La città dentro...
Porte serrate
Gli spazi per la cultura chiusi o non valorizzati
martedì 18 ottobre 2016
9.39
Al centro della prima riflessione sulla nostra Molfetta "senza pregiudizi e andando oltre gli steccati" c'era lo sport. Il 2016, però, è stato un anno difficile anche per gli spazi dedicati ad attività culturali.
Con fatica attraverso molti anni, Molfetta si è dotata di uno spazio adeguato, attrezzato con tecnologie di buon livello: La Cittadella degli artisti. Purtroppo è chiusa dallo scorso luglio, con le prevedibili ricadute negative sugli impianti e sugli ambienti inutilizzati.
Una delle tante chiusure alle quali si sta cercando di porre rimedio. Il Commissario straordinario Mauro Passerotti sta cercando di risolvere alcune situazioni ma sarà necessario che la prossima amministrazione ponga subito in agenda la soluzione di queste problematiche porte serrate.
La Cittadella è stata autorizzata, inaugurata, sono state avviate le prime attività ma nell'arco di un anno ci sono state diverse contestazioni. Mi chiedo, in questo anno si è cercato di avviare dei tavoli di confronto, si è cercato di trovare soluzioni prima di arrivare alla più drastica, ossia la chiusura?
È inevitabile soffermare la attenzione sulla annosa questione della realizzazione della copertura dell'anfiteatro di Ponente. Si tratta del completamento ormai inderogabile di una struttura importante per la vita culturale della nostra Città, al fine di renderla fruibile anche in condizioni meteorologiche sfavorevoli.
Spazi abbandonati (anche se privati) quelli dell'ex cineteatro Odeon: si potrebbe ripristinare una funzionalità satellite che non si discosti dall'originaria funzione. Ad esempio potrebbe ospitare le attività di scuola di formazione per giovani artisti e/o essere un luogo di supporto per gruppi teatrali (luogo di prove, studio ecc). Attività che avrebbero una ricaduta positiva sulla vita dell'intero quartiere di Levante.
Molfetta, poi, è una delle poche città prive di teatro comunale. Una soluzione percorribile sarebbe quella di utilizzare la struttura del mercato ittico all'ingrosso e alcuni confinanti locali in disuso. Redatto un progetto esecutivo di massima si potrebbero intercettare fondi europei per la sua realizzazione. Le attività del mercato ittico potrebbero essere trasferite a fianco del mercato ortofrutticolo all'ingrosso (in spazi già esistenti) che diventerebbe un vero e proprio polo mercatale.
Potremmo proseguire registrando della scarsa attenzione nei confronti dell'Ospedaletto dei Pellegrini (Ospedale dei Crociati) dello stato di abbandono del Pulo, della mancata programmazione di percorsi ed iniziative.
Una seria cura e manutenzione dell'esistente e le ipotesi di ampliamento, con la programmazione di nuove strutture, favorirebbero lo sviluppo della cultura che, in questa molteplicità di ambiti, darebbe nuova linfa e nuovo senso a quella Consulta della Cultura per la quale ritengo si debba ridefinire un ruolo prevedendo concreta attività di programmazione all'interno delle attività del Settore.
Con fatica attraverso molti anni, Molfetta si è dotata di uno spazio adeguato, attrezzato con tecnologie di buon livello: La Cittadella degli artisti. Purtroppo è chiusa dallo scorso luglio, con le prevedibili ricadute negative sugli impianti e sugli ambienti inutilizzati.
Una delle tante chiusure alle quali si sta cercando di porre rimedio. Il Commissario straordinario Mauro Passerotti sta cercando di risolvere alcune situazioni ma sarà necessario che la prossima amministrazione ponga subito in agenda la soluzione di queste problematiche porte serrate.
La Cittadella è stata autorizzata, inaugurata, sono state avviate le prime attività ma nell'arco di un anno ci sono state diverse contestazioni. Mi chiedo, in questo anno si è cercato di avviare dei tavoli di confronto, si è cercato di trovare soluzioni prima di arrivare alla più drastica, ossia la chiusura?
È inevitabile soffermare la attenzione sulla annosa questione della realizzazione della copertura dell'anfiteatro di Ponente. Si tratta del completamento ormai inderogabile di una struttura importante per la vita culturale della nostra Città, al fine di renderla fruibile anche in condizioni meteorologiche sfavorevoli.
Spazi abbandonati (anche se privati) quelli dell'ex cineteatro Odeon: si potrebbe ripristinare una funzionalità satellite che non si discosti dall'originaria funzione. Ad esempio potrebbe ospitare le attività di scuola di formazione per giovani artisti e/o essere un luogo di supporto per gruppi teatrali (luogo di prove, studio ecc). Attività che avrebbero una ricaduta positiva sulla vita dell'intero quartiere di Levante.
Molfetta, poi, è una delle poche città prive di teatro comunale. Una soluzione percorribile sarebbe quella di utilizzare la struttura del mercato ittico all'ingrosso e alcuni confinanti locali in disuso. Redatto un progetto esecutivo di massima si potrebbero intercettare fondi europei per la sua realizzazione. Le attività del mercato ittico potrebbero essere trasferite a fianco del mercato ortofrutticolo all'ingrosso (in spazi già esistenti) che diventerebbe un vero e proprio polo mercatale.
Potremmo proseguire registrando della scarsa attenzione nei confronti dell'Ospedaletto dei Pellegrini (Ospedale dei Crociati) dello stato di abbandono del Pulo, della mancata programmazione di percorsi ed iniziative.
Una seria cura e manutenzione dell'esistente e le ipotesi di ampliamento, con la programmazione di nuove strutture, favorirebbero lo sviluppo della cultura che, in questa molteplicità di ambiti, darebbe nuova linfa e nuovo senso a quella Consulta della Cultura per la quale ritengo si debba ridefinire un ruolo prevedendo concreta attività di programmazione all'interno delle attività del Settore.