Calcio
Al via la stagione della Nox Molfetta, tra prima squadra e settore giovanile
La società: «Stagione articolata ma entusiasmante. Ormai siamo una realtà»
Molfetta - martedì 6 settembre 2022
9.15
Poche ore e poi sarà finalmente palla a terra e parquet per la Nox Molfetta.
La prima squadra, allenata da Mister Alessandra de Bari, si troverà al PalaFiorentini nella serata del 6 settembre per iniziare la preparazione: gli aspetti fisici e atletici saranno curati dalla preparatrice Porzia Marino e dalla fisioterapista Giovanna Allegretta. Il lavoro tecnico - tattico, invece, verrà eseguito dall'allenatrice e da Nico Spadavecchia, allenatore dei portieri.
Già da venerdì 2 settembre, invece, con il responsabile tecnico del settore giovanile Girma Gadaleta, assieme a Federica Mezzatesta e Tiziana Liuzzo, giocatrici e allenatrici, sono riprese le attività del settore giovanile, al secondo anno di vita e in forte crescita, come testimoniato dal numero delle bambine e delle ragazzine che si sono avvicinate al calcio a 5 nel corso degli open day estivi.
«Sarà una stagione molto articolata ma altrettanto entusiasmante - esordisce la dirigenza biancorossa che si racconta in questa intervista - La prima squadra affronterà un campionato ostico e di alto livello mentre il settore giovanile dovrà fare i conti con una crescita esponenziale delle tesserate grazie all'ottimo lavoro svolto lo scorso anno».
Partiamo dalla prima squadra: in estate c'è stata la riconferma di un blocco importante mentre con altre giocatrici le strade si sono divise.
«Teniamo, a nome della società, a ringraziarle tutte perchè se siamo quello che siamo il merito è anche di ognuna di loro. Ciascuna ha sicuramente dato tutto per questa maglia grazie al fatto di essere stata messa nella condizione di poter rendere al meglio. Tuttavia lo sport è bello perchè c'è già una nuova stagione: tutte le ragazze riconfermate avevano altre richieste. Hanno subito detto no mostrando un grandissimo attaccamento e un immenso senso di riconoscimento nei nostri confronti: abbiamo voluto "ripargarlo" con un mercato in entrata di alto livello e mettendo da subito a loro disposizione strutture e organizzazione per potersi allenare con l'obiettivo di partire immediatamente forte».
Dopo il primo anno in Serie A2 con qualificazione ai playoff, miglior attacco e miglior marcatrice in un girone difficilissimo come quello C, quest'anno l'obiettivo è migliorarsi?
«L'anno scorso, a livello prettamente sportivo, crediamo che abbiamo fatto un piccolo capolavoro.
Dopo un inizio con quattro sconfitte nelle prime quattro giornate, chiunque avrebbe potuto gettare la spugna, qualsiasi spogliatoio si sarebbe disunito. Noi no. Abbiamo fatto scudo, come società, a squadra e staff e i risultati si sono visti. Gli stessi sponsor ci sono stati vicini, idem il pubblico che ha continuato a riempire il PalaFiorentini e a seguirci in trasferta: le ragazze ci hanno ripagato con una soddisfazione immensa. Per quanto riguarda questa stagione, guai a pensare che sarà facile: non faremo proclami, come nostro costume, la volontà di migliorarsi c'è perchè è nell'ordine naturale delle cose ma incontreremo tante difficoltà e insidie come è giusto che sia in una Serie A2. La squadra dovrà semplicemente fare gruppo, seguire il mister mentre a noi toccherà il compito di mettere tutti nella condizione di potersi esprimere al massimo delle proprie potenzialità».
E' innegabile, però, che la Nox ha molti riflettori accessi: ci sarà pressione su Mister de Bari e sulla squadra, molti avversari hanno già detto che siete tra le squadre favorite...
«Contiamo su uno dei migliori, giovani mister in circolazione. Lo dicono i risultati che Alessandra ha raggiunto, anche nel corso di qualifica con un grande del calcio a 5 come Mister Menichelli. La stessa cosa vale per il suo staff tecnico. Il nostro Mister sarà bravissima a gestire i momenti, stessa cosa per la squadra: ormai l'alibi dell'inesperienza non c'è più ma non bisogna nemmeno mettere pressione a delle ragazze che fanno questo prima di tutto per passione e che vengono ad allenarsi dopo giornate di lavoro o affrontano lunghe trasferte nel weekend con enormi sacrifici. Anche noi pensiamo che ci sono realtà importanti da tenere in considerazione nel nostro girone ma chi sarà più bravo otterrà i migliori risultati».
Avete parlato di pubblico, ma è vero che molte giocatrici vi hanno scelto anche per il calore della vostra tifoseria?
«Si. Purtroppo ci sono realtà che giocano senza seguito, in palazzetti vuoti e silenziosi. Noi abbiamo questa ricchezza, soprattutto da quando esiste il settore giovanile: venire a vedere una partita della Nox al PalaFiorentini è per intere famiglie un bel momento di aggregazione in cui le figlie possono rispecchiarsi in esempi positivi, come le giocatrici della prima squadra. Ma questa considerazione è stata fatta anche da diversi sponsor che hanno deciso di sostenerci dopo aver assistito a qualche match casalingo. Noi ormai siamo una realtà, è un dato di fatto, anche da questo punto di vista».
