche dubbio ma anche con tante certezze e la consapevolezza che questa squadra potrà dire la sua fino alla fine. Soprattutto se continuerà a fare punti di giornata in giornata. Il pareggio di domenica scorsa, non toglie definitivamente di dosso le ragnatele della sconfitta contro il Trinitapoli ma è un chiaro segnale di risveglio. Fondamentale è sì sognare, senza però montarsi troppo la testa. La strada è ancora lunga e piena di insidie, la sensazione di guardare tutti dall'alto verso il basso è sempre piacevole, ma le vertigini e gli eventuali passi falsi sono dietro l'angolo.
Bisogna quindi, non abbassare la guardia (e il gomito) di un centimetro. La reazione di domenica scorsa dopo l'iniziale svantaggio è un chiaro messaggio alle rivali o meglio alla rivale del Trinitapoli: "per la vetta della classifica non molliamo". Anche perché non si era fenomeni prima ma non si è brocchi adesso. Anzi il Borgorosso Molfetta è una delle migliori squadre della categoria.
Patruno si gode e rilancia la sua macchina quasi perfetta. Certo, il Borgorosso è tornato da Andria con qualche dubbio ma anche con tante certezze e la consapevolezza che questa squadra potrà dire la sua fino alla fine. Soprattutto se continuerà a fare punti di giornata in giornata. Il pareggio di domenica scorsa, non toglie definitivamente di dosso le ragnatele della sconfitta contro il Trinitapoli ma è un chiaro segnale di risveglio. Fondamentale è sì sognare, senza però montarsi troppo la testa. La strada è ancora lunga e piena di insidie, la sensazione di guardare tutti dall'alto verso il basso è sempre piacevole, ma le vertigini e gli eventuali passi falsi sono dietro l'angolo.