Topi da biblioteca
La democrazia storia di una ideologia
Luciano Canfora – Editori Laterza - Bari
lunedì 21 aprile 2014
16.53
In quest'epoca di pazzi, dove impera il culto del profitto, un piccolo raggio di luce si affaccia sul nostro mondo attraverso questa opera di Luciano Canfora che ci parla brevemente della storia della democrazia, dagli antichi greci ad oggi. Lo studio che ci offre l'autore, con informazioni nuove in quanto occultate per ragioni di convenienza politica, in un'epoca vecchia quale la nostra, Canfora fornisce un'idea sul corso della storia europea, dalla Rivoluzione inglese a quella francese, dalla Prima guerra mondiale fino alla guerra fredda, al crollo del Muro, alle elezioni in Iraq. Ripercorrendo le ideologie, quindi gli ideali che l'hanno nutrita e sostenuta.
E' sorprendente, in un'epoca di forte propaganda anti-comunista, come Canfora, riesca ad offrire spunti di storia della diplomazia dell'URSS degli anni '30 senza il paravento dell'opportunismo, paragonandola alle altre democrazie. Molte verità emergono a tal riguardo. In queste pagine di critica obiettiva alla storia del Vecchio Continente, Luciano Canfora ripercorre i secolari tentativi di dare attuazione al cosiddetto 'potere del popolo' e mette in luce, allo stesso tempo, gli antidoti che a questa istanza sono stati opposti dalle élites che, di volta in volta, hanno costruito la legittimazione elettorale del loro potere. Commettendo però l'errore di uniformare tutti i gruppi dirigenti di tutti i tempi nella stessa élites. Allo stesso tempo si sofferma su alcune lucide osservazioni esposte da politici del passato i quali affermavano: "non se ne esce se si lasciano in ombra i contenuti di classe che stanno sotto la corteccia dei sistemi politici. Ciò aprirà, se approfonditi, nuovi studi sulle recenti società del passato.
Canfora formula la sua tesi: il meccanismo elettorale è ben lungi dal rappresentare la democrazia. "Nel dopoguerra – scriveva Otto Bauer nel 1936 (La crisi della democrazia) – si è visto come governi di sinistra, che si appoggiavano a grosse maggioranze parlamentari, abbiano dovuto capitolare di fronte a manovre di Borsa, dare le dimissioni nonostante le loro maggioranze parlamentari e consegnare il potere ai partiti e agli uomini che godono la fiducia della Borsa" oggi diremmo delle multinazionali veri governanti del mondo.
Il lettore comprenderà sicuramente che la democrazia è una ideologia e non è una cosa data per sempre, come una sacra scrittura. Che non è stato sempre così, e che non sarà per sempre. La democrazia è rinviata ad altre epoche, e sarà pensata, daccapo, da altri uomini. Forse non europei. Chiude così il libro Canfora, dimenticando che negli ultimi secoli la storia del mondo è avvenuta in Europa e non immaginando nemmeno per un po' che la storia si ripete.
Un libro da leggere. Buona lettura.
E' sorprendente, in un'epoca di forte propaganda anti-comunista, come Canfora, riesca ad offrire spunti di storia della diplomazia dell'URSS degli anni '30 senza il paravento dell'opportunismo, paragonandola alle altre democrazie. Molte verità emergono a tal riguardo. In queste pagine di critica obiettiva alla storia del Vecchio Continente, Luciano Canfora ripercorre i secolari tentativi di dare attuazione al cosiddetto 'potere del popolo' e mette in luce, allo stesso tempo, gli antidoti che a questa istanza sono stati opposti dalle élites che, di volta in volta, hanno costruito la legittimazione elettorale del loro potere. Commettendo però l'errore di uniformare tutti i gruppi dirigenti di tutti i tempi nella stessa élites. Allo stesso tempo si sofferma su alcune lucide osservazioni esposte da politici del passato i quali affermavano: "non se ne esce se si lasciano in ombra i contenuti di classe che stanno sotto la corteccia dei sistemi politici. Ciò aprirà, se approfonditi, nuovi studi sulle recenti società del passato.
Canfora formula la sua tesi: il meccanismo elettorale è ben lungi dal rappresentare la democrazia. "Nel dopoguerra – scriveva Otto Bauer nel 1936 (La crisi della democrazia) – si è visto come governi di sinistra, che si appoggiavano a grosse maggioranze parlamentari, abbiano dovuto capitolare di fronte a manovre di Borsa, dare le dimissioni nonostante le loro maggioranze parlamentari e consegnare il potere ai partiti e agli uomini che godono la fiducia della Borsa" oggi diremmo delle multinazionali veri governanti del mondo.
Il lettore comprenderà sicuramente che la democrazia è una ideologia e non è una cosa data per sempre, come una sacra scrittura. Che non è stato sempre così, e che non sarà per sempre. La democrazia è rinviata ad altre epoche, e sarà pensata, daccapo, da altri uomini. Forse non europei. Chiude così il libro Canfora, dimenticando che negli ultimi secoli la storia del mondo è avvenuta in Europa e non immaginando nemmeno per un po' che la storia si ripete.
Un libro da leggere. Buona lettura.