Viva la storia di Molfetta!
I templari a Molfetta e quella chiesa di San Nicola ormai scomparsa
Ospedali, luoghi di culto e il porto a Cala San Giacomo
mercoledì 18 ottobre 2017
La storia di oggi ha inizio molti secoli fa, durante l'epoca delle Crociate ed ha come protagonista un ordine religioso cavalleresco che ha da sempre suscitato un notevole interesse, date anche le numerose leggende che ruotano attorno al suo nome. Sto parlando dei "Poveri compagni d'armi di Cristo e del tempio di Salomone" noti anche come "I Cavalieri Templari" che molti anni or sono, si stabilirono in modo permanente nella nostra città. Ma come al solito andiamo con ordine. Chi erano i Cavalieri Templari? L'Ordine dei Cavalieri Templari fu fondato nel 1118, al termine della prima Crociata, dall'aristocratico Hugo di Payns. Esso era originariamente costituito da 11 frati francesi che, armati di spada, avevano il compito di difendere dagli infedeli i pellegrini che viaggiavano lungo le strade sante fra Jaffa e Gerusalemme. L'Ordine, che aveva sede sul luogo in cui si credeva sorgesse nell'antichità il tempio di Salomone (da cui il nome), fu riconosciuto dalla Chiesa nel 1129 e gli vennero in seguito concessi ampi privilegi. L'influenza dei Templari (nel 1147 se ne contavano circa 300, ma presto divennero migliaia) si espanse rapidamente in tutta Europa e la loro ricchezza, per lo più frutto di donazioni, crebbe a ritmi vertiginosi. Vivevano secondo regole rigidissime: erano tenuti a osservare frequenti celebrazioni religiose e digiuni, a fare l'elemosina, a consumare i pasti in silenzio ascoltando una lettura biblica, a portare capelli corti, barba e baffi. Indossavano mantelli bianchi con una croce rossa sulla spalla sinistra e la loro maggiore autorità era il Gran Maestro. Il tramonto dell'Ordine ebbe inizio nel 1307: accusati di sodomia, tradimento, avidità e idolatria, centinaia di Templari furono fatti arrestare, torturare e condannare al rogo dal re di Francia Filippo il Bello, forse intimorito dal loro potere, e nel 1312 l'Ordine fu soppresso.
Ma perché i Templari arrivarono a Molfetta?
La spiegazione è semplice: i Templari erano un ordine essenzialmente militare, i loro avamposti si trovavano in Siria e Palestina ma avevano anche una serie di insediamenti nel Sud Italia, in particolare in Puglia. Lungo le coste pugliesi si formarono porti di imbarco per raggiungere la Terra Santa. A Molfetta si trovava uno dei porti di imbarco minori (situato presso Cala San Giacomo) e da qui partivano le navi piene di cavalieri e pellegrini, desiderosi di arrivare a Gerusalemme. Proprio per questo motivo a Molfetta furono costruiti degli ospedali (uno solo è giunto fino a noi, l'Ospedaletto dei crociati, sito presso la Basilica della Madonna dei Martiri) ossia dei luoghi di ristoro, la cui funzione principale era quella di accogliere i pellegrini che si recavano presso i santuari della Puglia, San Michele Arcangelo e San Nicola di Bari, e che poi si imbarcavano per raggiungere la Terra Santa.
Sebbene non si conosca con certezza quando i cavalieri rossocrociati si siano stabiliti in questa città, la loro presenza è testimoniata in diversi documenti (spesso atti notarili) che vanno dal 1148 al 1373.
La prima citazione della presenza dei Templari risale al marzo 1148. Si tratta di una donazione del primicerio (capo del clero minore) Ungro di Leone all'abbazia della SS. Trinità di Cava nella quale viene ricordata una "terra cum olivis fratrum Templi" in località Vaditello di Molfetta. A tale data quindi i Templari già possedevano dei terreni coltivati ad olivo nel circondario di Molfetta e qui si dedicarono alla produzione dell' olio. Inoltre, grazie alle crescenti donanzioni e lasciti da parte dei molfettesi, i Templari riuscirono ad avere un precettorato nella nostra città.