Avete nominato il settore giovanile: a che punto è questo progetto?
«A un momento di svolta importante: il numero delle tesserate è superiore a quello dello scorso anno, abbiamo messo a disposizione la passione e la qualifica di Girma Gadaleta alla preparazione di giocatrici esperte come Mezzatesta e Liuzzo, tra l'altro figura fortemente specializzata essendo una docente di educazione fisica. Abbiamo pensato a una psicomotricista, la dottoressa Porzia Marino, per il coordinamento delle attività soprattutto della fascia d'età più piccola. Per l'organizzazione c'è tutta l'esperienza e l'entusiasmo di Mariella Spadavecchia, dirigente responsabile del settore giovanile ma anche della prima squadra a testimonianza che noi consideriamo le piccole parte integrante della nostra società. Faremo sentire le bambine sempre essenziali e al centro del nostro progetto sportivo, puntando prima di tutto al gioco e al loro divertimento».
Tuttavia in molti credevano che fosse impossibile un settore giovanile strutturato, e tutto al femminile, solo dodici mesi fa...
«La cosa più importante era che ci credessimo noi. E abbiamo avuto ragione.
L'aspetto più bello e gratificante è stato vedere le piccole tifare la prima squadra ogni domenica, vedere che sceglievano le giocatrici della prima squadra come beniamine. Quando hanno iniziato a chiedere foto, autografi e maglie abbiamo capito che eravamo sulla strada giusta. I loro occhi brillavano quando hanno potuto entrare in campo con la prima squadra prima delle gare. L'aver coinvolto, poi, così tanto le famiglie è un altro aspetto da non sottovalutare assieme alla decisione di avere uno staff tecnico tutto al femminile».
Ultima domanda: il salto di qualità che tutti si aspettavano è avvenuto definitivamente?
«E' avvenuto sotto ogni punto di vista in concomitanza con i risultati sportivi della prima squadra, fondamentali per tale obiettivo, e la crescita del settore giovanile. Un esempio su tutti: essere invitati a un evento come "Futsal in progress" a maggio, dove hanno partecipato i migliori settori giovanili d'Italia, è stato il riconoscimento al nostro lavoro fatto in termini non solo sportivi ma anche di marketing e comunicazione. Riuscire ancora a portare in giro per l'Italia il nome della città associata allo sport e ai sorrisi di queste piccole atlete sarà il nostro obiettivo principale».
La prima squadra, allenata da Mister Alessandra de Bari, si troverà al PalaFiorentini nella serata del 6 settembre per iniziare la preparazione: gli aspetti fisici e atletici saranno curati dalla preparatrice Porzia Marino e dalla fisioterapista Giovanna Allegretta. Il lavoro tecnico - tattico, invece, verrà eseguito dall'allenatrice e da Nico Spadavecchia, allenatore dei portieri.
Già da venerdì 2 settembre, invece, con il responsabile tecnico del settore giovanile Girma Gadaleta, assieme a Federica Mezzatesta e Tiziana Liuzzo, giocatrici e allenatrici, sono riprese le attività del settore giovanile, al secondo anno di vita e in forte crescita, come testimoniato dal numero delle bambine e delle ragazzine che si sono avvicinate al calcio a 5 nel corso degli open day estivi.
«Sarà una stagione molto articolata ma altrettanto entusiasmante - esordisce la dirigenza biancorossa che si racconta in questa intervista - La prima squadra affronterà un campionato ostico e di alto livello mentre il settore giovanile dovrà fare i conti con una crescita esponenziale delle tesserate grazie all'ottimo lavoro svolto lo scorso anno».
Partiamo dalla prima squadra: in estate c'è stata la riconferma di un blocco importante mentre con altre giocatrici le strade si sono divise.
«Teniamo, a nome della società, a ringraziarle tutte perchè se siamo quello che siamo il merito è anche di ognuna di loro. Ciascuna ha sicuramente dato tutto per questa maglia grazie al fatto di essere stata messa nella condizione di poter rendere al meglio. Tuttavia lo sport è bello perchè c'è già una nuova stagione: tutte le ragazze riconfermate avevano altre richieste. Hanno subito detto no mostrando un grandissimo attaccamento e un immenso senso di riconoscimento nei nostri confronti: abbiamo voluto "ripargarlo" con un mercato in entrata di alto livello e mettendo da subito a loro disposizione strutture e organizzazione per potersi allenare con l'obiettivo di partire immediatamente forte».
Dopo il primo anno in Serie A2 con qualificazione ai playoff, miglior attacco e miglior marcatrice in un girone difficilissimo come quello C, quest'anno l'obiettivo è migliorarsi?
«L'anno scorso, a livello prettamente sportivo, crediamo che abbiamo fatto un piccolo capolavoro.
