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La campagna molfettese come discarica
USO E DISUSO
lunedì 7 aprile 2014
Molti di noi, percorrendo le strade di campagna si saranno imbattuti in cumuli di immondizia di ogni genere, e svoltando alla prima curva avranno già rimosso la scena appena vista?
Infatti la nostra "Terra dei fuochi" o ancorpiù la nostra mondezza (frigoriferi, lastre di amianto, guaine bituminose, rifiuti da demolizione, poltrone, televisori, cucine e chi più ne ha più ne metta) è entrata, mio malgrado, a pieno titolo a far parte del territorio rurale, assieme agli olivi, carrubi, melograni, ed i pochi muretti a secco ed i pagliai ancora presenti nel nostro territorio. Si pochi, anzi, molto pochi muretti a secco. Tra strade asfaltate e poco buon senso il cemento ha preso il sopravvento, in particolar modo negli ultimi trent'anni sono stati divelti e macinati i vecchi "pareti a secco" con muri di cemento che paradossalmente, ma in molti tardano a capirlo, creano più disastri che efficacia!
Ma non solo, nel corso degli ultimi anni l'agro molfettese ha visto una lenta ed inesorabile trasformazione del proprio aspetto, grazie alla continua edificazione di depositi di attrezzi agricoli, di vecchi piloni che spesso si sono trasformati in vere e proprie ville hollliwoodiane, alla pratica della frangitura dei muretti a secco ed alla continua erosione di suolo agricolo..il tutto unito dal comune denominatore rappresentato dalla "mondezza" di ogni specie e fattezza, depositata in ogni dove.
Spesso si ha la sensazione che le nostre campagne se non sono contaminate dai diserbanti, pervase ed inghiottite dai rifiuti, non partoriscono frutti succulenti. Eppure basta solo una telefonata, il più delle volte gratuita alla nostra Municipalizzata ASM, per far sì che mobilio, frigoriferi, televisori ed altro venga recuperato a domicilio e in forma gratuita.
Eppure nonostante tutti gli appelli al senso civico, alle telecamere di sorveglianza ed ai tanti sequestri di discariche abusive compiuti negli ultimi anni dalle forze dell'ordine, sembra ormai palese che non si è colpito al cuore di questi "porci".
L'inciviltà regna sovrana, e spesso ci si chiede: ma queste persone si comporterebbero mai allo stesso modo nelle loro case?.. o forse hanno perso di vista il fatto che l'ambiente che ci circonda proprio perché pubblico ci appartiene alla stessa stregua del pavimento e delle mura di casa nostra. Le parole si sprecherebbero e si disperderebbero nel vento dell'insensibilità collettiva al suono di parole…tanto non mi appartiene…, tanto poi c'è "lo spazzino" che poi passa a pulire, ma all'inciviltà della gente si unisce anche il permissivismo della politica. Diventa indispensabile adottare dure politiche sanzionatorie nei confronti dei trasgressori, in questo caso sia imprese edili senza scrupoli che privati cittadini a caccia del primo angolo di campagna in cui sversare i propri rifiuti, nonché promuovere importanti campagne educative nei confronti dell'intera popolazione.
...in fondo la Campania non è poi così lontana.
Infatti la nostra "Terra dei fuochi" o ancorpiù la nostra mondezza (frigoriferi, lastre di amianto, guaine bituminose, rifiuti da demolizione, poltrone, televisori, cucine e chi più ne ha più ne metta) è entrata, mio malgrado, a pieno titolo a far parte del territorio rurale, assieme agli olivi, carrubi, melograni, ed i pochi muretti a secco ed i pagliai ancora presenti nel nostro territorio. Si pochi, anzi, molto pochi muretti a secco. Tra strade asfaltate e poco buon senso il cemento ha preso il sopravvento, in particolar modo negli ultimi trent'anni sono stati divelti e macinati i vecchi "pareti a secco" con muri di cemento che paradossalmente, ma in molti tardano a capirlo, creano più disastri che efficacia!
Ma non solo, nel corso degli ultimi anni l'agro molfettese ha visto una lenta ed inesorabile trasformazione del proprio aspetto, grazie alla continua edificazione di depositi di attrezzi agricoli, di vecchi piloni che spesso si sono trasformati in vere e proprie ville hollliwoodiane, alla pratica della frangitura dei muretti a secco ed alla continua erosione di suolo agricolo..il tutto unito dal comune denominatore rappresentato dalla "mondezza" di ogni specie e fattezza, depositata in ogni dove.
Spesso si ha la sensazione che le nostre campagne se non sono contaminate dai diserbanti, pervase ed inghiottite dai rifiuti, non partoriscono frutti succulenti. Eppure basta solo una telefonata, il più delle volte gratuita alla nostra Municipalizzata ASM, per far sì che mobilio, frigoriferi, televisori ed altro venga recuperato a domicilio e in forma gratuita.
Eppure nonostante tutti gli appelli al senso civico, alle telecamere di sorveglianza ed ai tanti sequestri di discariche abusive compiuti negli ultimi anni dalle forze dell'ordine, sembra ormai palese che non si è colpito al cuore di questi "porci".
L'inciviltà regna sovrana, e spesso ci si chiede: ma queste persone si comporterebbero mai allo stesso modo nelle loro case?.. o forse hanno perso di vista il fatto che l'ambiente che ci circonda proprio perché pubblico ci appartiene alla stessa stregua del pavimento e delle mura di casa nostra. Le parole si sprecherebbero e si disperderebbero nel vento dell'insensibilità collettiva al suono di parole…tanto non mi appartiene…, tanto poi c'è "lo spazzino" che poi passa a pulire, ma all'inciviltà della gente si unisce anche il permissivismo della politica. Diventa indispensabile adottare dure politiche sanzionatorie nei confronti dei trasgressori, in questo caso sia imprese edili senza scrupoli che privati cittadini a caccia del primo angolo di campagna in cui sversare i propri rifiuti, nonché promuovere importanti campagne educative nei confronti dell'intera popolazione.
...in fondo la Campania non è poi così lontana.