E questo precettorato dove si trovava? Si trovava presso la chiesa di San Nicola che i Templari avevano ricevuto dai Benedettini prima del 1204, alla quale si aggiunse anche una casa. Infatti, nel marzo 1205 i coniugi Girabello e Maiorella di Molfetta vendettero per sette once a frate Giovanni Salvagio "per parte sacre domus Templi", una casa confinante con il cimitero della chiesa di S. Nicola. I possedimenti cittadini dei Templari con il tempo si ingrandirono, e oltre alle giá citata chiesa di San Nicola con annesso cimitero, e alla casa acquistata dai Templari (accanto alla quale si ergeva probabilmente una torre) subentrarono due altre strutture abitative, situate lungo il prolungamento dell'attuale via Sant'Orsola. Dunque, tra la fine del XII e l'inizio del XII secolo, i Templari si erano insediati stabilmente in città, con una chiesa e con l'apertura di case di loro proprietà, presumibilmente per sfruttare il porto della città per imbarcare vettovaglie e persone per la Terra Santa, e per meglio gestire i fondi rurali che possedevano nelle campagne molfettesi. Ma dove si trova la chiesa di San Nicola? Purtroppo non esiste più da circa due secoli, ma sappiamo tramite lavori di ricerca, dove era ubicata. All'inizio si pensava si potesse trovare in corrispondenza della odierna "Sala dei Templari", presso piazza Municipio. S
uccessivamente é stata ipotizzata (quasi con certezza ) la sua collocazione in corrispondenza dei locali della Proloco di Molfetta e di altri locali di proprietà del Comune. Se la chiesa di San Nicola era dunque ubicata lì, nelle vicinanze di dove oggi si trova la Sala dei Templari c'era il cimitero, la cui presenza è testimoniata da fonti passate e confermata dal ritrovamento di ossa. Purtroppo delle strutture di epoca templare oggi non resta quasi nulla, in quanto gli ambienti dell'attuale Sala dei Templari sono successivi e sono databili al XV-XVI secolo e costiuiscono corpi annessi alla chiesa e distinti dalla stessa. Tuttavia, durante gli scavi archeologici effettuati agli inizi degli anni 2000 presso la nostra Sala dei Templari, qualcosa è emerso: è stata rinvenuta una parte del muraglione che doveva probabilmente essere parte della cinta muraria, e si trattava forse di un vero e proprio bastione che si trovava all'interno o nei pressi del complesso templare (da segnalare che sulla sua sommità è stato scoperto materiale ceramico dell'epoca protostorica e resti di selce). Inoltre sono state trovate tracce di muratura e basolato che potrebbero essere riferibili alla prima casa templare citata, e un ampio vano intonacato che potrebbe essere stato utilizzato dai Templari come deposito o cisterna per l'acqua.
La chiesa di S. Nicola, con l'annesso cimitero, rimase ai Templari sino alla soppressione dell'Ordine, e nel 1324 passò al conte Amelio del Balzo. Successivamente fu occupata dall'Ordine Gerosolimitano di S. Giovanni (Ospitalieri). La chiesa in seguito compare nell'inventario dei beni della Commenda di S. Maria di Sovereto e, dopo essere andata in rovina, fu acquista dal Comune di Molfetta nel 1820, salvo poi essere negli anni successivi demolita, poiché a rischio crollo.
Per ulteriori approfondimenti vi consiglio l'interessantissimo lavoro di Vito Ricci "Templari ed Ospitalieri a Molfetta tra XII e XV secolo", che molto mi ha aiutata nella mia ricerca e che mi ha consentito di avere una visione parecchio più esaustiva e completa della storia dei Templari a Molfetta.
Ma perché i Templari arrivarono a Molfetta?
La spiegazione è semplice: i Templari erano un ordine essenzialmente militare, i loro avamposti si trovavano in Siria e Palestina ma avevano anche una serie di insediamenti nel Sud Italia, in particolare in Puglia. Lungo le coste pugliesi si formarono porti di imbarco per raggiungere la Terra Santa. A Molfetta si trovava uno dei porti di imbarco minori (situato presso Cala San Giacomo) e da qui partivano le navi piene di cavalieri e pellegrini, desiderosi di arrivare a Gerusalemme. Proprio per questo motivo a Molfetta furono costruiti degli ospedali (uno solo è giunto fino a noi, l'Ospedaletto dei crociati, sito presso la Basilica della Madonna dei Martiri) ossia dei luoghi di ristoro, la cui funzione principale era quella di accogliere i pellegrini che si recavano presso i santuari della Puglia, San Michele Arcangelo e San Nicola di Bari, e che poi si imbarcavano per raggiungere la Terra Santa.
