Topi da biblioteca

Il libro nero del cristianesimo

Non un trattato teorico sull'alienazione religiosa

Chissà quanti credenti si interrogano ogni giorno sulle discrepanze vistose che si notano fra il modello diffuso da Cristo e l'operato dei suoi moderni profeti, gli Andreotti, i Marcinkus e pure qualche pontefice che si vanta di aver contribuito alla demolizione "dell'utopia sociale". Molti penseranno che forse questo è un periodo disgraziato. Ma non è così.

Jacopo Fo, Sergio Tomat e Laura Malucelli hanno scritto "Il libro nero del cristianesimo" (Ed. Nuovi Mondi), che consigliamo a tutti, credenti e atei. Il volume elenca una impressionante serie di vicende tutte vere e documentate, che dimostrano che la Chiesa di Cristo in duemila anni più che a pascolare il gregge è stata impegnata, ogni santo giorno, a tosarlo e a farne abbacchi.

L'opera non vuole essere un trattato teorico sull'alienazione religiosa, ne si addentra sull'abissale differenza fra il fenomeno della Chiesa delle origini di Giacomo il Giusto, sorta da una costola dell'ebraismo e la Chiesa voluta da Costantino il Grande nel Concilio di Nicea e ancor prima da Saulo di Tarso (San Paolo). Essa elenca i Fatti da cui si evincono alcune conclusioni, vediamole. La Chiesa è sempre stata al servizio del potere, non solo, è divenuta Potere. Ha servito tutte le avventure imperialiste da Costantino, a Hitler, alla Confindustria, lavorando in proprio e in leasing, con le Crociate. Ha oppresso e terrorizzato con il complesso di colpa, moralmente, psicologicamente, sessualmente, politicamente, le masse. Ha vissuto (e bene) sulle spalle dei popoli, e quando questi hanno contestato i suoi privilegi, le sue immense ricchezze e la vita "osé" dei papi e dei conventi, o hanno messo in dubbio i suoi dogmi, ha scatenato pogrom, guerre, impalamenti, roghi, ingegnose torture, ecc.

La Chiesa cattolica è sempre stata contro la libertà di coscienza, la scienza, le donne, le minoranze, il progresso sociale. Mai contro la proprietà. Questo libro demolisce l'immagine che il clero vuole dare di sè, e svela come dietro la demagogia "cristiana", si nasconda una vita comoda, parassita e "qualche volta" peccaminosa. In conclusione emerge che se il fondamento del fenomeno religioso ha cause profonde nelle condizioni materiali e spirituali, la sovrastruttura ideologica e organizzativa che se ne crea ha ben poco di santo e spirituale. Come disse un noto Papa "Sappiamo bene quanto ci ha giovato la leggenda di Gesù Cristo". La stessa cosa non diranno le milioni di vittime immolate in suo nome.
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