Calcio
Bari, sarà Giancaspro il salvatore dei biancorossi?
Ore cruciali per le sorti della società. "La Repubblica" ipotizza gli scenari per il molfettese
Molfetta - domenica 5 giugno 2016
11.41
Sono ore cruciali per le sorti della società Bari Calcio. Venerdì a Terlizzi, presso uno studio notarile, si è tenuta la prima parte di un incontro fiume tra Gianluca Paparesta, presidente e al momento socio di maggioranza, e Cosmo Giancaspro, l'imprenditore molfettese che detiene il 5% delle azioni.
Al centro la ricapitalizzazione del club, resa più complicata dall'assenza dei soldi di Noordin, il malese giunto in pompa magna in Puglia qualche settimana fa desideroso di acquistare i biancorossi.
E' il quotidiano "La Repubblica" a costruire gli scenari che potrebbero aprirsi, scenari nei quali il molfettese Giancaspro avrà un ruolo chiave: infatti lunedì 6 giugno il Bari può ripianare i debiti. Ed è su chi lo farà che si gioca la partita più importante.
"La prima ipotesi prevede che l'imprenditore molfettese, che non sembra avere problemi di liquidità, ricapitalizzi subito per 5 milioni, facendo salire momentaneamente le sue quote al 90 per cento. Una sorta di pegno, in attesa che a Paparesta, entro il 22 giugno, giungano i soldi di Noordin: se così fosse, ad una cifra che legali e commercialisti delle due parti starebbero definendo, Paparesta ricomprerebbe da Giancaspro l'80 per cento del pacchetto azionario" scrive il giornale.
"Seconda ipotesi: Paparesta provvede lunedì alla ricapitalizzazione, con soldi diversi da quelli mai arrivati di Noordin, e liquida con una congrua cifra Giancaspro che, lo ricordiamo, gli ha anticipato circa 3 milioni di euro. In realtà, lo stesso Giancaspro potrebbe chiedere la conversione di quella cifra in azioni, salendo al 20 per cento come quote societarie. In pratica, si ripristinerebbe la situazione che stava maturando prima dell'avvento di Noordin, e cioè che Paparesta e Giancaspro procedano di pari passo, con il primo ad occuparsi di vicende tecniche, il secondo di quelle amministrative".
Dunque non resta che aspettare. Di certo i rapporti tra Paparesta e Giancaspro, tesi fino a qualche ora fa, adesso potrebbero essere migliori per il bene del calcio a Bari.
Al centro la ricapitalizzazione del club, resa più complicata dall'assenza dei soldi di Noordin, il malese giunto in pompa magna in Puglia qualche settimana fa desideroso di acquistare i biancorossi.
E' il quotidiano "La Repubblica" a costruire gli scenari che potrebbero aprirsi, scenari nei quali il molfettese Giancaspro avrà un ruolo chiave: infatti lunedì 6 giugno il Bari può ripianare i debiti. Ed è su chi lo farà che si gioca la partita più importante.
"La prima ipotesi prevede che l'imprenditore molfettese, che non sembra avere problemi di liquidità, ricapitalizzi subito per 5 milioni, facendo salire momentaneamente le sue quote al 90 per cento. Una sorta di pegno, in attesa che a Paparesta, entro il 22 giugno, giungano i soldi di Noordin: se così fosse, ad una cifra che legali e commercialisti delle due parti starebbero definendo, Paparesta ricomprerebbe da Giancaspro l'80 per cento del pacchetto azionario" scrive il giornale.
"Seconda ipotesi: Paparesta provvede lunedì alla ricapitalizzazione, con soldi diversi da quelli mai arrivati di Noordin, e liquida con una congrua cifra Giancaspro che, lo ricordiamo, gli ha anticipato circa 3 milioni di euro. In realtà, lo stesso Giancaspro potrebbe chiedere la conversione di quella cifra in azioni, salendo al 20 per cento come quote societarie. In pratica, si ripristinerebbe la situazione che stava maturando prima dell'avvento di Noordin, e cioè che Paparesta e Giancaspro procedano di pari passo, con il primo ad occuparsi di vicende tecniche, il secondo di quelle amministrative".
Dunque non resta che aspettare. Di certo i rapporti tra Paparesta e Giancaspro, tesi fino a qualche ora fa, adesso potrebbero essere migliori per il bene del calcio a Bari.