Dopo un inizio con quattro sconfitte nelle prime quattro giornate, chiunque avrebbe potuto gettare la spugna, qualsiasi spogliatoio si sarebbe disunito. Noi no. Abbiamo fatto scudo, come società, a squadra e staff e i risultati si sono visti. Gli stessi sponsor ci sono stati vicini, idem il pubblico che ha continuato a riempire il PalaFiorentini e a seguirci in trasferta: le ragazze ci hanno ripagato con una soddisfazione immensa. Per quanto riguarda questa stagione, guai a pensare che sarà facile: non faremo proclami, come nostro costume, la volontà di migliorarsi c'è perchè è nell'ordine naturale delle cose ma incontreremo tante difficoltà e insidie come è giusto che sia in una Serie A2. La squadra dovrà semplicemente fare gruppo, seguire il mister mentre a noi toccherà il compito di mettere tutti nella condizione di potersi esprimere al massimo delle proprie potenzialità».
E' innegabile, però, che la Nox ha molti riflettori accessi: ci sarà pressione su Mister de Bari e sulla squadra, molti avversari hanno già detto che siete tra le squadre favorite...
«Contiamo su uno dei migliori, giovani mister in circolazione. Lo dicono i risultati che Alessandra ha raggiunto, anche nel corso di qualifica con un grande del calcio a 5 come Mister Menichelli. La stessa cosa vale per il suo staff tecnico. Il nostro Mister sarà bravissima a gestire i momenti, stessa cosa per la squadra: ormai l'alibi dell'inesperienza non c'è più ma non bisogna nemmeno mettere pressione a delle ragazze che fanno questo prima di tutto per passione e che vengono ad allenarsi dopo giornate di lavoro o affrontano lunghe trasferte nel weekend con enormi sacrifici. Anche noi pensiamo che ci sono realtà importanti da tenere in considerazione nel nostro girone ma chi sarà più bravo otterrà i migliori risultati».
Avete parlato di pubblico, ma è vero che molte giocatrici vi hanno scelto anche per il calore della vostra tifoseria?
«Si. Purtroppo ci sono realtà che giocano senza seguito, in palazzetti vuoti e silenziosi. Noi abbiamo questa ricchezza, soprattutto da quando esiste il settore giovanile: venire a vedere una partita della Nox al PalaFiorentini è per intere famiglie un bel momento di aggregazione in cui le figlie possono rispecchiarsi in esempi positivi, come le giocatrici della prima squadra. Ma questa considerazione è stata fatta anche da diversi sponsor che hanno deciso di sostenerci dopo aver assistito a qualche match casalingo. Noi ormai siamo una realtà, è un dato di fatto, anche da questo punto di vista».
Avete nominato il settore giovanile: a che punto è questo progetto?
«A un momento di svolta importante: il numero delle tesserate è superiore a quello dello scorso anno, abbiamo messo a disposizione la passione e la qualifica di Girma Gadaleta alla preparazione di giocatrici esperte come Mezzatesta e Liuzzo, tra l'altro figura fortemente specializzata essendo una docente di educazione fisica. Abbiamo pensato a una psicomotricista, la dottoressa Porzia Marino, per il coordinamento delle attività soprattutto della fascia d'età più piccola. Per l'organizzazione c'è tutta l'esperienza e l'entusiasmo di Mariella Spadavecchia, dirigente responsabile del settore giovanile ma anche della prima squadra a testimonianza che noi consideriamo le piccole parte integrante della nostra società. Faremo sentire le bambine sempre essenziali e al centro del nostro progetto sportivo, puntando prima di tutto al gioco e al loro divertimento».
Tuttavia in molti credevano che fosse impossibile un settore giovanile strutturato, e tutto al femminile, solo dodici mesi fa...
«La cosa più importante era che ci credessimo noi. E abbiamo avuto ragione.
L'aspetto più bello e gratificante è stato vedere le piccole tifare la prima squadra ogni domenica, vedere che sceglievano le giocatrici della prima squadra come beniamine. Quando hanno iniziato a chiedere foto, autografi e maglie abbiamo capito che eravamo sulla strada giusta. I loro occhi brillavano quando hanno potuto entrare in campo con la prima squadra prima delle gare. L'aver coinvolto, poi, così tanto le famiglie è un altro aspetto da non sottovalutare assieme alla decisione di avere uno staff tecnico tutto al femminile».
Ultima domanda: il salto di qualità che tutti si aspettavano è avvenuto definitivamente?
«E' avvenuto sotto ogni punto di vista in concomitanza con i risultati sportivi della prima squadra, fondamentali per tale obiettivo, e la crescita del settore giovanile. Un esempio su tutti: essere invitati a un evento come "Futsal in progress" a maggio, dove hanno partecipato i migliori settori giovanili d'Italia, è stato il riconoscimento al nostro lavoro fatto in termini non solo sportivi ma anche di marketing e comunicazione. Riuscire ancora a portare in giro per l'Italia il nome della città associata allo sport e ai sorrisi di queste piccole atlete sarà il nostro obiettivo principale».