Calcio
Aquile Molfetta, Gigi Metta racconta il giorno della finale di Coppa Italia
L'intervista al direttore sportivo biancorosso
Molfetta - domenica 2 maggio 2021
10.00
Aquile Molfetta, ci siamo!
Poche ore alle 18 quando Capitan Pedone e compagni affronteranno l'Eur Calcio a 5 per la finale di Coppa Italia.
È Gigi Metta, direttore sportivo biancorosso, a parlare e raccontare questi momenti che precedono la partita più importante della storia del team di Donato de Giglio.
"Da ds delle Aquile Molfetta non posso davvero che essere orgoglioso dei nostro calcettisti.
Dopo aver conquistato lo storico traguardo della serie A2, per la nostra società e per tutta la città di Molfetta, sinceramente non pensavo avessero ancora la fisicità e l'agonismo per confrontarsi a questi livelli altissimi.
Quando si raggiungono questi risultati significativi che i ragazzi oltre la loro bravura sono riusciti a metterci anche il cuore e l'agonismo necessario per arrivare a questa finale.
Anche se ritengo che il merito di questa finale vada condiviso con tutti gli appartenenti a questa straordinaria realtà sportiva. Complimenti agli atleti, mister, staff e tutti i dirigenti che con i loro sacrifici hanno portato avanti questo progetto sportivo. Il nostro obiettivo era arrivare in finale e anche in questo ci siamo riusciti, ora servirebbe davvero un miracolo per coronare e mettere la cosiddetta ciliegina sulla torta ad una stagione davvero straordinaria"
Come arrivano i ragazzi a questo incontro finale della stagione?
"Dopo due autentiche battaglie sportive per contenuti tecnici ed agonistici, ritengo che purtroppo le Aquile Molfetta arrivino a disputare questa finale indubbiamente penalizzate da decisioni che fanno sì che l'incontro sia al quanto impari. L'Eur Massimo arriva in finale senza aver giocato i quarti di finale perché la società Catanzaro C5 è stata costretta purtroppo a rinunciare per casi covid. Per correttezza delle società partecipanti alla final eight si sarebbe a mio avviso sostituirla con la seconda classificata del girone in questione in modo tale che tutte le finaliste disputassero lo stesso numero di incontri.
Si giocherà quindi con una società nettamente più fresca dal lato fisico e mentale, avendo dato anche la possibilità di gestire i propri squalificati in maniera impropria e ritrovandosi a giocare la finale con quattro giocatori senza aver disputato nessuna partita. A nostro discapito invece noi ci ritroveremo con una squadra decimata da infortuni e squalifiche e da un dispendio energetico e fisico davvero notevole. Anche nelle semifinale, ritengo ci sia stata una gestione da parte della terna arbitrale alquanto discutibile rivedendo dopo soli tre minuti di gioco due cartellini gialli per semplici falli di gioco che hanno condizionato non poco il match, tanto da portare all'espulsione ingiusta di uno dei protagonisti della stagione: Christian Ortiz. Chiaramente nulla contro la società Eur Massimo, in quanto le mie esternazioni sarebbero arrivate per qualunque squadra fosse arrivata non disputando i quarti di finale".
Poche ore alle 18 quando Capitan Pedone e compagni affronteranno l'Eur Calcio a 5 per la finale di Coppa Italia.
È Gigi Metta, direttore sportivo biancorosso, a parlare e raccontare questi momenti che precedono la partita più importante della storia del team di Donato de Giglio.
"Da ds delle Aquile Molfetta non posso davvero che essere orgoglioso dei nostro calcettisti.
Dopo aver conquistato lo storico traguardo della serie A2, per la nostra società e per tutta la città di Molfetta, sinceramente non pensavo avessero ancora la fisicità e l'agonismo per confrontarsi a questi livelli altissimi.
Quando si raggiungono questi risultati significativi che i ragazzi oltre la loro bravura sono riusciti a metterci anche il cuore e l'agonismo necessario per arrivare a questa finale.
Anche se ritengo che il merito di questa finale vada condiviso con tutti gli appartenenti a questa straordinaria realtà sportiva. Complimenti agli atleti, mister, staff e tutti i dirigenti che con i loro sacrifici hanno portato avanti questo progetto sportivo. Il nostro obiettivo era arrivare in finale e anche in questo ci siamo riusciti, ora servirebbe davvero un miracolo per coronare e mettere la cosiddetta ciliegina sulla torta ad una stagione davvero straordinaria"
Come arrivano i ragazzi a questo incontro finale della stagione?
"Dopo due autentiche battaglie sportive per contenuti tecnici ed agonistici, ritengo che purtroppo le Aquile Molfetta arrivino a disputare questa finale indubbiamente penalizzate da decisioni che fanno sì che l'incontro sia al quanto impari. L'Eur Massimo arriva in finale senza aver giocato i quarti di finale perché la società Catanzaro C5 è stata costretta purtroppo a rinunciare per casi covid. Per correttezza delle società partecipanti alla final eight si sarebbe a mio avviso sostituirla con la seconda classificata del girone in questione in modo tale che tutte le finaliste disputassero lo stesso numero di incontri.
Si giocherà quindi con una società nettamente più fresca dal lato fisico e mentale, avendo dato anche la possibilità di gestire i propri squalificati in maniera impropria e ritrovandosi a giocare la finale con quattro giocatori senza aver disputato nessuna partita. A nostro discapito invece noi ci ritroveremo con una squadra decimata da infortuni e squalifiche e da un dispendio energetico e fisico davvero notevole. Anche nelle semifinale, ritengo ci sia stata una gestione da parte della terna arbitrale alquanto discutibile rivedendo dopo soli tre minuti di gioco due cartellini gialli per semplici falli di gioco che hanno condizionato non poco il match, tanto da portare all'espulsione ingiusta di uno dei protagonisti della stagione: Christian Ortiz. Chiaramente nulla contro la società Eur Massimo, in quanto le mie esternazioni sarebbero arrivate per qualunque squadra fosse arrivata non disputando i quarti di finale".