Sebbene non si conosca con certezza quando i cavalieri rossocrociati si siano stabiliti in questa città, la loro presenza è testimoniata in diversi documenti (spesso atti notarili) che vanno dal 1148 al 1373.
La prima citazione della presenza dei Templari risale al marzo 1148. Si tratta di una donazione del primicerio (capo del clero minore) Ungro di Leone all'abbazia della SS. Trinità di Cava nella quale viene ricordata una "terra cum olivis fratrum Templi" in località Vaditello di Molfetta. A tale data quindi i Templari già possedevano dei terreni coltivati ad olivo nel circondario di Molfetta e qui si dedicarono alla produzione dell' olio. Inoltre, grazie alle crescenti donanzioni e lasciti da parte dei molfettesi, i Templari riuscirono ad avere un precettorato nella nostra città.
E questo precettorato dove si trovava? Si trovava presso la chiesa di San Nicola che i Templari avevano ricevuto dai Benedettini prima del 1204, alla quale si aggiunse anche una casa. Infatti, nel marzo 1205 i coniugi Girabello e Maiorella di Molfetta vendettero per sette once a frate Giovanni Salvagio "per parte sacre domus Templi", una casa confinante con il cimitero della chiesa di S. Nicola. I possedimenti cittadini dei Templari con il tempo si ingrandirono, e oltre alle giá citata chiesa di San Nicola con annesso cimitero, e alla casa acquistata dai Templari (accanto alla quale si ergeva probabilmente una torre) subentrarono due altre strutture abitative, situate lungo il prolungamento dell'attuale via Sant'Orsola. Dunque, tra la fine del XII e l'inizio del XII secolo, i Templari si erano insediati stabilmente in città, con una chiesa e con l'apertura di case di loro proprietà, presumibilmente per sfruttare il porto della città per imbarcare vettovaglie e persone per la Terra Santa, e per meglio gestire i fondi rurali che possedevano nelle campagne molfettesi. Ma dove si trova la chiesa di San Nicola? Purtroppo non esiste più da circa due secoli, ma sappiamo tramite lavori di ricerca, dove era ubicata. All'inizio si pensava si potesse trovare in corrispondenza della odierna "Sala dei Templari", presso piazza Municipio. S
uccessivamente é stata ipotizzata (quasi con certezza ) la sua collocazione in corrispondenza dei locali della Proloco di Molfetta e di altri locali di proprietà del Comune. Se la chiesa di San Nicola era dunque ubicata lì, nelle vicinanze di dove oggi si trova la Sala dei Templari c'era il cimitero, la cui presenza è testimoniata da fonti passate e confermata dal ritrovamento di ossa. Purtroppo delle strutture di epoca templare oggi non resta quasi nulla, in quanto gli ambienti dell'attuale Sala dei Templari sono successivi e sono databili al XV-XVI secolo e costiuiscono corpi annessi alla chiesa e distinti dalla stessa. Tuttavia, durante gli scavi archeologici effettuati agli inizi degli anni 2000 presso la nostra Sala dei Templari, qualcosa è emerso: è stata rinvenuta una parte del muraglione che doveva probabilmente essere parte della cinta muraria, e si trattava forse di un vero e proprio bastione che si trovava all'interno o nei pressi del complesso templare (da segnalare che sulla sua sommità è stato scoperto materiale ceramico dell'epoca protostorica e resti di selce). Inoltre sono state trovate tracce di muratura e basolato che potrebbero essere riferibili alla prima casa templare citata, e un ampio vano intonacato che potrebbe essere stato utilizzato dai Templari come deposito o cisterna per l'acqua.
La chiesa di S. Nicola, con l'annesso cimitero, rimase ai Templari sino alla soppressione dell'Ordine, e nel 1324 passò al conte Amelio del Balzo. Successivamente fu occupata dall'Ordine Gerosolimitano di S. Giovanni (Ospitalieri). La chiesa in seguito compare nell'inventario dei beni della Commenda di S. Maria di Sovereto e, dopo essere andata in rovina, fu acquista dal Comune di Molfetta nel 1820, salvo poi essere negli anni successivi demolita, poiché a rischio crollo.
Per ulteriori approfondimenti vi consiglio l'interessantissimo lavoro di Vito Ricci "Templari ed Ospitalieri a Molfetta tra XII e XV secolo", che molto mi ha aiutata nella mia ricerca e che mi ha consentito di avere una visione parecchio più esaustiva e completa della storia dei Templari a Molfetta.